“Sono necessarie parole nuove per le nostre preghiere”, afferma il teologo portoghese José Tolentino Mendonça , ospite di oggi a Uomini e Profeti . Il cristianesimo è stato troppo “cristallizzato” in formule e stereotipi, e necessita di un nuovo linguaggio, ma anche di una nuova comprensione dei testi, più radicale da un lato, più vicina, dall’altro, alla terrestrità dell’umano. La terra, si chiede Tolentino Mendonça, questa terra quotidianamente impastata di spasmo e desiderio, è ciò che ci separa, o ciò che ci avvicina a Dio? Tolentino Mendonça, nelle sue esplorazioni del testo biblico, attraversa molti linguaggi, in particolare quello poetico, letterario e filosofico, che lo aiutano a sondare in profondità i passi oscuri delle Scritture, ma anche i tratti inesprimibili dell’esperienza semplicemente umana: dalla preghiera, all’amicizia, al pane di cui abbiamo tutti i giorni bisogno. Suggerimenti di lettura José Tolentino Mendonça, Padre nostro che sei in terr...