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Intelligenza artificiale. L’uso delle nuove macchine

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Una sera d’autunno del 1998, nell’Aula Magna dell’Università degli Studi di Milano, Carlo Maria Martini presentava con trepidazione il tema della decima Cattedra dei non credenti, dal titolo «Orizzonti e limiti della scienza». Martini esprimeva il desiderio di ascoltare da persone coinvolte in vario modo nell’impresa scientifica come vivessero le frontiere della loro conoscenza. Cercava una riflessione che si collocasse sull’orlo della scienza, una testimonianza sul conoscere al limite del non conoscere e sul credere al limite del non credere. La nuova edizione della Martini Lecture Bicocca – lettura attualizzata del magistero del Cardinale, proposta dal Centro “C. M. Martini” in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, la Fondazione Carlo Maria Martini e Bompiani e patrocinata dalla Diocesi di Milano – vuole raccogliere l’eco di quella trepidazione.

Giovedì 14 ottobre 2021, alle ore 11, nell’Aula Magna dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, si è tenuta la terza edizione. «Intelligenza artificiale. L’uso delle nuove macchine»: questo il titolo della Lecture, dedicata ai temi dell’intelligenza artificiale e delle sue connessioni con la vita dell’uomo.

Luciano Floridi, professore ordinario di Filosofia ed Etica dell’informazione all’Università di Oxford e professore ordinario di Sociologia della cultura e della comunicazione all’Università Alma Mater di Bologna, ha tenuto una conferenza dal titolo «Agere sine Intelligere. L’intelligenza artificiale come nuova forma di agire e i suoi problemi etici».

L’intervento è stato introdotto da Federico Cabitza, professore associato di Interazione Uomo-Macchina all’Università di Milano-Bicocca, con un discorso dal titolo «Deus in machina? L’uso umano delle nuove macchine, tra dipendenza e responsabilità».

Ha introdotto i lavori padre Carlo Casalone SJ, presidente della Fondazione Carlo Maria Martini e membro del comitato scientifico della Martini Lecture. Ha coordinato Alessandra Curzel, giornalista scientifica. Ha porto il benvenuto dell’Ateneo la Rettrice, Giovanna Iannantuoni.

Mentre si celebrano le «magnifiche sorti e progressive» dell’intelligenza artificiale, una domanda si fa pressante: concorrerà alla costruzione di una nuova umanità o a un ecosistema nel quale l’uomo sarà ai margini? Floridi, una delle voci più autorevoli della filosofia contemporanea, e Cabitza, tra i maggiori esperti di intelligenza artificiale, hanno aiutato a scrutare un orizzonte che sembra sconfinato, ma davanti al quale ci si sente smarriti.

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