In cammino sinodale in una realtà di «esculturato» cristianesimo di Brunetto Salvarani Avvenire mercoledì 20 ottobre 2021 C’è un tempo per ogni cosa, sostiene il Qohelet. E questo, certo, è tempo di interrogarsi a fondo sui diversi significati di una pandemia che sta smascherando le nostre fragilità. Ma per le nostre diocesi – al pari delle altre della cattolicità sparse nel mondo – è altresì tempo di mettersi in cammino, anzi: di avviarsi per un cammino sinodale, come l’hanno definito i vescovi (scelta che non è una diminutio rispetto a sinodo, rinviando a uno stile, una metodologia, un atteggiamento ecclesiale, ben più di quello che, nel caso peggiore, potrebbe risultare anche solo un mero adempimento burocratico). Il titolo è programmatico: «Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione». Un impegno, va detto, da far tremare i polsi, pur limitandosi al piano organizzativo: ma anche, e soprattutto, un’occasione preziosa, da cogliere al volo e sfruttare app