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Commento alle letture 1 gennaio 2012 (G.Bruni)

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Giancarlo Bruni,   (1938) appartiene all'Ordine dei Servi di Maria e nello stesso tempo è monaco della Comunità ecumenica di Bose. Risiede un po’ a Bose e un po’ all’eremo di San Pietro alle Stinche (FI).   Letture: Nm 6,22-27; Gal 4,4-7; Lc 2,16-21. «Maria, aurora della pace» 1. Oggi il «nato da donna, il nato sotto la legge» (Gal 4,4) è il trovato dai pastori assieme a Maria e Giuseppe (Lc 2,16), un bambino riflesso del volto pacifico e pacificante di Dio (Nm 6,22-27). Aspetto su cui concentriamo la nostra attenzione immaginandoci viandanti non pacificati e non pacificanti in un mondo violento alla ricerca della perla preziosa della pace, così vicina, così lontana, così desiderata. Pace che nel cristianesimo è un nome: «Egli infatti è la nostra pace» (Ef 2,14), Gesù inviato dalla misericordia del Padre quale «sole» a «dirigere i nostri passi sulla via della pace» (Lc 1,79), sole partorito alla storia da una aurora di nome Maria, una nascita al mondo in vista d...

La parola della domenica 1 Gennaio 2012 (Casati)

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Nm 6, 22-27 Gal 4, 4-7 Lc 2, 16-21 È sempre con commozione che noi, sulla soglia di un nuovo anno ascoltiamo le parole di benedizione custodite nel libro dei Numeri. E il desiderio che si accende nel cuore di dirle su ogni persona cara. "Ecco voi benedirete così... Ti benedica il Signore e ti protegga. Il Signore faccia brillare il suo volto su di te e ti sia propizio". Secondo la tradizione rabbinica queste erano le parole di benedizione che il sacerdote la sera diceva sul popolo, dopo aver indugiato nel tempio nell'ora dell'incenso.

Omelie di Natale 2011 (don Claudio Doglio)

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Omelie di Natale 2011 Parrocchia Sant'Ambrogio di Varazze (SV)

Natale del Signore (omelia di Enzo Bianchi)

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Bose, 25 dicembre 2011 Omelia di ENZO BIANCHI   Luca 2,1-14       Ascolta : Cari amici, voi siete certamente consapevoli che i grandi misteri della nostra fede – innanzitutto la resurrezione di Gesù, quindi la sua natività e anche la sua trasfigurazione gloriosa – sono celebrati da noi cristiani nella notte: la veglia pasquale, la santa notte di Natale, la gloriosa notte della trasfigurazione. Perché in quest’ora in cui gli uomini abitualmente si riposano o addirittura dormono, noi invece celebriamo i nostri santi misteri? Perché noi cristiani amiamo tanto le ore della notte per celebrare la nostra comunione con il Signore? Certamente perché nella notte abbiamo più capacità di concentrazione, siamo meno distratti. Ma io credo che noi cristiani ci esercitiamo nella notte ad attendere – attendere la salvezza, attendere qualcuno che amiamo –, e dunque vegliamo nella notte, per restare vigilanti, per essere pronti ad accogliere il Veniente. Sign...

Lettera a Nicodemo e a Giuseppe (Placentino)

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Pasqua 2011 – Lettera a Nicodemo Rivolgiamo un augurio di speranza a tutti i nostri lettori con questa meditazione molto originale scritta da un nostro ex studente, GianDomenico Placentino , da qualche anno novizio della Comunità di Bose, fondata da Enzo Bianchi e recentemente visitata da una delegazione della comunità studentesca di Villa Nazareth. Una  “lettera a Nicodemo”  che è un dono prezioso per tutti i nostri amici e un’occasione per riflettere sul suo “gesto d’amore folle e costoso”. Lettera a Nicodemo Natale 2011:  Lettera a Giuseppe   Un prezioso regalo ci giunge da un nostro fraterno amico della Comunità Monastica di Bose. Volentieri lo condividiamo con i nostri lettori, augurando loro un Natale di gioia autentica e comunione con Dio e con il prossimo. Lettera a Giuseppe Fonte:  vnstudenti

Gesù vero Dio e vero uomo (Inos Biffi)

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Gesù di Nazaret, Figlio di Dio: è l'originalità inattesa e sorprendente, o, come si dice, l'essenza del cristianesimo, su cui regge e da cui proviene tutto il Vangelo. La "buona notizia" non è che "il figlio del falegname" (Matteo, 13, 55) sia veramente uomo. Questo è immediatamente ovvio e non provoca nessuno stupore. In altre parole: a impressionare non è che ci fosse un uomo chiamato Gesù, che aveva come padre Giuseppe, come madre Maria, con dei "fratelli" di nome "Giacomo Giuseppe, Simone e Giuda", e con delle "sorelle" (Matteo, 13, 55-56), ma ciò che in lui appariva eccedente a una condizione umana "normale" e ad essa non riducibile: la sua sapienza, i suoi prodigi (Marco, 6, 2). La storia di Gesù nei vangeli è esattamente la storia di questa irriducibilità, o degli eventi mirabili (mirabilia) che - senza alterare la dimensione umana del figlio del falegname, ma lasciandola intatta e normale - ne facevano intu...

Torniamo sulla strada di Betlemme (Enzo Bianchi)

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La Stampa , 24 dicembre 2011 di ENZO BIANCHI  “Non dimenticate l’ospitalità: alcuni, praticandola, hanno accolto degli angeli senza saperlo”. Questa esortazione della Lettera agli Ebrei – che fa riferimento alla vicenda di Abramo che a Mamre accolse tre pellegrini stranieri rivelatisi poi messaggeri di Dio – ci offre una chiave di lettura del Natale e del suo senso nella nostra società oggi. Cosa sapevano gli abitanti di Betlemme di quella coppia in viaggio che cercava un riparo perché la donna incinta potesse partorire? Ne avessero sospettata l’identità, le avrebbero aperto le porte della loro casa, oppure si sarebbero limitati a tollerare che occupasse per un po’ una stalla in disuso?  I pastori dei dintorni – gente emarginata nella società e nella comunità religiosa perché inadempienti agli obblighi cultuali e legali – mossi dalla spontanea solidarietà verso chi è costretto a pernottare all’aperto, decisero almeno di andare a vedere:

Pastori e pecore nella Scrittura dal sacrificio di Abele ai vangeli dell'Infanzia (Ravasi)

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"Il gregge avanzava dietro un maschio adulto; a un certo punto una pecora gravida si fece inquieta, si arrestò, rimase indietro, colta dalle doglie. Il pastore le passò accanto indifferente. Sapeva che il parto sarebbe stato veloce e che, trattandosi di un animale gregario, la pecora si sarebbe affrettata a rientrare velocemente nel gruppo. Appena partorito, infatti, la pecora leccò il nuovo nato, poi fece un balzo e si mise a correre trascinandoselo dietro. Solo allora il pastore tornò sui suoi passi, prese con sé l'agnello tremante e lo portò vicino a un fuoco per riscaldarlo". Leggiamo questa strana scenetta di vita pastorale tra gli appunti di Jacob Becker, un ebreo di Odessa rifugiatosi in Palestina agli inizi del secolo scorso per sfuggire a un pogrom zarista: giunto a Hebron, la città dei patriarchi biblici, si era offerto come aiuto-pastore a un beduino. Da quelle pagine affiorano ricordi duri e la rappresentazione del mondo dei beduini (termine arabo che signi...

Natale di crisi

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Racconto per gli amici, Natale 2011 La strada è sgombra e la luce del tramonto crea un'atmosfera magica intorno al nastro d'asfalto che attraversa le colline; i campi che costeggiano la strada sono attraversati dai segni regolari dell'aratro; la terra sta riposando, gli ulivi si stagliano in controluce sul bordo dei campi.  C'è poca gente in giro e nell'abitacolo si avverte appena il rumore del motore. Affronta le curve con delicatezza, cercando di attenuare l'inevitabile movimento dell'auto: non vuole svegliare la sua donna. La guarda dallo specchietto.  Quanto è bella ora che l'ultimo raggio di sole le illumina il volto! Dorme. La testa appoggiata al finestrino, una piccola coperta a coprirla dal freddo. Sembra sorridere. Chissà cosa sta sognando? Anche lui sorride, per un attimo.  Torna con lo sguardo alla strada, gli occhi bruciano. Da quante ore sta guidando? Troppe. Non è il momento di fermarsi. Vuole arrivare prima di cena: è stato un a...

Le quattro Messe di Natale (Andrea Caniato)

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Mons. Andrea Caniato : La Liturgia del giorno di Natale è particolarmente ricca: basti pensare al fatto che per un unico giorno liturgico, sono previste ben quattro diverse celebrazioni della Messa. Cerchiamo brevemente di comprenderne l’origine e il significato.  La Messa della sera della vigilia, che appartiene già al Natale, riassume in se stessa tutta l’attesa di Israele e dell’umanità; al centro il brano della Genealogia secondo Matteo, che presenta Gesù da una parte come apice della storia di Israele, con i suoi momenti di gloria e con le sue durezze, dall’altra come intervento soprannaturale dell’Onnipotente. 

Gesù... chi l'ha visto? (don Silvio Barbaglia)

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Gesù... chi l'ha visto? Cinque tappe per un'inchiesta sempre nuova E' questo il titolo di una serie di incontri che l'Unità pastorale del Vergante ha proposto nei mesi di luglio e agosto 2011 a residenti e villeggianti. Gli incontri, che si tengono nel rinnovato salone del Ricreatorio don Bosco di Gignese, vicino alla chiesa parrocchiate, sono tenuti da don Silvio Barbaglia, docente di scienze bibliche al seminario vescovile di Novara. La finalità degli incontri è quella di rintracciare una via nell'insieme inedita di rifigurare il volto del Gesù storico a partire da una fondata e seria considerazione delle fonti evangeliche canoniche. Prima tappa: La nascita e l'infanzia Seconda tappa: La vita non documentata Terza tappa: La vita documentata Quarta tappa: A Gerusalemme Quinta tappa: La Resurrezione Per ascoltare e scaricare i files  lanuovaregaldi

Don Fabio Rosini: "Il tuo volto, Signore, io cerco"

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Lectio della settimana Natale 2011 (C.Kairos)

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Lectio di Natale La lectio della settimana:  Lc 2,1-14 [...] Inizia così il percorso terreno del figlio di Dio. Inizia dalla sua nascita il percorso di fede di ogni cristiano chiamato ad amare colui che lo ha amato per prima, a seguire colui che si è abbassato fino a farsi carne e che ha condiviso in tutto l’umana fragilità, la precarietà, la non accoglienza, l’essere straniero; ma per crescere nella fede e seguire Gesù, abbiamo bisogno di una parola che illumini la sua storia e la nostra stessa storia. Fonte:  comunitakairos

Commento alle letture 25 dicembre 2011 (Doglio)

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Commento alle letture 25 dicembre 2011 (G.Bruni)

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Giancarlo Bruni,   (1938) appartiene all'Ordine dei Servi di Maria e nello stesso tempo è monaco della Comunità ecumenica di Bose. Risiede un po’ a Bose e un po’ all’eremo di San Pietro alle Stinche (FI).   Letture: Gv 1,1-18; Lc 2,16-21; Mt 2,1-12. «Gesù nasce dove lo si lascia entrare» 1. «Dove dimori?» (Gv 1,38). Sono queste le prime parole rivolte a Gesù nel vangelo di Giovanni, una domanda non riducibile al significato scontato di alloggiare e a cui darà risposta l’intero scritto giovanneo. Gesù il risorto da sempre dimora presso Dio quale sua eterna Parola, rivolto verso il volto del Padre nell’atto di accoglienza di quei segreti che farà conoscere agli uomini suoi amici (Gv 1,1.18; 15,15). Gesù il risorto inoltre, giunta la pienezza dei tempi (Gal 4,4), è «venuto ad abitare in mezzo a noi» (Gv 1,14), nel suo Israele e nel mondo (Gv 1,14), con quel corpo fragile e mortale preparatogli dal Padre (Eb 10,5) e tessuto dallo Spirito nel grembo verginale di Mari...

Lectio divina 25 dicembre 2011 (Abbazia Pulsano)

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Fonte:  abbaziadipulsano Solennità del Natale del Signore Scarica Messa della notte Letture:   Lc 2,1-14;  Is 9,1-6; Sal 95(96); Tt 2,11-14 Lectio divina da leggere   Letture patristiche   Note linguistiche

Riflessioni sulle letture Natale notte (Manicardi)

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domenica 25 dicembre 2011 Anno B Is 9,1-3.5-6; Sal 95; Tt 2,11-14; Lc 2,1-14 L’Eucaristia della notte di Natale celebra il Cristo risorto e veniente nella gloria facendo memoria della sua nascita nella carne. Se nella notte pasquale cantiamo che “Cristo è veramente risorto!”, in questa notte cantiamo che il Risorto è veramente venuto nella carne umana condividendo il cammino di ogni uomo. Dio si è fatto carne con la nascita, è divenuto corpo, il corpo fisico di Gesù di Nazaret, e ora questo corpo crocifisso e risorto lo attendiamo come corpo glorioso universale e cosmico, perché la sua salvezza raggiunga tutti gli uomini (II lettura) e la sua pace si estenda su tutta la terra (vangelo). Mentre contempliamo il “Dio-con-noi” (Mt 1,23), attendiamo il “Dio-con-loro” (Ap 21,3).

Commento al vangelo di Natale 2011

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Formato audio e testo a questo link  cercoiltuovolto

Il mito globale dei Re Magi (Pietro Citati)

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Il mito globale dei Re Magi  di Pietro Citati in  Corriere della Sera  del 20 dicembre 2011 "Nel Vangelo di Matteo, abbiamo soltanto questi Magi sconosciuti: saggi pagani, che anticipano la conversione dei popoli stranieri al Signore, mentre Israele lo rifiuta. Il racconto è sobrio e rapido: .... Ma, pochi anni dopo l'età dei Vangeli, la vicenda dei Magi diventò la più grande leggenda mitica del Nuovo Testamento..."

Lettera agli amici - Avvento - Natale 2011 (Bose)

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LETTERA AGLI AMICI    n° 53 - Avvento 2011      Cari amici e ospiti, con questa lettera che vi giunge nell'imminenza del Natale, vogliamo dirvi il nostro affetto e la nostra vicinanza, e desideriamo farvi partecipi degli inizi della vita monastica a San Masseo in Assisi...     CALENDARIO OSPITALITÀ 2012 RITIRI e FESTIVITÀ SETTIMANA SANTA e PASQUA CONFRONTI CORSI BIBLICI, TEOLOGICI e di SPIRITUALITÀ Esercizi Spirituali per PRESBITERI CORSI Greco biblico e Ebraico biblico CORSO di cetra per la liturgia per i GIOVANI 18 - 30 anni Accoglienza SCOUT XX CONVEGNO DI SPIRITUALITÀ ORTODOSSA L'uomo custode del creato   X CONVEGNO LITURGICO Identità  e trasformazione L'adeguamento liturgico delle chiese   VI CONVEGNO DI SPIRITUALITÀ DELLA RIFORMA   L'eucaristia e l'unità della chiese  CONCERTI Vesperali Le iscrizioni ...

La parola della domenica 25 Dicembre 2011 (Casati)

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Is 52, 7-10 Eb 1,1-6 Gv 1,1-18 Questa liturgia che celebra la nascita del Salvatore nella notte del mondo,vede protagonisti i nostri occhi. Il Natale come un incrociarsi di sguardi. La città, Gerusalemme, al tempo del profeta, è un cumulo di macerie. E non è la sola, sono mesi che ci portiamo negli occhi il peso delle macerie, e a macerie si aggiungono macerie, le macerie come esito di una umanità o di una disumanità. La città è nel simbolo delle macerie, ma le sentinelle alzano la voce. Che cosa vedono i loro occhi? Vedono il ritorno del Signore. Occhi che vedono: "Tutti i confini della terra vedranno la salvezza del nostro Dio".

Omelia IV Domenica di Avvento (Padre Carlo Moro)

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Omelia della II Domenica di Avvento a cura di Padre Carlo Moro Priore del Santuario della Madonnetta di Genova durante la messa di domenica 18 Dicembre 2011 alle ore 18 presso la parrocchia di San Nicola da Tolentino.

Parola e Luoghi - meditazioni in Terra Santa - Quarta domenica di Avvento

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Per la rubrica "Parola e Luoghi - meditazioni in Terra Santa" a cura dello Studium Biblicum Franciscanum, il Prof. P. Gregor Geiger ci offre una riflessione sulla Quarta Domenica di Avvento, nella Grotta dell'Annunciazione di Nazareth... dove "Verbum caro factum est".

Foglietto 18 dicembre 2011 (Famiglie Visitazione)

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Luca 1,26-38 1) In quel tempo : l’inizio sarebbe “ al sesto mese”, perchè il testo precedente parla dell’annunzio a Zaccaria della nascita di Giovanni . Elisabetta è al sesto mese di gravidanza quando succedono questi fatti . 2) L’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine : c’è un grande contrasto con il brano di Zaccaria . Il fatto non si svolge nel tempio a Gerusalemme, ma in uno sconosciuto villaggio di confine (cfr . Gv 1,46: da Nazaret può venire qualcosa di buono? ) . L’annuncio non viene fatto ad un sacerdote, ma ad una vergine, che, nella mentalità dei Giudei, è una condizione di minorità, di povertà . Maria appare subito come figura di un’umanità povera e bisognosa di salvezza che viene visitata dall’annuncio del Vangelo . 3) Entrando da lei, disse: «Rallegrati, piena di grazia, il Signore è con te…» : quello che è tradotto con “ piena di grazia” contiene un verbo al passato, “resa già graziata” . Di per ...

Lectio Divina sui testi biblici delle domeniche di Avvento - Quarta serata (Ludwig Monti)

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Secondo una tradizione felicemente consolidata, anche nel 2011 la Real Chiesa propone una serie di incontri in preparazione all'Avvento: ciascuna sessione di  Lectio Divina  sarà guidata da fratel Ludwig  Monti  della Comunità di Bose. Gli incontri si terranno alle ore  21  presso la Chiesa di San Lorenzo, in Piazza Castello a Torino, con il seguente calendario: Venerdì 25 novembre    Marco 13,33-37 Giovedì 1 dicembre        Marco 1,1-8 Giovedì 8 dicembre        Giovanni 1,6-8.19-28 Giovedì 15 dicembre      Luca 1,26-38 Versione testo  Ludwig Monti Fonte:  SanLorenzo.Torino

Apocalisse di Gesù secondo Giovanni (Doglio)

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Guarda il corso su youtube

Lectio della settimana 18 dicembre 2011 (C.Kairos)

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Lectio IV domenica di Avvento La lectio della settimana:  Lc 1,26-38 [...] Ma chi è Maria? Chi è questa donna su cui si posa lo sguardo di Dio? Il suo luogo d’origine è una oscura città della Galilea di nome Nazareth, una zona periferica, ai margini, lontano da Gerusalemme e dallo spazio consacrato della religiosità ufficiale; un luogo da cui, secondo alcuni, non può venire niente di buono (Gv 1,46). [...] Ed è qui, nella normalità della sua vita, che viene raggiunta dalla parola di Dio. Non ci sono il tempio, la liturgia, l’incenso, come era stato per Zaccaria, a fare da cornice all’incontro, ma la semplicità di una casa. È nell’intimità della sua casa che Maria incontra la parola del Signore. Fonte:  comunitakairos Versione audio  Introduzione alla Lectio di Maurizio Muraglia

Lectio divina 18 dicembre 2011 (Abbazia Pulsano)

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Fonte:  abbaziadipulsano IV Domenica di Avvento Scarica Domenica "dell'annunciazione a Maria" Letture:  Lc 1,26-38; 2 Sam 7,l-5.8b-12.14.16; Sal 88; Rm 16,25-27

Commento alle letture 18 dicembre 2011 (G.Bruni)

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Giancarlo Bruni,   (1938) appartiene all'Ordine dei Servi di Maria e nello stesso tempo è monaco della Comunità ecumenica di Bose. Risiede un po’ a Bose e un po’ all’eremo di San Pietro alle Stinche (FI).   Letture: 2 Sam 7,1-5b.12.14a.16; Rm 16,25-27; Lc 1,26-38. «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te» 1. Il «predestinato già prima della fondazione del mondo» (1Pt 1,20), il preannunciato dai profeti, il testimoniato dal Battista e il manifestato negli ultimi tempi (1Pt 1,20) dalla cerchia dei suoi amici è il «nato da donna, nato sotto la legge» nella pienezza del tempo (Gal 4,4), è il concepito e partorito da Maria. Avvento è anche memoria di un evento del passato: colui che ancora attendiamo nella gloria, colui che viene nella povertà dei segni nascosto nelle scritture- in forma di pane-identificato a un mendicante, è il già venuto assumendo carne da Maria. A questo è introduzione il brano evangelico odierno, ricco di suggestioni che ci riguardano ...

Commento alle letture 18 dicembre 2011 (Doglio)

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Riflessioni sulle letture 18 dicembre 11 (Manicardi)

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domenica 18 dicembre 2011 Anno B 2Sam 7,1-5.8b-12.14-16; Sal 88; Rm 16,25-27; Lc 1,26-38 Le tre letture convergono nel presentare la fedeltà di Dio che stipula un’alleanza con David assicurando al discendente regale la stabilità del regno (2Sam 7) e che adempie tale promessa stringendo un’alleanza con Maria e costituendola madre del Messia (Lc 1). Questo è il disegno sapiente di Dio, il mistero a lungo taciuto, ma che trova nel Cristo il suo svelamento (Rm 16). L’insieme delle letture invita a volgere ormai lo sguardo verso l’incarnazione, evento in cui sfocia la fedeltà di Dio all’umanità. Le tre letture formano una dinamica di questo tipo: alla promessa di Dio che si rivolge all’uomo e che instaura un’attesa verso il futuro (2Sam 7), segue la narrazione della ricezione personale della promessa , mediante la quale la parola di Dio trova un interlocutore umano che la accoglie e le dà carne (Lc 1); infine abbiamo la celebrazione della Parola , la dossologia che canta il compime...

Commento al vangelo 18 dicembre 2011

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  Formati audio e testo su CercoiltuoVolto

Articoli 10-11 dicembre 2011 (Enzo Bianchi)

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Il tocco di Dio che cambia la vita  di Enzo Bianchi in  Avvenire  del 11 dicembre 2011 Gesù insegna che curare è in primo luogo incontrare ed entrare in relazione con un uomo o una donna (non innanzitutto con un "malato"). Gesù non predica la rassegnazione o che la sofferenza avvicini maggiormente a Dio: non è la sofferenza, ma l'amore a salvare. Gesù lotta contro la malattia. Non le sofferenze, ma tutto se stessi son da offrire a Dio. Gesù poi vive la com-passione, la condivisione della sofferenza dell'altro (non come commiserazione). Gesù fa sempre appello alle risorse interiori della persona, fa sorgere la sua fede, la sua fiducia nella vita e nella relazione. La guarigione operata da Gesù è segno di salvezza piena e definitiva. Sacrifici, segnali d'amore  di Enzo Bianchi in  La Stampa  del 11 dicembre 2011 Nell'attuale situazione di crisi, di cui siamo più cansapevoli, si intravedono segni di speranza, come il cogliere il valore uman...

La parola della domenica 18 Dicembre 2011 (Casati)

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2 Sam 7, 1-5.8b-12.14a.16 Rm 16, 25-27 Lc 1, 26-38 C'è un sogno in Dio. Ed è più di un sogno. Perché i nostri sogni possono anche rimanere tali, rimanere sogni, e non accadere. Invece i sogni di Dio accadono. Il sogno attraversa il Primo e il Secondo Testamento. Ed è come dire che attraversa tutta la storia. Noi abbiamo scoperto questa continuità -la continuità del sogno di Dio - leggendo oggi la pagina del libro di Samuele e, subito dopo, quella del vangelo di Luca. Bibbia ebraica e Bibbia cristiana insieme. E il sogno di Dio va in direzioni diverse. Diverse anche da quelle che abitano i sogni delle persone religiose, diverse a volte dai sogni stessi dei profeti.

Enzo Bianchi (Festival della mente 2011)

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Conosciamo la Bibbia: Giosia (Claudio Doglio)

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Video rimosso Approfondimento curato dal biblista don Claudio Doglio. Questa settimana, in una puntata dal titolo "L'ulimo tentativo di riforma prima della fine" ci parlerà del re Giosia.

Commento al vangelo 11 dicembre 2011 (R. Gravel)

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Che la gioia sia con noi! (Raymond Gravel) in “ www.lesreflexionsderaymondgravel.org ” del 9 dicembre 2011 (traduzione:  www.finesettimana.org )                       leggi il testo   111210gravel.pdf

Foglietto 11 dicembre 2011 (Famiglie Visitazione)

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Giovanni 1,6-8.19-28 1) Venne [lett: ci fu ] un uomo mandato da Dio, il suo nome era Giovanni : questo e i due versetti seguenti sono presi dal prologo di Gv . Si sta parlando del Verbo e della sua luce; qui si inizia a parlare di Giovanni: ci fu un uomo . 2) Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce : si parla della rivelazione della luce e Giovanni è il testimone della luce . Come in tutto l’AT, Dio sceglie misteriosamente di farsi conoscere attraverso dei testimoni e li manda in tempi precisi della storia umana . 3) Non era lui la luce : la grandezza della testimonianza inevitabilmente sovrasta il testimone e molto spesso sfocia nella sua persecuzione da parte degli uomini: anche in questo Giovanni si ricollegherà alla tradizione profetica dell’AT . 4) Questa è la testimonianza di Giovanni : nel testo c’è stato un salto . Si è passati dal prologo alla narrazione storica . Qui Giovanni è presentato essenzialmente come testimone più che come precurso...

Lectio Divina sui testi biblici delle domeniche di Avvento - Terza serata (Ludwig Monti)

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Secondo una tradizione felicemente consolidata, anche nel 2011 la Real Chiesa propone una serie di incontri in preparazione all'Avvento: ciascuna sessione di  Lectio Divina  sarà guidata da fratel Ludwig  Monti  della Comunità di Bose. Gli incontri si terranno alle ore  21  presso la Chiesa di San Lorenzo, in Piazza Castello a Torino, con il seguente calendario: Venerdì 25 novembre    Marco 13,33-37 Giovedì 1 dicembre        Marco 1,1-8 Giovedì 8 dicembre        Giovanni 1,6-8.19-28 Giovedì 15 dicembre      Luca 1,26-38 Versione testo  lectio terza serata Fonte:  SanLorenzo.Torino

Lectio della settimana 11 dicembre 2011 (C.Kairos)

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Lectio III domenica di Avvento La lectio della settimana:  Gv 1,6-8.19-28 [...] Necessaria la consapevolezza del limite. Nessun uomo è salvatore, a scanso di frustrazioni inutili, ma nel cerchio del limite abbiamo inscritta una enorme dignità, da spendere a servizio. Giovanni non è la Parola, ma è una “voce che grida con forza”. Non è la luce, ma è una “lampada che arde e risplende” (5,35), destando la nostalgia dell’ avvento della vera Parola e della vera Luce. Mostrandola presente nell’assenza in mezzo a noi. Fonte:  comunitakairos

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