Enzo Bianchi "Il volto umano di un Dio che si rivela"
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I cristiani non confessano un qualsiasi Signore, ma solo quello narrato da Gesù Cristo. L’unico nel cui segno può esserci salvezza.
Famiglia Cristiana - 3 Agosto 2025
di Enzo Bianchi
Viviamo in un mondo non più cristiano, nel quale molte sono le religioni eloquenti con i loro simboli e i loro templi. Il cristiano rischia di pensare che ogni religione porti allo stesso dio. Anche un certo dialogo interreligioso superficiale e poco intelligente arriva a dire: “Abbiamo tutti lo stesso Dio, tutte le religioni portano a Dio”.
Il cristiano nutre grande rispetto per le altre religioni e spiritualità, ma non può dire che il loro dio è anche il suo. I padri della chiesa, quando i cristiani erano una minoranza nella marea pagana, dicevano che il Dio delle genti non era il loro Dio e per loro Dio restava una parola insufficiente! Questo perché i cristiani confessano non un qualsiasi Dio, ma il Dio narrato da Gesù Cristo. Il cristianesimo è questo racconto di Dio fatto da un uomo, con la sua vita umanissima, Gesù di Nazareth, figlio di Maria, ma anche figlio di Dio: “Nessuno ha mai visto Dio, ma Gesù Cristo ce lo ha narrato!” (Gv 1,18).
E si ricordi che nella fede cristiana non si può più dire Dio senza dire l’essere umano e non si può pensare alla vocazione dell’umano senza pensare a Dio. Questo significa anche che l’umanità di Gesù è la via per andare a Dio. Ci deve essere dunque grande rispetto per i credenti in dio non cristiani, ed è importante assumere la loro ricerca faticosa attraverso una sapienza sovente raffinata e profonda, ma resta necessario affermare la differenza cristiana: nel cristianesimo è Dio che fa vedere il suo volto, non sono gli umani che lo scoprono e lo raccontano.
Amico, non è forse questa una buona notizia che ti rallegra ogni giorno?