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Visualizzazione dei post da settembre, 2011
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Lectio Divina 2 Ottobre 2011 (Abbazia Pulsano)

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Fonte:  abbaziadipulsano XXVII Domenica del tempo ordinario Scarica Domenica "dei vignaioli omicidi" Letture:  Mt 21,33-43 ;  Is 5,1-7 ;  Sal 79(80) ;  Fil 4,6-9

XXVII Domenica del T.O. (Giancarlo Bruni)

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Giancarlo Bruni,   (1938) appartiene all'Ordine dei Servi di Maria e nello stesso tempo è monaco della Comunità ecumenica di Bose. Risiede un po’ a Bose e un po’ all’eremo di San Pietro alle Stinche (FI).   Letture : Is 5,1-7; Fil 4,6-9; Mt 21,33-43.  «Darà in affitto la vigna ad altri contadini» 1. 1. Questa pagina evangelica richiede molta attenzione, è un racconto a più strati il primo dei quali riguarda il rapporto padrone (Dio), vigna (Israele, e in Israele leggi Chiesa e umanità), contadini (capi dei sacerdoti, anziani del popolo, farisei: Mt 21,23.45) e servi (profeti). Gesù ricollegandosi alla secolare tradizione del «cantico della vigna» (Is 5; Ger 2,21; Ez 19,10-14; Os 10,1; Sal 80;Gv 15) ne contempla simultaneamente il tempo della nascita, l’atto di fondazione dovuto alla passione d’amore di un Tu che esce dalle sue solitudini per darle vita; il tempo della crescita legato all’invio di guide il cui compito o lavoro consiste nel non privare la vigna della c

Commento alle letture del 2 Ottobre 2011 (C. Doglio)

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Festival del diritto / Un orizzonte di comunità / Enzo Bianchi

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Commento al vangelo del 2 ottobre 2011

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XXVII Domenica del T.O. (Luciano Manicardi)

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domenica 2 ottobre 2011 Anno A Is 5,1-7; Sal 79; Fil 4,6-9; Mt 21,33-43 Isaia e Matteo sottolineano il tema del  fare : c’è un  fare di Dio  che attende un  fare umano  come risposta; in particolare, attende da parte della vigna-Israele un fare frutti adeguati. La prassi del credenti è un  fare frutto : si tratta di entrare in una relazione che dona fecondità. L’agire cristiano, pastorale in specie, rischia spesso la cecità dell’attivismo, la pigrizia della forza d’inerzia, l’insipienza di chi ha “freddo il senso e perduto il motivo dell’azione” (Thomas Stearns Eliot). Il raffreddarsi della carità (cf. Mt 24,12) si può accompagnare a un fare dissennato, indiscreto e senza discernimento. La fede nel fare di Dio per l’uomo, dunque nel suo amore, è il fondamento dell’agire del credente. Il fare di Dio per la sua vigna è un lavorare (cf. Is 5,2) che ne esprime l’amore (cf. Is 5,1).  L’amore è un lavoro , una fatica: la “fatica dell’amore” (1Ts 1,3). Anche per l’uomo, lungi dall’e

XXVII Domenica del T.O. (Angelo Casati)

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Is 5, 1-7 sal 79 Fil 4, 6-9 Mt 21, 33-43 È un canto d'amore appassionato questo che nel libro di Isaia passa come il canto alla vigna. "Che cosa dovevo fare ancora alla mia vigna, che io non abbia fatto?" ... vangata, sgombrata dai sassi... piantata di scelte viti, costruito una torre di difesa, scavato un torchio. C'è una passione in questo canto d'amore. Così come c'è una passione nel padrone della vigna del Vangelo: manda i servi, e poi manda altri servi più numerosi dei primi, e poi... e poi manda il figlio... Che cosa poteva fare di più? E l'immagine è trasparente: per questa vigna che è Israele, che siamo noi, che cosa Dio doveva fare di più?

Apocalisse. Le due bestie del potere (Enzo Bianchi)

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Avvenire , 25 settembre 2011 Ultimi anni del I secolo dopo la nascita di Gesù Cristo: Giovanni è in esilio a Patmos, un’isoletta del Mar Egeo. Secondo la tradizione è l’ultimo dei dodici apostoli rimasto vivo: quasi centenario sta per lasciare la sua chiesa, o meglio le sue chiese disseminate nell’Asia Minore. Da visionario che ascolta e contempla, egli scrive il suo messaggio-testamento: il libro dell’Apocalisse, compiendo un’operazione ben precisa: “alza il velo” (è il senso etimologico del verbo  apó-kalýpto ) sul presente della storia, sull’azione di Dio che è sempre giudizio. Dal capitolo 13 del suo “testamento” vorrei estrarre solo due visioni concatenate tra loro. Giovanni vuole alzare il velo sulla presenza del male nella storia umana, vuole che noi comprendiamo ciò che può essere il potere politico nella storia, come gli uomini possano diventare vittime e insieme complici di tale potere. Giovanni usa un linguaggio simbolico, fatto di «segni» e immagini poste come «segn

Il pane che serve a diventare esseri umani (Bianchi)

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in “La Stampa” del 25 settembre 2011 Si legge nel libro del Deuteronomio: «[Il Signore] ti ha fatto provare la fame, poi ti ha nutrito di manna, [...] per farti capire che l’uomo non vive soltanto di pane, ma che l’uomo vive di quanto esce dalla bocca del Signore» (Dt 8,3). Gesù riprende queste parole mentre si trova nel deserto, assalito dalla fame dopo quaranta giorni di digiuno, ed è tentato di ricorrere al miracolo di trasformare in pane i sassi che stanno davanti a lui. Ma al divisore egli risponde: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”» (Mt 4,4; cf. Lc 4,4). Il pane necessario per vivere, senza il quale si va incontro alla morte, non basta a far vivere gli umani. È necessario qualcosa oltre il pane, qualcosa di cui il pane è solo segno, qualcosa che come il pane sappia portare vita, ma una vita altra rispetto a quella meramente biologica. L’uomo si è umanizzato il giorno in cui ha inventato e fatto il pane, ma la sua uma

Omelia XXVI Domenica del T. O. (Padre Carlo Moro)

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Omelia della XXVI Domenica del Tempo Ordinario a cura di Padre Carlo Moro Priore del Santuario della Madonnetta di Genova durante la messa di domenica 25 settembre 2011 alle ore 11.

Forme e profumi che parlano all'io (Enzo Bianchi)

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La  Stampa , 24 settembre 2011 Non si può parlare del pane senza fare riferimento al «da dove» esso è tratto, cioè dalla terra. Dalla terra, dalla  adamà  è tratto l’ adam , l’umano, il terrestre (cf. Gen 2,7): noi siamo fatti di terra e alla terra torniamo (cf. Gen 3,19). La terra, nostra madre, chiede di essere custodita e lavorata, non lasciata vergine, perché in tal caso non potrebbe essere per noi madre; tutto questo però va fatto con rispetto, senza sfruttarla indebitamente né violentarla. Oggi il nostro rapporto con la terra si è fatto critico e tutti siamo consapevoli del rischio della catastrofe ecologica. In nome della crescita, del libero mercato, di un’insaziabile pretesa di arricchimento, di un consumo senza limiti, la terra madre è sempre più desolata e devastata. Come annunciava Friedrich Nietzsche oltre un secolo fa, «il deserto avanza», continua ad avanzare anche tra di noi, nei nostri campi e tra le nostre colline che, dopo essere state offese dalla cementificaz

Il silenzio (Sabino Chialà)

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Fatto per pensare del 27 settembre 2011 Il monaco Sabino Chialà fa una riflessione sul silenzio - di Massimo Cerofolini Fonte:  Rai.tv Prima di tutto L'informazione che sveglia l'Italia: cosa sapere per vivere con fiducia Un programma della  Direzione di Radio1  e del Giornale Radio Rai ideato e curato da  Angela Mariella regia di  Mauro Convertito assistenti al programma Massimiliano Umberti Camilla D'Angeli Le anticipazioni dall'Italia e dal mondo. I commenti ai fatti del giorno. Le analisi dei fenomeni e delle tendenze che segneranno il cambiamento dei nostri tempi. Ogni giorno, con Prima di tutto, tre ore di informazione per scoprire, con uno sguardo nuovo, una società in cerca di fiducia. Un filo diretto con gli ascoltatori. I loro dubbi, le loro speranze saranno le nostre domande. Le risposte le cercheremo dando voce ai protagonisti del futuro.

XVIII Settimana Biblica (Villa Immacolata)

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Donne della Bibbia RUT, TOBIA e SARA, GIUDITTA, ESTER Villa Immacolata - 22-26 agosto 2011 La Settimana è destinata a qualificare una migliore competenza biblica dei fedeli, specialmente animatori biblici, liturgici, dei centri di ascolto, catechisti, operatori pastorali, insegnanti di religione, ecc. rappresenta un qualificato aggiornamento anche per presbiteri e diaconi. 1 Omelia dell'Arcivescovo Antonio Mattiazzo 2 Don Carlo Broccardo - Introduzione a RUT 3 Don Marcello Milani - Esegesi di Rut 4 4 Don Martino Signoretto - Introduzione al libro di Tobia 5 Don Martino Signoretto - Tobi e il figlio Tobia 6 Relazioni e domande dei Gruppi di studio su Rut e Tobia 7 Don Martino Signoretto - Rassegna di Tb 7-14; Esegesi di Tb 12 8 Don Giorgio Bezze - Bibbia e Catechesi 9 Relazioni e domande dei Gruppi di studio su Bibbia e Catechesi 10 Relazioni e domande dei Gruppi di studio su Tobia 11 Federica Vecchiato - Introduzione al libro di Giuditta; Esegesi di Gdt 5-6

XXVI Domenica del T.O. (Angelo Casati)

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Ez 18, 25-28 Sal 24 Fil 2, 1-11 Mt 21, 28-32 Secondo alcuni codici molto importanti nella piccola parabola del Vangelo che questa sera abbiamo ascoltato, la successione è inversa: prima il figlio che dice "no" e fa "sì" e poi il figlio che dice "sì" e fa "no". Questa trasposizione -dicono alcuni esegeti- è avvenuta, perché si è voluto identificare nei figli che "dicono sì e fanno no" gli ebrei, e nei figli che "dicono no ma fanno sì" i pagani. Ma la parabola di Gesù non è legata a queste distinzioni. Ha di mira invece un certo mondo religioso, una certa religiosità che può allignare in ogni esperienza religiosa, soprattutto nei rappresentanti dell'istituzione; non per nulla la parabola è rivolta ai principi dei sacerdoti e agli anziani del popolo. Ci sono quelli che dicono no, ma fanno sì e Gesù esemplifica: per esempio gli esattori e le prostitute, che hanno provato pentimento alla predicazione del Battista.

La presenza di Dio nella nostra vita quotidiana

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Pellegrinaggio in Terra Santa ( 8-15 settembre 2011 )  La presenza di Dio nella nostra vita quotidiana:  ciclo di sette omelie di don Claudio Doglio. 

XXVI Domenica t. o. (Giancarlo Bruni)

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Giancarlo Bruni,   (1938) appartiene all'Ordine dei Servi di Maria e nello stesso tempo è monaco della Comunità ecumenica di Bose. Risiede un po’ a Bose e un po’ all’eremo di San Pietro alle Stinche (FI).   Letture : Ez 18,25-28; Fil 2,1-11; Mt 21,28-32.   «I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio» 1.  Gesù è in Gerusalemme, momento culminante del suo itinerario storico e tempo di decisioni estreme dinanzi a gesti e parole decisivi che riguardano il Tempio, le autorità religiosa e politica, la resurrezione dei morti, il comandamento più importante che orienta la vita e la fine del tempo. Gesti e parole che fanno di Gesù un interrogativo: «Con quale autorità fai queste cose? E chi ti ha dato questa autorità?» (Mt 21,23).

La Parola di Dio nella vita spirituale (S.Chialà)

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Eccoci giunti anche quest’anno al termine del nostro percorso di riflessione. Il tema scelto per questa XIX edizione dei nostri convegni si presentava tutt’altro che semplice e ci ha fatto esitare... Non ci pareva cosa ovvia interrogarsi su un argomento così centrale e – anche per questo! – così controverso all’interno di ciascuna delle nostre Chiese. Mi sembra che tentare la sfida abbia dato risultati apprezzabili.

Bose: Bibbia e libertà (Jesus)

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A quarant'anni dalla sua nascita ufficiale, la Comunità monastica di Bose è cresciuta e si è consolidata. Ma senza perdere lo spirito profetico e la radicalità evangelica degli inizi. Un affresco che raffigura sant'Antonio Abate dipinto sul muro della vecchia cappella della Comunità. C 'è una frase della tradizione monastica che Enzo Bianchi ripete spesso: «Oggi io ricomincio ». Il segreto di Bose è forse qui:

Enzo Bianchi: vita fraterna antidoto a una Chiesa depressa (Jesus)

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Il priore di Bos e fa il punto sulla vita della sua Comunità: «È diventata una realtà più grande di quella che pensavo». Sulla vita religiosa: «Oggi è più difficile la perseveranza che non la vocazione». E sulla Chiesa: «Ho vissuto la falsità sulla mia pelle». Ma resta sereno: «Il Signore mi ha mandato tanta gente in gamba. Posso tornare alla mia solitudine». Il priore Enzo Bianchi sul sentiero tra i boschi che conduce dalla sua cella agli altri edifici della Comunità.

XXVI Domenica del t.O. (Abbazia Pulsano)

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Fonte:  abbaziadipulsano XXVI Domenica del tempo ordinario Domenica "dei due figli e della vigna" Letture:  Mt 21,28-32 ;  Ez 18,25-28 ;  Sal 24(25) ;  Fil 2,1-11  

XXVI Domenica T.O. (don Claudio Doglio)

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XXVI domenica del t. O. (Luciano Manicardi)

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 25 settembre 2011 Anno A Ez 18,25-28; Sal 24; Fil 2,1-11; Mt 21,28-32 Prima lettura e vangelo propongono un messaggio sul  pentimento . L’uomo ingiusto può desistere dalla sua ingiustizia e agire con rettitudine (Ezechiele); il figlio che in un primo tempo si è rifiutato di andare a lavorare nella vigna del padre, dopo decide di andarvi (vangelo).

Commento al vangelo del 25 settembre 2011

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Conoscere il «codice» (Gianfranco Ravasi)

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«In Italia la Sacra Scrittura è così dimenticata che rarissimamente si trova una Bibbia». Con queste parole, nei suoi Discorsi a tavola, Lutero bollava l'ignoranza biblica dell'italiano del Cinquecento. Da allora, certo, le cose sono migliorate: in molte case di credenti e non, il testo sacro è approdato su uno scaffale, ahimè, non di rado in un'edizione di lusso e patinata che spinge più a conservarlo come fosse un soprammobile che a sfogliarlo e a leggerlo. Tuttavia, bisogna riconoscere che «il grande codice» della fede e della cultura occidentale – come Northrop Frye aveva definito la Bibbia sulla scia di un'illuminante formula coniata da William Blake – è ora ben più insediato nella comunità ecclesiale e anche in quella civile. D'altronde, è noto che se si visita una qualsiasi pinacoteca, la prima guida da compulsare è proprio la Sacra Scrittura che per secoli è stata «l'alfabeto colorato in cui hanno intinto il loro pennello i pittori», come confessava M

Omelia XXV Domenica T.O. (Padre Carlo Moro)

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Omelia della XXV Domenica del Tempo Ordinario a cura di Padre Carlo Moro Priore del Santuario della Madonnetta di Genova durante la messa di domenica 18 settembre 2011 alle ore 11.

"Ma Gesù morì di infarto?"

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Un editoriale del 2010 del “Giornale Italiano di Cardiologia“ ( "Gesu' morì d'infarto?", Giornale Italiano di Cardiologia 2009; 10'( )9; 602- 608; a utore dr. Francesco Fiorista, Divisione di Cardiologia Ospedale S. Carlo Borromeo di Milano, frutto di 15 anni di studi e di ricerche) propone un articolo, a metà strada tra la ricostruzione storica e l’accertamento scientifico della vicenda. Da medico, oltrechè da credente in cammino, mi è parso interessante riproporre alcuni spunti del lavoro, che possono essere utili per meglio inquadrare la vicenda del Cristo, nelle sue ultime ore di Passione, senza troppo entrare nei dettagli tecnici. Gli articoli medici pubblicati negli ultimi 140 anni su riviste scientifiche internazionali sono diverse decine, prevalentemente di carattere anatomopatologico e medicolegale: la letteratura sulla morte di Gesù si intreccia in parte con quella sulla Sindone, ma da quest’ ultima deve rimanere ben disgiunta. Diversamente da altre

XXV Domenica del t.O. (Abbazia Pulsano)

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Fonte:  abbaziadipulsano XXV Domenica del tempo ordinario Scarica Domenica "degli operai dell'XI ora" Letture:  Mt 20,1-16 ;  Is 55,6-9 ;  Sal 144(145) ;  Fil 1,20c-24.27a

XXV domenica del t. O. (Luciano Manicardi)

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domenica 18 settembre 2011 Anno A Is 55,6-9; Sal 144; Fil 1,20-27; Mt 20,1-16 La dichiarazione divina trasmessa dal profeta “I miei pensieri non sono i vostri pensieri, le mie vie non sono le vostre vie” (Is 55,8) trova una esposizione narrativa nella parabola evangelica secondo la quale gli operai che hanno lavorato un’ora sola nella vigna del padrone ricevono una paga identica a quella di coloro che hanno lavorato tutto il giorno. Nello scandalo patito dagli operai della prima ora vi è tutta la distanza tra il pensare e l’agire di Dio e il pensare e l’agire degli uomini . Questa distanza non dice il capriccio di Dio o il suo arbitrio, ma la sua misericordia. Ciò che gli operai della prima ora contestano al padrone è infatti di aver dato la stessa ricompensa agli ultimi arrivati come a loro che avevano patito il peso dell’intero giorno di lavoro. Letteralmente essi dicono: “Questi ultimi hanno fatto un’ora sola e tu li hai fatti uguali a noi che abbiamo por

XXV Domenica T. O. (don Claudio Doglio)

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Commento al vangelo del 18 settembre 2011

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IO SONO IL PANE VIVO…(G. Bruni)

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IO SONO IL PANE VIVO…IL PANE E’ LA MIA CARNE (Gv 6,41-51) Lectio divina nell'ambito del XXV Congresso Eucaristico Nazionale Osimo, 7 settembre 2011 Padre Giancarlo Bruni Il duplice compito Compito prioritario del cristiano nel tempo presente è conservare viva la domanda di senso e la memoria di Gesù come porta che vi introduce (Gv 10,7), come pastore che vi conduce (Gv 10,11.14), come via che vi accompagna (Gv 14,6). Un Tu davvero pane e luce (Gv 8,12; 9,5) ai pellegrini in cammino verso la terra promessa di giorni nella luce. Un sogno che neppure il duro principio della realtà, del così stanno le cose, deve spegnere. E’ una responsabilità nella mitezza, nella umiltà, nella dolcezza e nel dialogo da mai disattendere, è un atto di amore in un mondo e nei confronti di un mondo che ai cristiani domanda uno stile di vita conforme a quello del suonatore di flauto (Mt 11,17), dell’inviato a portare un lieto messaggio (Lc 4,18) e del venuto a porre sulle spall

CHI VIENE A ME NON AVRA' FAME...(G. Bruni)

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CHI VIENE A ME NON AVRA' FAME E CHI CREDE IN ME NON AVRA' SETE, MAI ( Gv 6,24-35) Lectio divina nell'ambito del XXV Congresso Eucaristico Nazionale Osimo, 6 settembre 2011 Padre Giancarlo Bruni Il Tu nascosto nella scrittura attraverso la lettura-ascolto emerge dalla scrittura come Parola-pane che viene incontro alla fame dell'uomo e come Parola-acqua che viene incontro alla sete dell'uomo. Un incontro di illuminazione e di trasformazione ove la coscienza è risvegliata a una ineffabile conoscenza delle proprie fami e seti profonde: "Non di solo pane vive l'uomo" (Mt 4,4), del cibo di cui esse necessitano: "ogni parola che esce dalla bocca di Dio" (Mt 4,4) e di chi sia colui che lo dona: " Il Figlio dell'uomo" (Gv 6,27). Un incontro che converte ogni giorno di più il nostro bisogno-desiderio di senso in preghiera: "Signore, dacci sempre questo pane" (Gv 6,34), "Signore, dammi quest'acqua" (G

"Cristiani si diventa". (Enzo Bianchi)

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Auditorium San Filippo gremito ieri sera 5 settembre 2011  per la prima serata del Convegno Pastorale Diocesano di Casale Monferrato che, quest'anno, Mons. Vescovo ha voluto intitolare "Iniziazione cristiana – Genitori e comunità insieme per custodire e coltivare il dono del Battesimo". Ad aprire la riflessione è stato Enzo Bianchi, priore della Comunità di Bose: il suo intervento è stato incentrato sul tema "Cristiani si diventa".

XXIV Domenica del t.O. (Giancarlo Bruni)

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Giancarlo Bruni,   (1938) appartiene all'Ordine dei Servi di Maria e nello stesso tempo è monaco della Comunità ecumenica di Bose. Risiede un po’ a Bose e un po’ all’eremo di San Pietro alle Stinche (FI).   Letture : Sir 27,30-28,7; Rm 14,7-9; Mt 18,21-35.   «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette» 1. Perdono è il nome di Dio, perdonato è il nome dell’uomo, perdonare il suo compito. A questo livello di consapevolezza introduce una pagina evangelica, il cui inizio riferisce di un dialogo tra Pietro e Gesù relativamente al quante volte perdonare chi pecca contro di te. In Pietro ciascuno legga se stesso e il massimo della propria generosità: «Fino a sette volte?».

XXIV Domenica T.O. (Abbazia Pulsano)

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Fonte:  abbaziadipulsano XXIV Domenica del tempo ordinario Scarica Domenica "dei 10.000 talenti" Letture:  Mt 18,21-35 ;  Sir 27,30-28,7 ;  Sal 102(103) ;  Rm 14,7-9



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