La Repubblica - 29 Agosto 2022 di ENZO BIANCHI per gentile concessione dell’autore. Con ragione il filosofo Pier Aldo Rovatti asserisce che l’individualismo oggi dominante nella società può essere misurato dalla mancanza di ascolto. Perché quando non ci si cura più dell’ascolto si obbedisce all’istinto che spinge a parlare in ogni situazione per affermare che si esiste, che si è presenti, per farsi sentire: loquor ergo sum, parlo quindi sono! Questo accade ormai non solo in casa, in famiglia, dove sempre di più si registra la morte dell’ascolto, ma anche nello spazio pubblico, in mezzo agli altri. Ormai si è imposto in modo generalizzato uno stato d’animo di angoscia di fronte al silenzio e di fatica di fronte alle parole dell’altro. E così, da quando ci alziamo fino a quando ci ritiriamo nella solitudine per dormire, ci sentiamo spinti a parlare, a farci sentire. Confessiamolo: quando l’altro ci parla pensiamo più a rispondergli che ad ascoltarlo, quasi impazienti di riprendere la p