Famiglia Cristiana 22 aprile 2015 La campana li chiama a tocchi lenti, e da porte invisibili “fratelli” e “sorelle”, in tuniche candide tirate sul capo, entrano ai lati della navata, si accovacciano in terra e per un momento sembrano gigli recisi, posati da una mano più grande. È la mezza, qui a Bose, tra le colline di Ivrea. Ora media. Preghiera. Come ogni giorno, tre volte ogni giorno: alle 6, alle 12.30, alle 18. Un sole di primavera fa piovere sul pavimento laghi di luce, ma dentro la chiesa di questo monastero che attira pellegrini anche dall’estero è solo un fresco silenzio.