Festival Mente 2015 - Massimo Recalcati "Madri"
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«È meglio assumere un sottosegretario che una responsabilità», diceva con il consueto humour un grande editore come Leo Longanesi. Frase più che mai attuale, se è vero che sottrarsi alle proprie responsabilità e dare la colpa a qualcun altro sembra essere uno dei vizi più diffusi, perlomeno in Italia. Ma è anche vero che in quest’epoca di grandi innovazioni scientifiche e tecnologiche, e di complessi mutamenti sociali, è il concetto stesso di “responsabilità” ad avere la necessità di essere ridefinito: i valori etici su cui si basava la società del Novecento sono rimasti sempre gli stessi o devono essere riconsiderati e riadattati a questo nuovo mondo globale? A quali nuove responsabilità vengono chiamati quegli scienziati, artisti, intellettuali che con i loro studi e le loro scoperte influenzano profondamente la variegata società di oggi, in continua mutazione? E quale rapporto c’è tra creatività e responsabilità? È per tentare di dare una risposta a questi importanti interrogativi che quest’anno abbiamo scelto la “responsabilità” come filo conduttore del Festival della Mente, dedicato all'indagine delle idee e dei processi creativi.
Il nostro ringraziamento va alla Fondazione Carispezia, per la fiducia che ci ha accordato, al Comune di Sarzana per l’accoglienza e la disponibilità, e a tutti i collaboratori e i volontari che hanno contribuito – con passione, dedizione e gran senso di responsabilità – alla realizzazione della dodicesima edizione del Festival della Mente.
Gustavo Pietropolli Charmet e Benedetta Marietti