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Visualizzazione dei post da ottobre, 2011
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Riflessioni sulle letture 6 novembre 2011 (Manicardi)

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domenica 5 novembre 2011 Anno A Sap 6,12-16; Sal 62; 1Ts 4,13-18; Mt 25,1-13 Essenziale per ottenere la sapienza è desiderarla: il  desiderio  della sapienza spinge a cercarla e la sapienza stessa va incontro a chi la cerca. Se la sapienza è luminosa e splendente, essa irraggia su chi la desidera e la cerca: è la  ricerca  stessa della sapienza che rende sapienti (I lettura). Il credente cristiano non abbisogna solamente di fede, ma anche di sapienza. Sapienza è predisporre tutto per incontrare il Signore. Stoltezza – e c’è la possibilità di una fede stolta, insulsa, stupida, non intelligente – è negligenza nel prepararsi all’incontro con il Signore. Ma il Signore va incontro lui stesso a chi lo cerca e lo attende tenendo viva nella notte la lampada del desiderio dell’incontro (vangelo). Opposta alla sapienza è la  stupidità  che è un difetto “che interessa non l’intelletto, ma l’umanità di una persona … La Bibbia, affermando che il timore di Dio è l’inizio della sapienza (Sal 11

Commento alle letture del 6 novembre 2011 (Doglio)

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Commento al vangelo del 6 novembre 2011

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Santuario Eremo Sant'Alberto: omelie giornaliere

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SANTUARIO   EREMO   S. ALBERTO Via S. Alberto 48 — 16154 Sestri Ponente — GENOVA Tel/Fax: 010 69 88 921        mail:  eremo@eremosantalberto.it     Omelie giornaliere scaricabili   

atTRATTI dal CORPO – L’amore umano nel Cantico dei Cantici (Enzo Bianchi)

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Giovedì 20 ottobre 2011 abbiamo incontrato il Priore della Comunità Monastica di Bose nell’Auditorium del Seminario Vescovile di Bergamo. Il tema era “L’amore umano nel Cantico dei Cantici”, inserito all’interno del ciclo di appuntamenti della Missione Universitaria 2011. Il Priore ci ha presentato il libro del Cantico, i motivi della sua presenza nella Bibbia e di come sia stato interpretato durante i secoli: immagine dell’Amore di Dio per il suo popolo, di Cristo per la sua Chiesa ma anche simbolo di ogni Storia autentica d’amore tra ogni uomo e donna “di vita piena”.

Commento alle letture 30/10/2011 (Fam.Visitazione)

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30 Ottobre 2011 XXXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A) Matteo 23,1-12 1) Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli : nelle ultime domeniche gli interlocutori di Gesù erano i capi religiosi. In questa domenica non mancano i rimproveri agli scribi e ai farisei, ma gli interlocutori diretti sono i discepoli e la folla. 2) Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei : non si sa se al tempo di Gesù fosse in uso una sedia particolare per chi insegnava nella sinagoga; qui si fa riferimento alla funzione magisteriale. 3) Praticate e osservate [lett: fate e custodite ] tutto ciò che vi dicono , ma non agite [lett: fate ] secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno : non è solo il rimprovero per chi “predica bene e razzola male”; Gesù sta parlando alla folla e ai discepoli. La Parola di Dio va “fatta e custodita”, il problema sembra essere l’atteggiamento di chi neanche ci prova a “fare” la Parola. 4) Legano infatti fardelli pesanti :

Lectio Divina 30 ottobre 2011 (Abbazia Pulsano)

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Fonte:  abbaziadipulsano XXXI Domenica del tempo ordinario Scarica Domenica "dell'unico Padre e Maestro" Letture:   Mt 23,1-12 ;  Mal l,14b-2,2b.8-10 ;  Sal 130 ;  1Ts 2,7b-9.1

Commento alle letture del 30 ottobre 2011 (G.Bruni)

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Giancarlo Bruni,   (1938) appartiene all'Ordine dei Servi di Maria e nello stesso tempo è monaco della Comunità ecumenica di Bose. Risiede un po’ a Bose e un po’ all’eremo di San Pietro alle Stinche (FI).   Letture :Ml 1,14b-2,2b-8-10; 1Ts 2,7b-9,13; Mt 23,1-12  «Chi si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato» 1. Il capitolo 23 di Matteo è la trascrizione di una lunga conflittualità tra la sinagoga farisaica e la comunità cristiana, un confronto iniziato al tempo di Gesù, culminato attorno agli anni 80 d.C. e concluso in una separazione (cf. Gv 9,34). Matteo 23 riflette l’insieme di questa vicenda e la legge alla luce di una categoria che a ben vedere riguarda tutti molto da vicino, sinagoga - moschea - chiesa - religioni, la categoria dell’ipocrisia nella sua accezione letterale di simulazione. Il vocabolo ’ipocrito’ significa infatti ’attorÈ, colui che si mette la maschera nascondendo il suo vero volto e simulando in pubblico e al pubblico sentiment

Commento al vangelo del 30 ottobre 2011

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Commenti alle letture 30 ottobre 2011 (Doglio)

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Riflessioni sulle letture 30 ottobre 2011 (Manicardi)

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domenica 30 ottobre 2011 Anno A Ml 1,14-2,2.8-10; Sal 130; 1Ts 2,7-9.13; Mt 23,1-12 All’ invettiva profetica  contro i sacerdoti infedeli nella prima lettura risponde l’invettiva profetica di Gesù rivolta a scribi e farisei nel vangelo. Entrambi i testi denunciano non solo l’ ipocrisia  e la  doppiezza , ma anche il  potere  che può essere esercitato da chi detiene un’autorità. Ai sacerdoti il profeta rimprovera la scissione del loro insegnamento dall’ ascolto della Parola di Dio , l’unica che può dare fondamento, contenuto e autorevolezza alla loro parola. Senza la Parola di Dio, il sacerdote non ha nulla da dire, essendo il suo ministero un servizio della Parola di Dio.

La parola della domenica 30 Ottobre 2011 (Casati)

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Ml 1, 14-2,2. 8-10 Sal 130 1Ts 2, 7-9. 13 Mt 23, 1-12 Se c'è una domenica in cui un prete si sente messo con le spalle al muro, è questa. "Ora a voi questo monito, sacerdoti...": è scritto. E poi la minaccia, la minaccia di una maledizione. "Manderò su di voi la maledizione". E, insieme, le benedizioni che ti si cambiano tra le mani e diventano maledizioni. "Cambierò in maledizione le vostre benedizioni". Dopo parole come queste... noi preti dovremmo alzare quasi tremando le mani a benedire: attirerò benedizione o maledizione? Il profeta Malachia svela anche le cause di questa dura minaccia: "Se non mi ascolterete e non vi prenderete a cuore di dare gloria al mio Nome...".

Foglietto del 23 Ottobre 2011 XXX T.O.

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Matteo 22,34-40 1) Un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: il testo di questa domenica è all’interno della sezione del Vangelo di Matteo, che segue l’ingresso messianico di Gesù in Gerusalemme prima della sua passione ed è caratterizzata dalla ostilità manifesta dai Giudei all’insegnamento di Gesù. Le parabole dei vignaioli omicidi e del banchetto nuziale hanno sottolineato nelle domeniche passate il dramma del rifiuto del Messia da parte di Israele, da cui però scaturisce la chiamata alla salvezza per tutte le genti. Domenica scorsa la domanda sul tributo a Cesare aveva permesso a Gesù di dare un insegnamento anti-idolatrico nel solco della fede di Israele. 2) Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento: nei brani paralleli di Mc e Lc a questa domanda e alla risposta di Gesù segue un dialogo tranquillo tra Gesù e i suoi interlocutori sul modello di quanto avveniva nelle scuole rabbiniche. Qui non ci sarà alcun dialogo, perché il contesto è di

Lectio 2010-2011: (AtriodeiGentili)

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9 ottobre 2010   Cantico dei Cantici 2,8 – 3,4: il desiderio di essere riconosciuti Scarica la trascrizione (in formato .pdf)   1 – Il desiderio di essere riconosciuti Scarica il file mp3 (per ascoltarlo sul tuo computer o sul tuo lettore)  Lectio 01 09_10_2010 6 novembre 2010   Genesi 32,23-33: parole e silenzi Scarica la trascrizione (in formato .pdf)   2 – Parole e silenzi Scarica il file mp3 (per ascoltarlo sul tuo computer o sul tuo lettore)  Lectio 02 06_11_2010 11 dicembre 2010   Amos 5,18-25: preghiera e preghiere Scarica la trascrizione (in formato .pdf)   3 – Preghiere e preghiera Scarica il file mp3 (per ascoltarlo sul tuo computer o sul tuo lettore)  Lectio 03 11_12_2010 15 gennaio 2011   Matteo 16,1-15: ascoltare Scarica la trascrizione (in formato .pdf)   4 – Ascoltare Scarica il file mp3 (per ascoltarlo sul tuo computer o sul tuo lettore di musica digitale)  Lectio 04 15_01_2011 19 febbraio 2011   Marco 15,24-41: e se Dio non ascolt

Commento alle letture del 23 Ottobre 2011 (G.Bruni)

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Giancarlo Bruni,   (1938) appartiene all'Ordine dei Servi di Maria e nello stesso tempo è monaco della Comunità ecumenica di Bose. Risiede un po’ a Bose e un po’ all’eremo di San Pietro alle Stinche (FI).   Letture :Es 22,20-26; 1 Ts 1,5c-10; Mt 22,34-40.  «Amerai il Signore Dio tuo e il prossimo come te stesso» 1. La cultura occidentale nel suo definire l’uomo un animale razionale, sociale e mortale soggetto al rischio della volontà di potenza, della libidine della merce e della dittatura dell’istante che induce, in nome del potere e del dovere consumare tutto e subito, a dimenticare passato e futuro, ha tralasciato un termine importante: amore. È un dato di fatto che il vocabolario dell’amore raramente figura tra gli elementi costitutivi e identificativi della persona umana e della convivenza umana. «Questo vuol dire allora che il centro della realtà per noi, il centro dell’essere umano, il centro della convivenza con gli altri, normalmente nell’occidente non è st

Lectio divina 23 ottobre 2011 (Abbazia Pulsano)

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Fonte:  abbaziadipulsano XXX Domenica del tempo ordinario Scarica Domenica "dei due massimi comandamenti" Letture:  Mt 22,34-40; Es 22,21-27; Sal 17; 1 Ts l,5c-10

Giovanni capitoli 12-21 (don Claudio Doglio)

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per il download  audio Don Doglio

Commento alle letture del 23 ottobre 2011 (Doglio)

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Commento al vangelo del 23 ottobre 2011

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Bibbia per bambini (Granracconto)

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La civiltà è intensamente nutrita dalle narrazioni del libro della Bibbia che infatti è il più tradotto e letto del mondo.  Il Granracconto della Bibbia è la narrazione per disegni filmati dell'Antico e Nuovo Testamento. Opera audiovisiva della grande avventura: ricca di tensione e amore popolata dai personaggi saggi, stolti, epici, tragici e divertenti che hanno reso unica la storia narrata nei testi biblici. Il Granracconto della Bibbia ha lo stile di una fiaba narrata ma il testo è fedele alla narrazione originale senza alcun intento di indottrinamento; studiato per rivolgersi a bambini e ragazzi è fruibile anche da un pubblico adulto ed esigente grazie al suo taglio rigoroso. Le musiche originali rievocano modi e suoni di un tempo lontano attraverso una sintesi espressa con temi semplici ed orecchiabili.  Paese: Italia  Società: ACCASFILM  Libri: LA SACRA BIBBIA Fonte:  GRANRACCONTO

Riflessioni sulle letture 23 ottobre 2011 (Manicardi)

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domenica 23 ottobre 2011 Anno A Es 22,20-26; Sal 17; 1Ts 1,5c-10; Mt 22,34-40 La prima lettura presenta alcune  leggi  tratte dal più antico  corpus  legislativo della Torah (il codice dell’alleanza); nel vangelo Gesù, interrogato su quale sia il più grande  comando  presente nella Torah, risponde citando il comando di amare Dio con la totalità del proprio essere (cf. Dt 6,5; Mt 22,37-38) e accostandovi, come secondo e simile, il comando di amare il prossimo come se stessi (cf. Lv 19,18; Mt 22,39).  La Torah , in bocca a Gesù e vissuta da Gesù,  è Vangelo . Le leggi e i precetti presenti nell’Antico Testamento, spesso ignorati o conosciuti male dai cristiani, sono testi di ricchezza perenne (come “perenne” è il valore dell’Antico Testamento per i cristiani:  Dei verbum  14) e contengono spesso un importante insegnamento che tende all’ umanizzazione dell’uomo . La legge che prescrive al creditore di restituire al povero “al tramonto del sole” il mantello preso in pegno è motivata c

La parola della domenica (23 ottobre 2011) - Casati

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Es. 22, 21-27 Sal 17 1Ts 1, 5-10 Mt 22,34-40 Se qualcuno di noi avesse la pazienza di leggere questo episodio del Vangelo nella redazione di Marco, noterebbe una diversità trasparente: nel Vangelo di Marco Gesù viene avvicinato da uno scriba, e c'è una sintonia, piena di calore, immediata tra i due interlocutori: "Hai detto bene, Maestro" dice lo scriba; "Non sei lontano dal Regno di Dio" dice Gesù. Nel Vangelo di Matteo invece l'episodio è collocato in un clima di dispute, "si riunirono insieme" -è scritto-; ma era una riunione complotto, "per metterlo alla prova", per trarlo in inganno. Riunirsi -capite- per escludere. Siamo in un clima di esclusione. E in un clima di esclusione la domanda teologica -le belle dispute- sul "grande precetto", sulla regola d'oro. Si parla di Dio, della Torah, della legge, mentre si complotta contro l'inviato di Dio! Siamo nella dissociazione più stridente, in una sorta di sc

Esegesi variegata dei testi profetici a Qumran(Monti)

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Ludwig Monti 07 set 2009 Ciclo di incontri : Convegno di Studi Veterotestamentari L'esegesi variegata dei testi profetici a Qumran come espressione di un vincolo di subordinazione.   Ludwig Monti introduce la relazione spiegando cos'è Scrittura profetica autorevole per gli uomini di Qumran e quale relazione essi intrattengono con la profezia biblica. Passa quindi un'applicazione di esegesi di testi profetici in chiave comunitaria e un'esegesi di testi profetici in chiave teologica. Conclusione: per gli uomini di Qumran l'intepretazione di testi profetici autorevoli del passato è una forma di riattualizzazione della profezia, è in qualche modo profezia stessa. Fonte:  lanuovaregaldi

Prospettive escatologiche veterotestamentarie (Luca Mazzinghi)

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Omelia 13 ottobre 2011 (Ludwig Monti)

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13 ottobre 2011, giovedì della XXVIII settimana per annum Is 1,2-5a; Lc 11,47-54 Guai a noi…! Parole dure i «guai» rivolti da Gesù a farisei e dottori della legge, cioè a coloro che sono deputati a interpretare le sante Scritture a favore del popolo. Parole che fanno sorgere in noi un interrogativo. Come può parlare in questo modo lo stesso Gesù che ha detto: «Amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono» (Lc 6,27-28)? Per sciogliere questa apparente contraddizione occorre ricordare che i «guai» – ben attestati nelle Scritture, in particolare nei profeti – non sono , secondo l’opinione comune, delle maledizioni . Essi sono degli avvertimenti, degli aspri richiami in vista della conversione; sono invettive e insieme lamenti pronunciati con dolore da chi continua a sperare che i destinatari possano fare ritorno a Dio… Gesù vede la via di male sulla quale questi uomini religiosi sono incamminati e cerca di renderli co

Commento al Vangelo del 16 ottobre 2011 (G.Bruni)

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Giancarlo Bruni,   (1938) appartiene all'Ordine dei Servi di Maria e nello stesso tempo è monaco della Comunità ecumenica di Bose. Risiede un po’ a Bose e un po’ all’eremo di San Pietro alle Stinche (FI).   Letture :Is 45,1.4-6; 1Ts 1,1-5b; Mt 22,15-21.  «Rendete a Cesare quello che è di Cesare» 1. La questione delle tasse è un antichissimo capitolo del rapporto Stato-cittadini, la pagina evangelica odierna riferisce che Gesù stesso si è imbattuto in questo problema, pagina che per essere ben compresa necessita di un minimo di contestualizzazione storica. La Palestina del tempo di Gesù era sottomessa al potere di Roma al cui erario doveva pagare il « census», una tassa pro capite di un denaro d’argento l’equivalente di una giornata lavorativa, tributo a cui erano tenuti uomini, donne e schiavi dai 14 ai 65 anni. «Census» da distinguersi dal «fiscus Judaicus» (Mt 17,24) da pagarsi al Tempio, denaro con l’immagine dell’imperatore e la scritta: «Tiberio Cesare, augusto

Lo Spirito Santo nella vita cristiana (Enzo Bianchi)

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di Enzo Bianchi priore della comunità di Bose Introduzione La vita cristiana è si vita dei cristiani, ma innanzitutto dovrebbe essere percepita come «vita in Cristo», così come l'espressione «vita spirituale» andrebbe innanzitutto compresa come «vita nello Spirito santo». Si tratta cioè di un cammino alla sequela di Cristo, dietro a lui (opìso autoû), seguendo le sue tracce (1Pt 2,21); e questo cammino, se è obbediente e fedele sequela, è sempre anche cammino nello Spirito (Gal 5,16 e 25) che ci concede di avere per mezzo di Cristo, il Figlio, accesso, comunione con Dio Padre (Ef 2,18). Questo cammino, per ogni cristiano che abbia incontrato l'Evangelo attraverso una conversione o sia giunto alla vita ecclesiale attraverso una lenta maturazione cristiana, trova il suo principio nel battesimo, evento in cui l'uomo figlio di Adamo è immerso nella morte di Cristo, coinvolto con lui per risuscitare a vita nuova, quale nuova creatura, generata dallo Spiri

Lectio Divina del 16 ottobre 2011 (Abbazia Pulsano)

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Fonte:  abbaziadipulsano XXIX Domenica del tempo ordinario Scarica Domenica "del rendete a Cesare e rendete a Dio" Letture:  Mt 22,15-21; Is 45,1-6; Sal 95; 1 Ts 1,1-5b



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