Enzo Bianchi "Una domanda necessaria"
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Inizia questa settimana la nuova rubrica di fratel Enzo Bianchi, che ci porterà a interrogarci sulla nostra più profonda identità in Cristo
Famiglia Cristiana - 6 Luglio 2025
di Enzo Bianchi
Amica, amico che leggi questa pagina, ti stupirai forse di una domanda del genere come titolo per questa mia rubrica, ma io sono convinto che un credente debba farsi questa domanda, che anch’io debba farmela, perché non si può dare per scontato ciò che appartiene a un cammino, a una relazione che si svolge nel tempo, nei giorni della nostra vita. Non basta sapere che si è stati battezzati per essere cristiani, non è sufficiente pregare e neppure è sufficiente frequentare le liturgie e la chiesa. Perché la vita cristiana non è semplicemente una vita obbediente ai dettami di una religione, ma è la vita di Cristo in noi, in te e in me!
Sì, Gesù Cristo è vita, è la nostra vita, il nostro respiro. L'apostolo Paolo alla giovanissima comunità dei corinti per verificare se erano cristiani, se erano veramente passati dalla vita mondana alla sequela di Gesù, chiede loro di mettersi alla prova domandando: “Riconoscete che Cristo abita in voi, sì o no?” (2Cor 13,5). Domanda rivolta ancora a ciascuno di noi. Nessuna illusione: non basta che noi facciamo riferimento a Cristo, che lo invochiamo anche moltiplicando le parole, che partecipiamo a liturgie che impressionano. Occorre sentire la vita di Cristo in noi a tal punto da dire con umiltà e solo nella fede: “Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me!” (Gal 2,20).
Oggi la fede si è affievolita, sovente viene a mancare, e così coloro che si dicono cristiani non sono capaci di rendere conto della speranza che è in loro perché tale speranza legata alla fede, fondamento della fede, non c’è più.