Una delle novità del libro della Sapienza è la prospettiva di speranza che il saggio ebreo, autore dell’opera, apre ai suoi lettori. Nel capitolo 2 del libro (cfr. la puntata precedente) sono stati presentati gli “empi”, coloro che non credono a una vita dopo la morte, che pensano che la vita non abbia alcun senso e si abbandonano perciò a un’esistenza fatta di godimenti e, infine, di violenza. Infine, a che cosa serve essere giusti, comportarsi bene durante la propria vita, se poi la morte porta via tutto?