Concerti vesperali di Bose: Bin Huang e Fabio Macelloni
Bin Huang, violino e Fabio Macelloni, organo
Bin Huang, violinista tra le più famose al mondo, si è imposta all’attenzione del mondo musicale all’età di quattordici anni vincendo il Concorso Internazionale Violinistico Wieniawski di Lublino (Polonia) nella categoria junior, ex aequo con Maxim Vengerov. Il suo profilo internazionale è cresciuto in seguito con i successi ai concorsi “Paganini” di Genova e “ARD” di Monaco di Baviera. Per le sue doti interpretative e tecniche Huang ha ricevuto il plauso della critica internazionale, che l’ha definita “una vincitrice in quel che più conta” (Washington Post) e “un talento che lascia a bocca aperta” (Sun di Baltimora).
Iniziato lo studio del violino in Cina all’età di quattro anni, Bin Huang si è iscritta al Conservatorio di Pechino a nove anni. Dopo il diploma, ha continuato gli studi al Conservatorio di Peabody, negli Stati Uniti, ottenendo il “Bachelor of Music” e “Artist Diploma”. In seguito, alla “Eastman School of Music”, si è laureata “Master of Music” e “Doctor of Musical Arts”.
Bin Huang ha suonato in tutto il mondo e nelle sale da concerto più prestigiose: Kennedy Center, Lincoln Center, Palais des Beaux-Arts di Bruxelles, Philhamonic Hall di Berlino, Opera City di Tokyo, Sala Grande del Conservatorio di Mosca e People’s Great Hall in Cina. È stata invitata a tenere il concerto di inaugurazione del China National Grand Theatre, e il gala in occasione del decimo anniversario del Teatro di Shanghai.
Attiva anche nel campo della musica da camera, Bin Huang ha suonato al Marlboro Music Festival, esibendosi con membri del Beaux Arts Trio e dei Quartetti Juilliard e Guarneri. Negli ultimi tre anni ha insegnato al conservatorio di Shanghai e tiene master class negli Stati Uniti e in Asia. Ha appena ottenuto la cattedra di violino presso la Eastman School of Music di Rochester.
Bin Huang è stata membro della giuria artisti al dodicesimo Concorso Internazionale di Liuteria “Antonio Stradivari” di Cremona (2009) e membro della giuria al cinquantatreesimo Concorso Internazionale di Violino “Paganini” di Genova (2010). Dal 2000 è stata più volte ospite dei "Vesperali" di Bose.
Fabio Macelloni, genovese, direttore d’orchestra e di coro, e organista, fondatore del complesso vocale “I Polifonici di Genova”, costituito da un coro polifonico e un coro di voci bianche, attivo da molti anni sul territorio nazionale, e ospite anche dei "Vesperali" di Bose. Oltre ad un’intensa attività concertistica alla guida di tale complesso, ha ripetutamente inciso per le case discografiche Philarmonia e Bongiovanni. Ha collaborato per oltre dieci anni con il Teatro Carlo Felice di Genova per produzioni sinfoniche ed operistiche come direttore del coro di Voci Bianche. E’ stato inoltre assistente musicale presso la sede RAI di Genova e ha collaborato stabilmente per alcuni anni con le case discografiche Philarmonia e Dynamic. Negli ultimi anni ha intrapreso una più intensa attività come direttore, collaborando con varie orchestre italiane e straniere: Pomeriggi Musicali di Milano, Orchestra Sinfonica di Sanremo, Orchestra “I Virtuosi Italiani” di Modena, Orchestra Filarmonica Giovanile di Genova, Orchestra Regionale Ligure, Orchestra Classica di Alessandria, Complesso di fiati “Serenade Ensemble” di Trieste. Oltre ai numerosi i concerti in Italia, ha diretto negli Stati Uniti d’America (Università di Denver, Chicago Chamber Orchestra) ed in Cina (Xiamen Philarmonic Orchestra, Changdu Symphony Orchestra, Nanjing Symphony Orchestra). E’ titolare della cattedra di Direzione di Coro presso il Conservatorio Statale di Musica Niccolò Paganini di Genova dove tiene anche corsi di Informatica Musicale e Notazione Musicale Computerizzata ed Elettroacustica. E’ stato recentemente professore ospite al Conservatorio di Shanghai.
Sintesi
La serata si è aperta con la famosa Ciaccona di Tommaso Antonio Vitali, che ha subito toccato i cuori dei presenti, i quali hanno tributato un lunghissimo applauso al termine. In effetti.il brano barocco è di forte intensità emotiva, caratterizzato da variazioni della tonalità inusuali per l'epoca e si è rivelato assai adatto al temperamento espressivo di Bin Huang.
La Toccata Nona dal 'Libro Secondo delle Toccate' di Girolamo Frescobaldi è uno dei brani più impegnativi della sua produzione, tanto che l'autore stesso vi iscrisse 'Non senza fatiga si giunge al fine': Fabio Macelloni ne ha offerto la sua bella interpretazione sull'organo di Bose, strumento concepito per accompagnare la liturgia del monastero ma del tutto appropriato per l'esecuzione di siffatto repertorio.
Il piatto forte della serata è stata la Partita n. 2 BWV 1004 per violino solo di Johann Sebastian Bach: mezz'ora di abilissimo e appassionato assolo di Huang, esecutrice perfetta e precisissima e nello stesso tempo interprete emozionante e commovente.
Nei pezzi successivi abbiamo ascoltato i due artisti nelle trascrizioni per violino ed organo di tre celebri pezzi vocali Otto-Novecenteschi: Après un rève, la più famosa romanza di Gabriel Fauré, il notissimo Panis Angelicus di César Franck e Vocalise di Sergej Rachmaninov.
Il concerto è stato un felice connubio di forte emozione e notevole gusto, grazie alla grandissima abilità tecnica e interpretativa degli artisti.
Il pubblico ha dedicato una lunghissima ovazione finale, che Huang e Macelloni hanno ricambiato ripetendo il Panis Angelicus.