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Visualizzazione dei post da marzo, 2010
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VIII CONVEGNO LITURGICO INTERNAZIONALE (monastero Bose)

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VI II CONVEGNO LI TURGICO INTERNAZIONALE Bose, giovedì 3 - sabato 5 giugno 2010 LITURGIA E ARTE LA SFIDA DELLA CONTEMPORANEITÀ Monastero di Bose Ufficio nazionale beni culturali ecclesiastici – CEI        GIOVEDÌ 3 giugno ore 9.30 APERTURA DEL CONVEGNO ENZO BIANCHI Priore di Bose STEFANO RUSSO Direttore dell’Ufficio Nazionale per i Beni Culturali Ecclesiastici – CEI Roma Arte religiosa, arte sacra, arte liturgica JOHANNES RAUCHENBERGER Katholisch-Theologische Fakultät Universität Wien ore 15.30 La sacramentalità dell’arte nella liturgia FRANÇOIS CASSINGENA-TRÉVEDY Institut Supérieur de Liturgie Paris La visibilità della Parola ERIC FUCHS Faculté de Théologie Protestante Université de Genève ___________________________________ VENERDÌ 4 giugno ore 9.30 La liturgia cristiana, sfida per l’arte contemporanea FRANÇOIS BOESPFLUG Faculté de Théologie Catholique Université Marc

Bose, 8-11 settembre 2010 XVIII Convegno Ecumenico Internazionale di spiritualità ortodossa

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_____________________ ___ Bose, 8-11 settembre 2010 XVIII Convegno Ecumenico Internazionale di spiritualità ortodossa COMUNIONE E SOLITUDINE in collaborazione con le Chiese Ortodosse  Programma dei giorni www.monasterodibose.it

Agenda aprile 2010 Monastero Bose

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giovedì 1 aprile Giovedì santo ore 18.30 Missa in coena Domini maggiori info... _______________________________________________ venerdì 2 aprile Venedì santo ore 15.00 Liturgia della croce ore 18.30 Ufficio del seppellimento maggiori info... _______________________________________________ sabato 3 aprile Sabato santo ore 22.00 Veglia di Pasqua maggiori info... _______________________________________________ domenica 11 aprile "Confronti" Primo Mazzolari, una voce ancora viva MARIANGELA MARAVIGLIA maggiori info... CD disponible dal 12 aprile _______________________________________________ lunedì 12 aprile (fino al 17) "Studium" LA SINODALITÀ DIMENSIONE COSTITUTIVA DELLA VITA DELLA CHIESA  (in francese) HERVÉ LEGRAND maggiori info... _________________________________________ domenica 18 aprile "Giornata di riflessione su temi spirituali" ENZO BIANCHI maggiori inf

Paola Radif commenta "Camminare nelle vie dello Spirito". Lettera Pastorale 2009-2010 Card. Bagnasco (6)

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lettera pastorale Capitolo IV Le sorgenti della vita spirituale Parte terza La carità La carità, un termine che, dal punto di vista cristiano, significa amore, ha origine dal fatto stesso che l’uomo, essendo amato, è chiamato a rispondere, potremmo dire, con la stessa moneta. Essere amati da un Dio che – come scrive S. Giovanni – ci ha amati per primo, “è terribilmente serio e impegnativo!” Così si esprime il Cardinale che spiega: “Richiede un esodo interiore continuo…richiede di rinunciare a se stessi”, in modo che, diventando docili all’Amore possiamo rispondere con il nostro amore. E l’amore è l’unico mezzo che la creatura ha per corrispondere al Creatore, anche se non alla pari. Vista in questa luce la fede cristiana non è un sentimento vago, ma un rapporto personale con un Tu, di cui siamo “prigionieri per amore”. Amare il Signore è l’imperativo del cristiano, anche quando non comprende, come fu per gli apostoli, che talvolta si arresero all’amore pur senza capire.

Il dono dell'ospitalità (Comunità monastica di Bose)

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Amico, ospite o pellegrino, sei venuto per tanti motivi: forse cerchi un luogo in disparte per riposare un poco, una collina per pregare, fratelli e sorelle per saggiare insieme la vita comune, un luogo di ascolto della parola di Dio, un luogo di silenzio. Ora sei qui e la comunità è gioiosa di accoglierti. La comunità non ti chiede nulla, ma ti invita a compiere dei passi di disponibilità: mentre sei qui abbandona le tue preoccupazioni, trasformale in sollecitudine e persegui la pace: hai l’occasione di fare qui una revisione della tua vita, di conoscere la lode gratuita a Dio nella preghiera della comunità, di ascoltare Dio che ti ha attratto a questo luogo in disparte, questo silenzioso deserto spirituale, per parlarti al cuore, e hai anche la possibilità di confrontare con altri il tuo impegno nelle chiese e nel mondo. Forse, nelle ore del giorno in cui i membri della comunità lavorano, potrai sentirti solo: è l’occasione di un incontro con Cristo nella pace e ne

Paola Radif commenta "Camminare nelle vie dello Spirito". Lettera Pastorale 2009-2010 Card. Bagnasco (5)

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lettera pastorale Capitolo IV Le sorgenti della vita spirituale Parte seconda La preghiera Perché l’incontro con Gesù si compia – prosegue il Cardinale – non basta ascoltare la sua Parola; bisogna entrare nella preghiera, che esprime il dialogo con Lui e ricevere i Sacramenti che introducono tra le sue braccia. C’è unità tra l’ascolto della Parola e il dinamismo che esso genera conducendo all’incontro con Cristo. Soffermandosi sul primo punto, la preghiera, l’Arcivescovo scende tra la gente, si fa vicino a ciascuno e indica quale debba essere il ritmo del cammino spirituale. Sarà sufficiente donare alla preghiera un piccolo tempo ogni giorno, da riempire con la recita di qualche preghiera, con la lettura di un brano di vangelo che possa offrire il nutrimento per il tratto di strada che ci aspetta nella giornata. Non bisogna mai pensare che la nostra preghiera sia troppo povera o semplice ma – continua il Cardinale – l’importante è credere che attraverso di essa la nostra

Paola Radif commenta "Camminare nelle vie dello Spirito". Lettera Pastorale 2009-2010 Card. Bagnasco (4)

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lettera pastorale Capitolo IV Le sorgenti della vita spirituale Parte prima La Parola di Dio Che cosa cerca l’uomo per capire, per gettare luce sui misteri dell’esistenza, in definitiva, per poter vivere? “Nel grande mercato delle parole – risponde il Cardinale – l’uomo moderno cerca la Parola come il mercante cerca la perla preziosa.” È la Parola di Dio la prima delle sorgenti della vita spirituale che vengono additate in questo capitolo: una fonte in cui immergersi, con semplicità e costanza. Soprattutto leggendo il vangelo, da cui emerge il volto di Gesù con le sue sfumature, le parole, i silenzi, i gesti, l’anima si disseta e se ne nutre, così come si nutre anche alla mensa del corpo di Cristo. Accostare ogni giorno un brano evangelico è un impegno che l’arcivescovo suggerisce a chiunque desideri, con un po’ di fede e di buona volontà, mettersi alla scuola di Gesù, per lasciar modellare il proprio spirito dalla Parola: il che “è come esporsi alla luce per diventare lu

Pasqua di Resurrezione (Enzo Bianchi) Commento al Vangelo

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Anno C Gv 20,1-9 4 aprile 2010 Nell’ora della morte di Gesù, presso la croce vi erano solo alcune donne, tra cui Maria di Magdala, e il discepolo amato, che non riuscivano a credere possibile la fine ignominiosa di quel rabbi e profeta di Nazaret da loro tanto amato. Eppure al tramonto di quel venerdì 7 aprile dell’anno 30 la morte sembrava proprio aver posto la parola fine sulla vita di Gesù, l’uomo capace di raccontare in modo unico il volto di Dio (cf. Gv 1,18). Ma ecco che all’alba del 9 aprile, Maria di Magdala non si rassegna: «nel giorno dopo il sabato si recò al sepolcro di buon mattino, quand’era ancora buio». Essa non va per ungere il cadavere (cf. Mc 16,1), ma è spinta solo dall’amore per quel Gesù che l’aveva liberata da «sette demoni» (cf. Lc 8,2) e restituita alla vita piena, un amore tale da non arrestarsi neppure di fronte alla morte. Maria va alla tomba quando ancora c’è tenebra: è buio non solo intorno a lei ma anche nel suo cuore, velato

Il processo giudaico e romano a Gesù di Nazaret. Una sentenza da impugnare di Gianfranco Ravasi (Osservatore Romano)

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Ponzio, ti ricordi di Gesù il Nazareno che fu crocifisso non so più per quale delitto? Ponzio Pilato aggrottò le sopracciglia, si portò la mano alla fronte come chi vuole ritrovare un ricordo. Poi, dopo qualche istante di silenzio: Gesù - mormorò -, Gesù il Nazareno? No, non ricordo". Così Anatole France nel racconto Il procuratore della Giudea (1902) fa reagire un Pilato, ormai pensionato, alle sollecitazioni dell'ex collega governatore di Siria. Nella sua memoria si era spenta l'eco di quel processo che anche Tacito aveva evocato in poche righe del libro xv dei suoi Annali: "I Crestiani (...) prendevano nome da Cristo che era stato condannato al supplizio ad opera del procuratore Ponzio Pilato sotto l'impero di Tiberio" (44, 2-5). Anche uno storico conterraneo e di poco posteriore a Gesù, Giuseppe Flavio, ci ha lasciato nel XVIii libro della sua opera, Antichità giudaiche, una significativa menzione di Cristo, se mettiamo tra parentesi l

Paola Radif commenta "Camminare nelle vie dello Spirito". Lettera Pastorale 2009-2010 Card. Bagnasco (3)

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lettera pastorale Capitolo III La vita spirituale In questo capitolo il Cardinale chiarisce il concetto stesso di Cristianesimo, che troppo spesso viene inteso in modo non corretto. Chi aderisce alla fede cristiana non lo fa perché accetta un codice di comportamento morale, né lo fa su una base puramente teorica, ma perché nell’incontro con Gesù è scattata una conoscenza che affascina: “Solo una persona suscita incanto!” esclama l’arcivescovo. La fede cristiana, allora, non è qualcosa da fare, ma è vivere riferiti e congiunti a Dio. Essere cristiani è apertura al Mistero, è sentire l’attrattiva di Gesù che rivela il volto di Dio; addirittura, come scrivevano i Padri della Chiesa, l’uomo è chiamato a “diventare dio secondo la grazia.” In che cosa consiste questa nostra vocazione tanto alta e ardita? Il Cardinale spiega che il cristiano, ricevendo il dono del Battesimo, porta in sé la responsabilità di camminare avanzando nella vita spirituale. C’è, dunque, una chiamata che e

Lectio divina sui personaggi biblici (fra Vincenzo Boschetto): Myriam

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MYRIAM lectio (Es 15,20-21) 15, [20] Allora Maria, la profetessa, sorella di Aronne, prese in mano un timpano: dietro a lei uscirono le donne con i timpani, formando cori di danze. [21] Maria fece loro cantare il ritornello: "Cantate al Signore perché ha mirabilmente trionfato: ha gettato in mare cavallo e cavaliere!". Myriam sorella di Mosè e Aronne, è una delle otto donne bibliche che portano il nome di Maria, il cui nome significa “signora o amata” . Ella compare in Es 2,4 quando Mosè all’età di tre mesi, per salvarlo da un decreto del Faraone, fu messo in una cesta e posto nel canneto sulla riva del Nilo. Poi in un altro scenario, nel contesto di un dissenso familiare per la guida del popolo di Dio nel deserto. In questi pochi versetti leggiamo la sua vita in chiave vocazionale accanto ai suoi fratelli Mosè e Aronne, al momento culminante dell’esperienza di liberazione dall’Egitto sotto la guida di Mosè, per intervento divino. Myriam entra i

Paola Radif commenta "Camminare nelle vie dello Spirito". Lettera Pastorale 2009-2010 Card. Bagnasco (2)

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lettera pastorale Capitolo II Verso il “centro” Il Cardinale constata che la modernità “non ha mantenuto la promessa di fondo: costruire un mondo più umano e sereno.” Tutte le conquiste del progresso rischiano infatti – se assunte a mito o usate in chiave strumentale – di ridurre la persona alla sola dimensione della materialità e quindi non ne valorizzano tutte le potenzialità. Incapace di ascoltare il mistero delle cose o, quanto meno, ostacolato nella riflessione sul senso ultimo dell’esistenza, l’uomo prima o poi avverte in sé l’esigenza di valutare “se la vita valga o non valga la pena di essere vissuta”, come scriveva Camus. Porsi quelli che il filosofo ebreo Martin Buber ricorda come i tre punti di partenza per una seria riflessione esistenziale,e cioè: “Da dove vieni, dove vai e davanti a chi dovrai un giorno rendere conto”, aiuta a recuperare la dimensione profonda dello spirito, che l’odierna cultura orizzontale e pragmatica vorrebbe mettere tra parentesi. Individ

Paola Radif commenta "Camminare nelle vie dello Spirito". Lettera Pastorale 2009-2010 Card. Bagnasco (1)

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lettera pastorale Presentazione dell’opera e considerazioni dal punto di vista del catechista La Lettera Pastorale del Cardinale: “Camminare nelle vie dello spirito”, svolge il tema della vita spirituale. Dopo i precedenti scritti sulla preghiera (2007), sull’Eucaristia (2008) e su Eucaristia e famiglia (2009), ora, prendendo spunto dall’anno sacerdotale appena avviato, il Cardinale propone una riflessione e un approfondimento per tutti, sacerdoti e laici, con l’invito a tornare alle sorgenti della vita spirituale, come indica il sottotitolo del documento. Proprio per la ricchezza dei contenuti, a ciascuno è possibile trovare i suggerimenti che più si adattano alla sua spiritualità, facendone tesoro e utilizzandoli per una progressiva crescita personale. Nel presentare il documento cercheremo di interpretare i consigli dell’arcivescovo dal punto di vista del catechista, considerandone l’applicazione nel particolare contesto in cui si svolge il suo ministero. Capitol

Domenica Palme: S. Ambrogio Dall’Esposizione del Vangelo secondo Luca, IX, 3-16 passim (da Undicesima Ora)

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COMMENTO PATRISTICO * Dunque, il puledro con l’asina stava nel villaggio, ed era legato. Non si poteva sciogliere se non per un ordine del Signore. E lo sciolsero le mani degli apostoli: tanto potente è l’azione, tanto potente la vita, tanto potente il dono. Sii anche tu tanto potente, da riuscire a sciogliere quanti sono legati. Esaminiamo ora chi mai fossero coloro che, quando fu scoperto il loro errore, furono scacciati dal paradiso e tenuti legati in un villaggio. Però tu vedi che come la morte li aveva espulsi, cosi la Vita li chiamò nuovamente a sé. ... Ma quegli incaricati, quando sciolsero il puledro, forse che si servirono delle proprie parole? Per nulla affatto, ma dissero come gli aveva detto Gesù, perché tu devi apprendere che non con i loro propri discorsi ma con la Parola di Dio, e nel Nome di Cristo non nel proprio essi disseminarono la fede nei popoli Gentili, e le potenze nemiche, le quali pretendevano per sé l’omaggio delle nazioni, si ritrassero davant

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