Iscriviti al nostro canale WhatsappAggiungici su FacebookSegui il profilo InstagramSegui il Canale di YoutubeSeguici su X (Twitter) Seguici su ThreadsNovità su Instagram
Mail



Alberto Maggi “La Chiesa stia attenta ai passi indietro. E continui sulla scia del cambiamento”

stampa la pagina
2 giugno 2025

Intervista con il Teologo Alberto Maggi 

a cura di Domenico Agasso

“L’imperativo è accogliere e ascoltare tutti, senza distinzioni”

 «Come Chiesa dobbiamo stare attenti a non fare passi indietro a livello di comunicazione dell'accoglienza». È l'appello di padre Alberto Maggi dopo la nuova puntualizzazione di Leone XIV sul tema famiglia: ieri il Papa ha precisato che «il matrimonio è il canone del vero amore tra l'uomo e la donna». 
Religioso dell'Ordine dei Servi di Maria, teologo 79enne, dal 1995 Maggi dirige il Centro Studi biblici Giovanni Vannucci a Montefano, in provincia di Macerata, dove la prima domenica di ogni mese organizza incontri sul Vangelo, a cui partecipano centinaia di persone che arrivano da tutta Italia e dall'estero. In particolare, «ho sempre accolto chi si sente escluso e ferito dalla Chiesa. Tantissime persone omosessuali e transgender». 

Che cosa pensa delle varie sottolineature di Papa Prevost sul tema famiglia? 
«Non è mia intenzione correggere le parole del Pontefice, ci mancherebbe. In generale, credo che come Chiesa dobbiamo stare attenti a non fare passi indietro a livello di messaggio d'accoglienza. Questo vale sempre, non mi riferisco solo a Leone XIV, che ha appena iniziato il pontificato. Nei Vangeli troviamo uno sguardo liberante della famiglia». 

Che cosa significa? 
«Gesù libera la famiglia dai "ricatti sociali" che ne bloccano la maturazione. L'obiettivo è, e deve essere sempre, aiutare ogni persona ad accedere alla pienezza di vita cui è chiamata. Nei Vangeli, famiglia vuol dire comunità accogliente. Non è una questione di dottrina, che non è in discussione, ma di mentalità. La direzione deve continuare a essere quella di una Chiesa aperta concretamente a tutti». 

Come si concilia il richiamo alla famiglia «tradizionale» con la dichiarazione «Fiducia supplicans» del Dicastero per la Dottrina della Fede che consente di benedire coppie omosessuali? 
«Papa Leone è chiamato ad affrontare la grande sfida dell'equilibrio tra la difesa della sacralità del matrimonio fra uomo e donna e l'accoglienza delle persone gay. E tra le anime ecclesiastiche in contrasto su questi temi. D'altronde, la vitalità della Chiesa sta proprio nel "ruolo" che Gesù affida - nel Vangelo di Giovanni - allo Spirito: "Vi guiderà alla verità tutta intera". Non si tratta di prevedere il futuro, ma di comprendere sempre più a fondo il messaggio di Dio, che è innanzitutto Padre. E più la comunità dei suoi figli diventa umana più la Parola di Cristo risplende, diventa chiara e attuale». 

Che cosa intende con «diventare umana»? 
«Lo Spirito è garanzia di una Chiesa capace di rispondere alle novità della storia. Perché l'umanità cambia: si modificano i modelli relazionali, le strutture sociali, le sensibilità. Di fronte a questi cambiamenti, la Chiesa non deve avere paura, ma porsi in ascolto. Ha lo Spirito che la rende viva, creativa, profetica. Il pericolo è quando, spaventata, la Chiesa si rifugia in vecchie risposte a domande nuove. Quando lo fa, le persone non ascoltano». 



«Ti è piaciuto questo articolo? Per non perderti i prossimi iscriviti alla newsletter»

Aggiungici su FacebookSegui il profilo InstagramSegui il Canale di YoutubeSeguici su Twitter



stampa la pagina