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Commenti Vangelo 28 luglio 2024 XVII Domenica del Tempo Ordinario

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Commenti Vangelo, omelie, lectio divine  28 luglio 2024  XVII Domenica del Tempo Ordinario  rito romano e rito ambrosiano

Enzo Bianchi “Dio parla al cuore”

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Vita Pastorale    luglio 2024   Dio parla al cuore di ENZO BIANCHI per gentile concessione dell'autore Da quando ho smesso di essere infante io prego tutti i giorni: ho imparato a pregare sulle ginocchia di mia madre, ho cominciato poi a pregare la preghiera del cristiano del mattino e della sera e dall'adolescenza in poi ho pregato soprattutto con la liturgia della Chiesa e, dunque, con i Salmi come faccio ancora adesso. La mia preghiera è cambiata negli anni, è diventata sempre più contemplativa, ricorro meno al libro e apro il mio cuore a volte arido, a volte turbolento, a volte sofferente, davanti a Cristo, al Dio di Gesù Cristo. Ormai vecchio ho conservato la fede e più ancora ho conservato e accresciuto un grande amore per Gesù Cristo il Signore, e tra molti dubbi avanzo verso l'incontro finale. Prego, ma ho una sola domanda: chiedo misericordia; prego, ma so che pregano tutte le creature, animate e inanimate; prego, ma so che il Signore ha pregato più me di quanto

Rosanna Virgili “La “povera vedova” e l’economia del dono condiviso”

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Rosanna Virgili Roma Sette   25 Luglio 2024 «Alzàti gli occhi, vide i ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro del tempio. Vide anche una vedova povera, che vi gettava due monetine, e disse: “In verità vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato più di tutti. Tutti costoro, infatti, hanno gettato come offerta parte del loro superfluo. Ella invece, nella sua miseria, ha gettato tutto quello che aveva per vivere” (Lc 21,1-4)»

Mariapia Veladiano "Le streghe"

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Il Regno   15 luglio 2024  Mariapia Veladiano   Le streghe Sei storie, ci sono. Sei storie terribili, scrive l’autore Giuseppe Faggin nel titolo che ha dato all’ultima parte del libro (Le streghe, Neri Pozza, Milano 1995) dove le ricostruisce, a partire dalle fonti processuali, in forma di racconto. Prima, per oltre 100 pagine, ha messo in campo le competenze di una vita. Di storia della filosofia, innanzi tutto, e poi di storia dell’occultismo, dell’arte, della mistica tedesca, competenze che ha allineato a ricostruire i fondamenti dottrinali della stregoneria che appartiene sì alla storia dell’umanità ma ha avuto in Europa la sua «epoca classica» (7) fra il Cinquecento e il Seicento, i secoli di Leonardo, Cartesio e Galileo. Com’è possibile?

Severino Dianich “Per una spiritualità del fallimento”

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Per una spiritualità del fallimento Settimana News Severino Dianich   È notorio che oggi l’evangelizzazione, ma anche la normale cura pastorale, non stanno attraversando un’epoca di grandi successi. Nulla di paragonabile a quella che fu la meravigliosa espansione della fede all’epoca degli apostoli. Né a quella dell’alto Medioevo o dell’evangelizzazione delle Americhe, anche se i metodi di allora sono non solo improponibili oggi, ma anche difficilmente giustificabili. Né a quella grande stagione missionaria che è stato l’Ottocento, nonostante certe sue contaminazioni con le conquiste coloniali.

Francia: crolla un altro mito del cattolicesimo del ‘900

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Ludovica Eugenio  Tratto da  Adista Notizie n° 28 del 27/07/2024   È stato un trauma collettivo, in Francia e non solo, la notizia degli abusi sessuali su sette donne, tra gli anni ‘70 e il 2005, perpetrati da una figura di spicco del cattolicesimo francese del ‘900, l’abbé Pierre, al secolo Henri Grouès (1912-2007), durante la seconda guerra mondiale uno dei principali leader della resistenza francese (maquis), paladino della giustizia sociale, sempre a fianco dei più disagiati ed emarginati, fondatore nel 1949 della comunità Emmaus. Un personaggio luminoso, impegnato in campagne "politiche" basate su manifestazioni, messaggi mediatici, gesti di disobbedienza civile, scioperi della fame e altre forme di lotta nonviolenta per attirare l'attenzione dell'opinione pubblica su determinati problemi, come quando si incatenò ai cancelli della Chiesa di Saint-Ambroise (a Parigi) per solidarietà con i sans-papiers.

Brunetto Salvarani "Hallelujah, il Dio di Leonard Cohen"

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Brunetto Salvarani , teologo, saggista, critico letterario, considera Leonard Cohen il più significativo autore di musica pop. Hallelujah allude alla preghiera di lode a Dio nella liturgia ebraica, canta la relazione Dio e uomo, le inquietudini umane alla luce di una fede finita e imperfetta, che sa affascinare.

Non è importante avere una vita lunga ma una vita larga, capace di moltiplicare i mondi e allargare orizzonti grazie alla forza del desiderio

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Parma Repubblica   17 LUGLIO 2024  Lucia De Ioanna Un viaggio esistenziale vertiginoso intorno ai volti del desiderio: di fronte al folto pubblico presente martedì 16 luglio 2024 al Parco Ducale per ascoltarlo, Massimo Recalcati , ospite con lo spettacolo I volti del desiderio della rassegna Summertime, avvia il suo discorso a partire dall’immagine di una pioggia che batte obliqua sui vetri, ricordo infantile e, nello stesso tempo, figura delle nostre vite: l’origine di tutto per Lucrezio avviene con una pioggia di atomi in cui si verificano piccole deviazioni, scarti imprevisti, l’irruzione del caso a smagliare la trama della necessità: “La nostra vita assomiglia a questa gocce che cadono, nessuna da sola. Ed è l’incontro con le altre gocce che devia il nostro cammino”.

Enzo Bianchi "Il tempo delle vacanze: perché dobbiamo imparare a riposare"

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La Repubblica    22 luglio 2024 di ENZO BIANCHI per gentile concessione dell’autore.  Siamo ormai nel tempo delle vacanze, un tempo vuoto che dobbiamo riempire, un tempo alternativo a quello quotidiano che viviamo e dal quale prendiamo le distanze interrompendolo.

Monastero di Bose "Uno sguardo rinnovato"

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Lettera agli amici -  Qiqajon di Bose n. 76 -  Trasfigurazione 2024   “Fu trasfigurato davanti a loro” (Mt 17,2). La festa della Trasfigurazione ci pone davanti a questo evento di luce: l’uomo Gesù muta di aspetto al cospetto di tre suoi discepoli e la natura divina che lo abita risplende in tutta la sua pienezza di fronte a esseri umani creati a immagine e somiglianza di Dio. Così è lo sguardo stesso dei discepoli a essere trasfigurato, beneficiando di una luce nuova nella quale contemplare il Figlio dell’Uomo. Uno sguardo nuovo – quello di Pietro, Giacomo e Giovanni al Tabor e quello di ciascuno e ciascuna di noi quando lo alziamo verso il Signore trasfigurato – che abilita a un discernimento altro sulle realtà che ritroviamo ai piedi della montagna, nel nostro quotidiano pellegrinaggio verso la Gerusalemme celeste. Uno sguardo rinnovato e reso chiaroveggente dalla frequentazione della Legge e dei Profeti – presenti attraverso Mosè ed Elia – e dall’ascolto del Figlio amato, come

I 90 anni di padre Cantalamessa: «Predicare la Parola è la cosa più bella»

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Dalla cattedra universitaria alla Cattolica di Milano a uno dei pulpiti più impegnativi, quello da “predicatore del Papa”. Un percorso compiuto tenendo come stella polare fissa l’annuncio della Parola di Dio, soprattutto nei 44 anni da predicatore della Casa pontificia al servizio degli ultimi tre Papi: Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e ora Francesco . Un record difficile da eguagliare ma di cui lui non si fa troppo vanto.

Paolo Crepet «Bimba dimenticata in auto, muore. Questo papà soffrirà per sempre»

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Paolo Crepet   La Stampa   19 Luglio 2024 Ogni situazione è diversa dall’altra. Come sempre, per fare una valutazione bisognerebbe conoscere la persona, la situazione familiare. Nulla, però, rende meno drammatiche le conseguenze di una dimenticanza come questa. Nulla giustifica quello che è successo già molte volte a tanti genitori. Ma è necessario capire. Possiamo supporre che il papà fosse sottoposto a un periodo di forte stress e anche il caldo, che ci rende più nervosi, esasperati - può aver inciso. Ma provare a immaginare o disegnare il “profilo del genitore tipo” che dimentica il figlio in macchina è una sciocchezza: non esistono delle tipologie, inutile cercarle. Sarebbe un errore, oltre che una sciocchezza.

Commenti Vangelo 21 luglio 2024 XVI Domenica del Tempo Ordinario

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Commenti Vangelo, omelie, lectio divine  21 luglio 2024  XVI Domenica del Tempo Ordinario  rito romano e rito ambrosiano

Anima e giudizio: è giunto il tempo di ricostruire l’escatologia

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Avvenire anticipa le prime pagine del prologo di Pierangelo Sequeri al volume E la vita del mondo che verrà (Vita e Pensiero, pagine 272, euro 20,00) che il teologo firma insieme al collega Davide Bonazzoli e al biblista Franco Manzi.  I tre autori si concentrano sulla «vita del mondo che verrà» annunciata dall’ultima frase del Credo, partendo dalla domanda su come la creatura che Dio ha messo al mondo rimane “vivente”, secondo la pienezza di ciò che significa essere umani.

Paolo Crepet “Siamo un Paese fondato sul divano e l’attesa dell’eredità. Con i nostri figli abbiamo sbagliato tutto”

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Intervista allo psichiatra, sociologo e saggista Paolo Crepet , tra i provocatori dei nostri tempi, che spesso fa discutere per le sue prese di posizione, e che è ora in libreria con il saggio-bestseller “ Mordere il cielo – Dove sono finite le nostre emozioni ”. “Riscrivere le fiabe è da insensati. Educare è un rischio, la vita pure. I genitori che preparano lo zaino e girano il caffelatte ai figli sono un disastro e fanno danni seri. Viviamo come anestetizzati e in solitudine, le emozioni ci fanno paura perché non sappiamo come comunicarle e affrontarle. Per questo facciamo finta che non esistano. Le persone mi seguono perché non sono mainstream e dico quello che molti miei colleghi tacciono…”

Vito Mancuso "Se Trump confonde Dio con la fortuna"

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Dietro le parole del Tycoon, subito dopo essere scampato all’attentato, c’è la lotta millenaria tra chi crede nel Caso e chi nella Provvidenza.

Umberto Galimberti «Per insegnare bisogna saper affascinare»

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intervista a  Umberto Galimberti a cura di  Alex Corlazzoli Focus Scuola   16 luglio 2024  Filosofo, psicologo, giornalista, ma soprattutto maestro di vita. Umberto Galimberti resta una delle voci più ascoltate di questi decenni. Ogni volta che parla in pubblico la piazza si riempie di gente per ascoltarlo. Il suo libro, La parola ai giovani (Feltrinelli), l’ha dedicato a una generazione lontana dalla sua e che deve confrontarsi con le problematiche complesse dell’oggi.

Mauro Corona. Intervista

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Da laico nella città – Rubrica a cura di Daniele Rocchetti   Attorno a Mauro Corona ci si divide aspramente tra chi lo ama (e il successo editoriale che continua oramai da molti anni è davvero di grande entità) e chi proprio non lo sopporta. Non sopporta la sua tracotanza e un gusto per la provocazione che a volte lo fa andare oltre le righe. La sua presenza a Carta Bianca, il talk di Bianca Berlinguer, è spesso oggetto di discussioni e polemiche. Eppure Mauro Corona è molto di più del personaggio che – astutamente – è stato capace di ritagliarsi e nel quale spesso si rifugia. Scrittore, scultore, alpinista: un uomo dalle mille vite e dalle mille contraddizioni. Molti anni fa mi è capitato di passare un giorno insieme. Quello che segue è una parte del lungo dialogo.

Vito Mancuso "Amore sacro e profano"

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In quest’epoca di chiacchiere, rumore e conseguente confusione il compito del pensiero è di introdurre chiarezza, rigore e pulizia nella mente, e da lì nel cuore. Per questo, parlando dell’amore, inizio dandone la seguente definizione: “attrazione irresistibile che provoca nel soggetto un permanente cambiamento di stato”. L’amore non è semplice attrazione, per poterlo avere nella sua autenticità l’attrazione deve essere “irresistibile”; in caso contrario si ha solo interesse, simpatia, inclinazione, affetto, trasporto, non però amore. Si tratta della differenza che intercorre tra dire “ti voglio bene” e dire “ti amo”: noi possiamo dire “ti voglio bene” a molte persone, mentre “ti amo” solo a poche, anzi a pochissime, forse a una sola. E non è certo un caso che mentre tutti sanno dire “ti voglio bene”, non tutti sanno e possono dire “ti amo” …

Lisa Cremaschi "Riconciliarsi con se stessi"

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Per-dono = iperdono = dono grandissimo Vorrei iniziare questa nostra conversazione con una breve nota filologica. Il termine perdono contiene la parola “dono” con un prefisso, quel “per” che deriva dal greco “ypér”; in italiano noi diciamo “iper” (ad es.: iperattivo, ipermercato, iperprotettivo) dove quell’iper indica la grandezza, una grandezza vorrei dire quasi eccessiva. Perdono è un dono grande enorme, grande fino all’eccesso che Dio ci ha fatto e che noi siamo chiamati a fare agli altri, al nostro prossimo, ma anzitutto al primo prossimo che noi incontriamo, che siamo noi stessi. Sì, il primo prossimo che incontro sono io e il vangelo chiede “Ama il tuo prossimo come te stesso” (Mt 19,19). Potremmo parafrasare: “Perdona il tuo prossimo come perdoni a te stesso”.

Enzo Bianchi "Difendiamo la pace a ogni costo"

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La Repubblica    15 luglio 2024 di ENZO BIANCHI per gentile concessione dell’autore.  Sono un assiduo lettore delle apocalissi ebraiche e cristiane contenute nella Bibbia perché so che le apocalissi sono rivelazioni, aiutano a leggere il presente dandoci la visione della storia che ha Dio, e con lui hanno le vittime.

Sabino Chialà "Nessuno è senza autorità"

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Sabino Chialà Priore del Monastero di Bose Nessuno è senza autorità:  lectio su Mc 13,33-37   50ª Settimana Sociale dei Cattolici in Italia  Trieste 4 luglio 2024

Paolo Crepet "Le nuove tecnologie? Nessuno può sentirsi al sicuro"

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intervista a Paolo Crepet   a cura di Maria Agostiniacchio   La Gazzetta del Mezzogiorno 17 giugno 2024 «C'è sete e fame di parole, di pensiero. Non posso che dire loro ciò che mi sono ripetuto per anni lungo il corso della mia vita: “prendetevi la luna”». Così Paolo Crepet spiega il continuo sold out nei teatri italiani dello spettacolo che prende il nome dal titolo del suo penultimo libro Prendetevi la luna, edito da Mondadori nel 2023. In attesa del nuovo saggio Mordere il cielo in uscita il 24 giugno sempre per Mondadori, quasi in tandem con il precedente per lo stesso sguardo in alto a riappropriarsi delle emozioni, il noto psichiatra, sociologo, educatore, saggista e opinionista torinese torna in Puglia a grande richiesta, in tre date organizzate da Aurora Eventi. Si parte martedì 18 giugno, alle 21, al Castello di Acaya a Vernole (Lecce), mercoledì 19 giugno, alle 21, alle Cave di Fantiano a Grottaglie (Taranto) e giovedì 20 giugno a Trani, in Piazza Duomo.

Gianfranco Ravasi "Le parole shock di Gesù / 16. Un uovo o uno scorpione?"

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  Gianfranco Ravasi   L'Osservatore romano   13 luglio 2024  Quale padre tra voi… se il figlio gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? ( Luca, 11, 11-12 )

Commenti Vangelo 14 luglio 2024 XV Domenica del Tempo Ordinario

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Commenti Vangelo, omelie, lectio divine  14 luglio 2024  XV Domenica del Tempo Ordinario  rito romano e rito ambrosiano

Massimo Recalcati "L’arte di saper tramontare"

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Massimo Recalcati   L’arte di saper tramontare   La Repubblica, 11 luglio 2024   In più occasioni Nietzsche ha ricordato che l’arte più alta che un essere umano può esercitare è quella di saper tramontare. Con una aggiunta che non dobbiamo trascurare. Saper tramontare, scrive, “al momento più giusto”.

Roberto Benigni «La Madonna mi rimette al mondo»

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A gennaio scorso, Roberto Benigni ha ricevuto la laurea honoris causa dalla sede romana della University of Notre Dame e ha tenuto una lectio sulla Madonna nell’arte, che verrà pubblicata sul prossimo numero della rivista Vita e Pensiero in edicola dal 19 luglio.

Rosanna Virgili “Il ritratto della donna che salva Mosè dalle acque”

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Rosanna Virgili Roma Sette   10 Luglio 2024 «Ora la figlia del faraone scese al Nilo per fare il bagno, mentre le sue ancelle passeggiavano lungo la sponda del Nilo. Ella vide il cestello fra i giunchi e mandò la sua schiava a prenderlo. L’aprì e vide il bambino: ecco, il piccolo piangeva. Ne ebbe compassione e disse: “È un bambino degli Ebrei”. La sorella del bambino disse allora alla figlia del faraone: “Devo andare a chiamarti una nutrice tra le donne ebree, perché allatti per te il bambino?”. “Va’”, rispose la figlia del faraone. La fanciulla andò a chiamare la madre del bambino. La figlia del faraone le disse: “Porta con te questo bambino e allattalo per me; io ti darò un salario”. La donna prese il bambino e lo allattò. Quando il bambino fu cresciuto, lo condusse alla figlia del faraone. Egli fu per lei come un figlio e lo chiamò Mosè, dicendo: “Io l’ho tratto dalle acque!» (Es 2,5-10).

Luciano Manicardi “Potenza e banalità della menzogna”

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Luciano Manicardi Il ruolo terapeutico Mentire: un fenomeno universale             Per quanto sia normalmente esecrato e stigmatizzato, il mentire è un fenomeno trasversale a ogni tempo e a ogni cultura. Mentiamo a tutti, alle persone più care e agli estranei, e anche a noi stessi. Dunque, il mentire e anche la costellazione ad esso connessa dell’ingannare, dell’imbrogliare, del dissimulare, del fingere, è fenomeno universalmente umano. Possiamo dire che “a differenza del rubare, commettere abusi sessuali o uccidere, quello di mentire è un crimine morale che commettiamo tutti e regolarmente” [i] . Un libro che analizza da un punto di vista cognitivo-sociale il problema della menzogna riporta questo dato: “In una inchiesta fatta in un liceo di ragazze, alla prima domanda: ‘lei mente?’ il 50% ha risposto  spesso , il 20%  molto spesso , il 20%  qualche volta , il 10%  mai . Alla seconda domanda: ‘Bisogna condannare la menzogna?’ il 95% ha risposto  Sì “ [ii] .

Paolo Crepet «Servirebbe un nuovo Galileo»

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intervista a Paolo Crepet   a cura di Barbara Antoni  Il Tirreno   28 giugno 2024 Le emozioni sono il sale della vita, «ma non sono più di moda», taglia corto Paolo Crepet . Risoluto, tranchant, incalzante: lo psichiatra, sociologo e saggista, oltre che apprezzato opinionista, affonda nell’animo umano come un grimaldello. Lo agita, lo sconquassa, andando ad appagare un desiderio latente di confronto, con la sua interpretazione della vita e della società fuori dal perimetro del pensiero corrente. È appena uscito col nuovo libro, “Mordere il cielo”, stesso titolo del nuovo tour di conferenze spettacolo che toccherà molte località toscane: l’apertura è in programma il 10 luglio in piazza Duomo a Pistoia, serata organizzata da Leg.

Sabino Chialà "Il significato delle parole"

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L’uso invalso di utilizzare in italiano la semplice trascrizione di un termine greco, “parresia”, denota la difficoltà di trovarne nel nostro lessico un esatto corrispondente. Tale sostantivo greco è composto da pan (“tutto”) e rése (“detto”, “massima”, “discorso”) o réma (“parola”). Si traduce dunque letteralmente con “ogni parola”, intendendo la facoltà, la possibilità o la libertà di “dire tutto”. Così il verbo corrispondente parrhesiázomai significa “parlare con libertà” e quindi “con fiducia”.

Post-teismo: un nuovo paradigma oltre dio, la religione e il cristianesimo

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Paolo Cugini  Tratto da: Adista Documenti n° 26 del 13/07/2024  Qui l'introduzione a questo testo.  Stiamo assistendo a un cambiamento culturale senza precedenti. (…). Rispetto ad altri periodi della storia che hanno vissuto cambiamenti epocali, come il passaggio dal medioevo all’epoca moderna, con la rivoluzione copernicana e tutto quello che ne è seguito, ciò che colpisce nel nostro caso è la velocità con cui i cambiamenti stanno avvenendo. (…). Lo sgretolamento dei valori occidentali che da tempo viene analizzato dai filosofi della postmodernità mostra come questa crisi epocale caratterizzi soprattutto la cultura occidentale. Non è un caso che uno dei principali elementi coinvolti nella crisi e oggetto di analisi critica sia la religione e, in modo particolare, il cristianesimo. Questo aspetto non deve scandalizzare perché l’intreccio tra cultura occidentale e cristianesimo è storicamente evidente. (…).

Enzo Bianchi "Il diritto alla vita dei carcerati"

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La Repubblica    8 luglio 2024 di ENZO BIANCHI per gentile concessione dell’autore.  Dall’inizio dell’anno nelle carceri italiane ci sono stati cinquantatré suicidi ai quali vanno aggiunti molti altri nella società che non vengono resi pubblici, salvo quelli di personalità eminenti come il rettore dell’Università Cattolica di Milano Franco Anelli o dell’ex Capo di stato maggiore della Difesa generale Claudio Graziano che sorprendono e interrogano.

Camminando s’apre cammino. Riflessioni sul post-teismo

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Claudia Fanti   Tratto da: Adista Documenti n° 26 del 13/07/2024  ROMA-ADISTA. Diventa sempre più difficile ignorare il post-teismo, il nuovo (ma anche antico) cammino di ricerca rivolto al superamento dell’immagine tradizionale di Dio. Un paradigma rivoluzionario a cui si riconducono o con cui si confrontano in vario modo diversi nomi: solo per citarne alcuni, José Arregi, Judith Ress, José María Vigil, Santiago Villamayor , gli italiani Paolo Gamberini , Paolo Scquizzato , Gilberto Squizzato, Ferdinando Sudati , ma anche Federico Battistutta, Augusto Cavadi, Annamaria Corallo, Paolo Zambaldi e tanti altri/e, oltre naturalmente ai compianti Roger Lenaers, Bruno Mori, John Shelby Spong .

Paolo Crepet "Sono preoccupato per una cosa che poco alla volta ci toglie il cervello"

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intervista a Paolo Crepet   a cura di Bruno Volpe  Quotidiano di Bari 6 Luglio 2024 “Sono preoccupato per una cosa che poco alla volta ci toglie il cervello”: il noto psichiatra professor Paolo Crepet non ci va morbido sulla intelligenza artificiale i cui risvolti analizza dal punto di vista dello psichiatra.

Enzo Bianchi “Una chiesa da riformare e da purificare”

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Vita Pastorale    luglio 2024   Una chiesa da riformare e da purificare di ENZO BIANCHI per gentile concessione dell'autore Il Sinodo s'è prefisso la riforma della vita della Chiesa e, dunque, occorre riflettere su questa esigenza sempre presente nella sua storia. La Chiesa è pellegrina verso il Regno, sempre da riformare. Ecclesia semper reformanda: può apparire una formula della Chiesa antica, in realtà non la si trova presente nel grande dibattito della Riforma del XVI secolo né nei secoli precedenti. Karl Barth la usa in una conferenza del 1947 e la cita poi nella sua Dogmatica come un adagio attestato nella vita della Chiesa.

Commenti Vangelo 7 luglio 2024 XIV Domenica del Tempo Ordinario

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Commenti Vangelo, omelie, lectio divine  7 luglio 2024  XIV Domenica del Tempo Ordinario  rito romano e rito ambrosiano

Luciano Manicardi “E tu, dove abiti?”

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Sabato 22 giugno 2024 si è tenuto un  incontro e riflessione, dedicata a tutti i volontari Caritas, sul tema “ E tu, dove abiti?  Note e percorsi per creare comunità inclusive e accoglienti ”. 

Siamo ancora a questo punto? (don Paolo Zambaldi)

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  Custos, quid de nocte?/ Sentinella, quanto resta della notte?  Is  21,11 Una domanda che attraversa i secoli e torna a farsi attuale oggi nella nostra Chiesa…

Vicenza XVI SETTIMANA BIBLICA DIOCESANA "L’amore di Dio nel libro dei Salmi"

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VICENZA  XVI SETTIMANA BIBLICA DIOCESANA   “Perchè il suo amore è per sempre!”  L’amore di Dio nel libro dei Salmi  2-3-4 luglio - Centro diocesano "A. Onisto"  Sono intervenuti  Ludwig Monti (biblista), Manuela Mantiero (Museo diocesano), Nicola Infanti (Musicista)

Gianfranco Ravasi "Un Dio troppo umano"

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  Gianfranco Ravasi   Famiglia cristiana   4 luglio 2024  Il Dio della Bibbia è decisamente molto “umano”, a partire dal corpo: ha braccia, mani, piedi, volto, cuore, occhi, bocca e persino naso (in ebraico l’«ira» è espressa con il termine ’af che evoca lo sbuffare delle narici). Ha anche «viscere» materne , segno di amore istintivo, e in questa linea prova tutta la gamma delle emozioni e passioni umane: dalla collera alla tenerezza, dalla gelosia all’amicizia, dal pentimento alla fedeltà, dalla paternità alla maternità, dall’innamoramento al rifiuto.

Enzo Bianchi “Frattura in Vaticano?”

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Intervista a  Enzo Bianchi   Il Mondo 3 luglio 2024 di Micaela FERRARO Il 28 giugno è scaduto ufficialmente il termine per difendersi di persona o attraverso uno scritto per monsignor Carlo Maria Viganò ed è così ufficialmente iniziato il processo extragiudiziale a carico dell’ex nunzio apostolico del Vaticano, presso il Dicastero della Dottrina della Fede. Viganò, come aveva anticipato dopo aver ricevuto la convocazione, non si è presentato e anzi, ha reagito pubblicando il suo pesante J’accuse, evocando il noto J’accuse le Concile di monsignor Marcel Lefebvre del 1976. Il testo firmato da Viganò lo pone automaticamente al di fuori della Chiesa cattolica a prescindere dalla sentenza che potrà arrivare dalla Santa Sede. L’ex nunzio infatti dichiara: “non riconosco l’autorità né del tribunale che pretende di giudicarmi, né del suo Prefetto, né di chi lo ha nominato”.

Per smaschilizzarsi la Chiesa deve fare capire che ha bisogno delle donne

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Paola Bignardi   Avvenire   mercoledì 3 luglio 2024  Le ventenni abbandonano la comunità cristiana a un tasso maggiore dei maschi. Il motivo? L'esclusione dalle decisioni e dal fatto di essere poco valorizzate nelle loro risorse originali

Conversazione con Gherardo Gambelli "Fedeli al Vangelo, aperti al mondo"

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Conversazione con Gherardo Gambelli ,  nuovo arcivescovo di Firenze  Rocca  3 Luglio 2024 di Stefano Zecchi Percorro via Masaccio a Firenze, dove è morto nella casa della madre don Lorenzo Milani, entro in via Giovanni Pascoli e mi trovo sulla destra la bella chiesa della Madonna della Tosse, con una bella vetrata che ritrae insieme le figure di Giorgio La Pira e don Giulio Facibeni. La Chiesa ha avuto fino al 2000 come parroco don Angelo Chiaroni, un prete del dialogo ecumenico e del rinnovamento conciliare, un luogo d’ incontro di figure come Giovanni Gozzini, Luciano Martini, padre Benedetto Calati, padre Balducci . Dopo la morte di don Chiaroni la parrocchia viene affidata a don Giacomo Stinghi, fondatore del Centro di solidarietà di Firenze, un centro voluto dall’ ora cardinale Benelli per la prevenzione, l ‘assistenza e il recupero dei tossicodipendenti. Attualmente è parroco don Gherardo Gambelli, nominato arcivescovo di Firenze da papa Francesco . Don Gherardo mi accoglie con c


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