“Corriere della Sera” del 9 gennaio 2016 Per Enzo Bianchi , nato nel 1943 nella provincia di Asti, il Concilio Vaticano Secondo fu una grande rivelazione. Altri, come Danielou e de Lubac, scoprirono un nuovo Cristianesimo, che risaliva indietro nei secoli, fino a Clemente Alessandrino e ad Origene. Enzo Bianchi non adottò libri, sia pure capolavori teologici, ma un grandioso evento, che aveva occupato e riempito di sé i primi secoli dell’epoca cristiana: il monachesimo. Egli era un uomo fantastico, immaginoso, attivo; e decise che quel monachesimo l’avrebbe ricreato lui stesso a due passi da casa.