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Misericordia e perdono - Comunicato stampa iniziale

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XXIII Convegno Ecumenico Internazionale di spiritualità ortodossa
Bose, 9-12 settembre 2015
in collaborazione con le Chiese Ortodosse

Beati i misericordiosi, poiché Dio farà loro misericordia (Mt 5,7). È misericordioso non tanto colui che ha misericordia del povero o dell’orfano o della vedova: questa misericordia la si trova anche presso quelli che non conoscono Dio. Ma è veramente misericordioso chi ha misericordia del proprio nemico e gli fa del bene, come sta scritto: Amate i vostri nemici e fate del bene a quelli che vi odiano (Lc 6,27) Giovanni Crisostomo, Su Matteo, omelie 9,7


Misericordia e perdono” è il titolo della ventitreesima edizione del Convegno ecumenico internazionale di spiritualità ortodossa, che si terrà a Bose dal 9 al 12 settembre 2015.

Nel tempo drammatico che viviamo, segnato dalla barbarie della guerra e dell’intolleranza, dal prevalere della logica di mercato sulla solidarietà condivisa, il tema vuole ricordare l’urgenza di una pratica del perdono, accanto alla ricerca della giustizia, per ritrovare un’idea di bene comune e una fiducia reciproca che si traduca in responsabilità verso l’altro.

In ascolto della Scrittura e della tradizione spirituale ortodossa, il convegno propone un itinerario di riflessione sull’arte del perdono, raccogliendo le domande che interrogano la speranza cristiana. Come annunciare oggi il perdono di Dio? Come risanare la memoria ferita? Dove ritrovare la gioia del perdono tra le chiese e gli uomini? Quali sono oggi i luoghi del perdono cristiano (gli sposi che si separano, la ricostruzione della fiducia dopo i conflitti, la ricomposizione delle relazioni interpersonali e comunitarie)? Come coniugare giustizia e perdono nella loro dimensione pubblica e storica?

Tra i relatori saranno presenti i rappresentanti di tutte le Chiese ortodosse, della Chiesa cattolica, della Chiesa d’Inghilterra e delle Chiese della Riforma, biblisti, patrologi e teologi, monaci d’oriente e di occidente, filosofi e scrittori da tutto il mondo.

Il Convegno ecumenico internazionale di spiritualità ortodossa è diventato un punto di riferimento internazionale per il dialogo ecumenico e lo studio della tradizione spirituale dell’oriente cristiano, secondo una visione ampia del dialogo interculturale e interreligioso, che include l’Europea orientale, l’Ucraina, la Russia e il Medio Oriente.



I lavori del Convegno si apriranno con il discorso inaugurale del priore di Bose, Enzo Bianchi, e le prolusioni del cardinale Walter Kasper presidente emerito del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani e del metropolita Kallistos Ware di Diokleia, che mettono al centro il tema del perdono cristiano e della riconciliazione tra le chiese.

Nei messaggi inviati al Convegno dai capi delle Chiese, si ricorda come “la misericordia e la compassione nei confronti dei nostri compagni in umanità occupino un posto centrale tra le altre virtù nell’insegnamento del Signore”, come scrive il patriarca Bartolomeo di Costantinopoli; nell’appello evangelico a essere “misericordiosi, come anche il padre vostro è misericordioso” (Lc 6,36), “è contenuta la testimonianza della più alta dignità dell’uomo, chiamato a collaborare con Dio”, ricorda il messaggio inviato dal metropolita Ilarion di Volokolamsk, presidente del dipartimento per le relazioni esterne del patriarcato di Mosca, a nome del patriarca Kirill di MoscaPapa Francesco, nel suo messaggio pervenuto per il tramite del Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato di Sua santità, ricorda che “la misericordia è la grande luce di amore e tenerezza di Dio che porta in sé il perdono”.

Se l’esperienza del male, della sofferenza che gli uomini infliggono gli uni agli altri, segna dal principio l’avventura umana, la misericordia è il volto di Dio che Gesù rivela agli uomini. La sua vita donata sulla croce “fa la verità” sul bene e il male e apre il tempo della misericordia di Dio. È questo il perdono che i cristiani sono chiamati insieme ad accogliere e trasmettere ai fratelli e sorelle in umanità.

Gli interventi dei relatori si susseguiranno in diverse sezioni: la Scrittura e i padri, il perdono nella tradizione monastica e nella sua dimensione antropologica, i testimoni della misericordia nelle diverse chiese, e infine giustizia e perdono. Interverranno tra gli altri John Behr (New York), Eugen J. Pentiuc (Brookline), Dimitrios Moschos (Atene), Alexis Torrance (Notre Dame), Sebastian Brock (Oxford), Elena Romanenko (Mosca), Despina Prassas (Providence), Krastu Banev (Durham), Christos Yannaras (Atene), George Demacopoulos (New York.).

I delegati delle Chiese assicurano il respiro ecumenico all’incontro. Delegato del patriarca Bartolomeos I di Costantinopoli è l’archimandrita Nifon Vassilakis (Creta) mentre l’archimandrita Athenagoras Fasiolo rappresenterà il metropolita d’Italia Ghennadios; interverranno inoltre i metropoliti Irineos di Hiraklion, Arcivescovo di Creta, e Maximos di Silyvria. La delegazione del patriarcato di Mosca è guidata dal vescovo Mitrofan di Severomorsk e Umba, insieme all’igumeno Arsenij (Sokolov) e a padre Arsenij Cernikin. Il Patriarcato di Alessandria è rappresentato dal metropolita Seraphim di Zimbabwe e Angola. La Chiesa ortodossa ucraina è rappresentata dal vescovo Filaret di Leopoli e Galizia, dagli archimandriti Filaret (Egorov), Roman (Podlubnjak) e l’igumeno Feodosij (Marchenko); la Chiesa ortodossa bielorussa dal vescovo Stefan di Gomel e Žlobin; la Chiesa ortodossa serba dal vescovo Andrej Čilerdžić (Vienna) e dal metropolita Porfirije di Zagabria e Lubiana; la Chiesa ortodossa romena da padreAtanasie Rusnac e p. Ioan (Popoiu). Per la Chiesa di Grecia sarà presente il vescovo Ioannis di Thermopylon, oltre che i delegati di numerosi Metropoliti; per la Chiesa di Cipro il metropolita Grigorios di Mesaorias; per la Chiesa ortodossa d’America il vescovo Melchisedek di Pittsburgh. Il Patriarcato di Antiochia sarà rappresentato da padre Bassam Nassif; la Chiesa Apostolica Armena da padre Adam (Makaryan); la Chiesa copta ortodossa dal vescovo Epiphanios di San Macario. Il vescovo John Stroyan di Warwick rappresenterà l’arcivescovo di Canterbury Justin Welby, e per la Chiesa d’Inghilterra saranno presenti anche il vescovo Jonathan Goodall di Ebbsfleet e il canonico Hugh Wybrew.

Per la Chiesa Cattolica, oltre al Cardinal Kasper che apre il Convegno, saranno presenti l’arcivescovo Antonio Mennini, Nunzio Apostolico nel Regno Unito, i vescovi Gabriele Mana di Biella, Marco Arnolfo di Vercelli, Pier Giorgio Debernardi di Pinerolo, Luigi Bettazzi vescovo emerito di Ivrea, mons. Andrea Palmieri, sottosegretario, delegato del Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani e don Cristiano Bettega, direttore dell’Ufficio per l’ecumenismo e il dialogo della CEI.

Il dottor Michel Nseir rappresenterà il Consiglio ecumenico delle Chiese. Di grande rilievo è la presenza di numerosi monaci e monache d’Oriente e Occidente.

Nel corso del Convegno sarà presentato il volume Beati i pacifici. Atti del XXII Convegno ecumenico internazionale di spiritualità ortodossa. Bose, 3-6 settembre 2014, con contributi di John Behr, Anca Manolescu, Aristotle Papanikolaou, Athenagoras Peckstadt, Michail Seleznev, Kallistos Ware e Aa. Vv.



Il progetto del XXIII Convegno ecumenico internazionale di spiritualità ortodossa è stato elaborato dal Comitato scientifico composto da:
Enzo Bianchi (Bose), Lino Breda (Bose), Sabino Chialà (Bose), Lisa Cremaschi (Bose), Hervé Legrand (Parigi), Adalberto Mainardi (Bose), Antonio Rigo (Venezia), Luigi d'Ayala Valva (Bose), Michel Van Parys (Abbazia di Grottaferrata)

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