Clicca

Lidia Maggi "La regina di Saba"

stampa la pagina

La regina di Saba

 di Lidia Maggi 
26 agosto 2022

Il viaggio che oggi ci consegna la narrazione biblica ha i tratti leggendari di un racconto antico. Ha i colori esotici di paesaggi lontani, con i profumi e i suoni di altre terre. All’orizzonte, una carovana di cammelli. Non sono beduini. Lo sfarzo dei drappi che li adornano indica che quel corteo accompagna una persona importante. 

È la regina di Saba, una donna saggia e potente che, dal lontano Oriente, ha intrapreso un lungo viaggio per incontrare il re di un piccolo paese di cui ha sentito elogiare la sapienza. Anche lei, come i magi, guidata dalla luce della stella della sapienza, si è messa in viaggio per giungere alle porte di Gerusalemme e omaggiare Salomone e la sua sapienza. Ha con sé tanti doni: oro, gemme preziose e legno pregiato di sandalo, utile per forgiare ringhiere per il tempio e strumenti musicali. 

Della figura della regina di Saba ci sfuggono i contorni. Non conosciamo il suo nome e neppure i confini della terra in cui regna. Dalle sue ricchezze intuiamo che sia una donna potente; dalla sua postura, che sia una donna aperta, curiosa di confrontarsi e di imparare. Vuole capire come quel re ha organizzato il suo regno, il suo palazzo, le sue cucine. 

Vuole conoscere altri modi di governare. Se è vero quanto le è stato riferito – che quel paese litigioso ha finalmente trovato pace, benessere e stabilità grazie alla sapienza di quel re –, lo vuole verificare personalmente, per confrontare il suo modello di governo con quello di Salomone. Perché governare non vuole solo dire fare ciò che si crede giusto ma interrogarsi in che cosa consista il bene di un popolo. Un’interrogazione che spinge a ricercare il confronto, ad aprirsi agli altri, per imparare dalle altre culture, dai differenti usi e costumi, al fine di poter scegliere il meglio. Dunque, l’arte del buon governo mette in viaggio. Un viaggio diplomatico per tessere alleanze, per ricercare il bene comune. Ma senza cadere nei formalismi. La regina vuole verificare la solidità della sapienza di quel re la cui fama lo rende differente dagli altri sovrani, un re che ha saputo dirimere con astuzia il caso del bambino conteso dalle due madri. Vuole vederlo e desidera parlargli con il cuore in mano, se scoprirà che quell’interlocutore è degno della fama che lo precede. 

Racconto di un viaggio di un’epoca lontana, dove le frontiere sono aperte, i regnanti si confrontano, si ospitano, si scambiano doni e consigli. Parole di un tempo remoto, nel quale la politica non è gridata, non ha a che vedere con i muscoli, le sanzioni, quanto piuttosto con le buone pratiche. 

La regina di Saba non rimane delusa da quel viaggio in terra d’Israele. E non solo perché il re Salomone sa tenerle testa nel confronto, sa rispondere a tutti i suoi enigmi. La regina di Saba non rimane delusa perché arriva a cogliere la ricchezza della diversità culturale, insieme a tutto il potenziale di bene racchiuso nella sapienza di Salomone. 

Un uomo che, allo sfarzo e all’avidità, contrappone la saggezza; che, alla ricchezza e al potere, oppone la giustizia e la pace. 

La regina, dopo aver visitato il suo interlocutore, riprende il suo viaggio di ritorno e la sua figura sfuma, fino a scomparire; e il ricordo di lei è come un miraggio, una visione che non si può trattenere, e che nelle notti estive, all’improvviso, torna a visitarci. E noi, come al risveglio da un bel sogno, siamo attraversati dal desiderio di compiere quel medesimo viaggio. 

Difficile non subire il fascino esotico di quella donna regale, che si mette in viaggio per imparare e omaggiare, fuori da ogni logica competitiva. Difficile non riconoscere nello stile di questa regina un modello di sapienza che neppure Salomone, con tutto il suo sapere, ha saputo incarnare. Il figlio di Davide, infatti, il principe della pace, presto tradirà la sapienza che aveva scelto di servire. Anche lui, curioso e affascinato dall’esotico, darà forma alla sua ricerca lungo la deriva dell’accumulazione seriale di esperienze. Trasformerà la sua alcova in un harem e il suo giardino in uno zoo di animali esotici. Presto, il suo regno vivrà tutte le tensioni e le lotte intestine di un paese in cui la politica si mostra incapace di ricercare, sui tempi lunghi, il bene comune. 

Persino Salomone, che aveva chiesto a Dio un cuore sapiente, persino lui che era stato visitato e lodato della Sapienza personificata nella regina di Saba, non ha saputo gestire l’incontro con la diversità. Come un turista più preoccupato di acquistare souvenir che di vivere il viaggio, ha creduto di accrescere il suo sapere circondandosi di donne e animali esotici. 

Nel caldo estivo, per la nostra meditazione domenicale, volevo consegnarvi una bella storia incontrata in uno dei miei viaggi nel paesaggio biblico. Una storia lontana come sono lontani i re sapienti e le regine esotiche e tuttavia vicina. Perché la sapienza potrebbe venire a visitare anche il regno della nostra esistenza, ponendoci domande e chiedendoci come abbiamo organizzato il governo del nostro tempo, di che cosa ci nutriamo nelle nostre cucine, cosa ci sazia e che cosa ci avvelena, come gestiamo le nostre relazioni. Donna sapienza potrebbe chiederci come prendiamo le decisioni, come affrontiamo i conflitti e, soprattutto, se ci sentiamo ancora disponibili a lasciarci stupire dal nuovo che ci interpella o se tendiamo, come Salomone, a richiudere il nuovo che ci affascina e spaventa, nel nostro bellissimo giardino. Se la sapienza ci viene incontro per interpellare il regno delle nostre esistenze, ci sia dato di riconoscerla ed accoglierla con curiosità e stupore 


La regina di Saba udì la fama che circondava Salomone a motivo del nome del Signore, e venne a metterlo alla prova con degli enigmi. Lei giunse a Gerusalemme con un numerosissimo sèguito, con cammelli carichi di aromi, d’oro in gran quantità, e di pietre preziose. Andò da Salomone e gli disse tutto quello che aveva nel suo cuore. Salomone rispose a tutte le domande della regina, e non ci fu nulla che fosse oscuro per il re e che egli non sapesse spiegare. La regina di Saba vide tutta la saggezza di Salomone e la casa che egli aveva costruita, i cibi della sua mensa, gli alloggi dei suoi servitori, l’organizzazione dei suoi ufficiali e le loro uniformi, i suoi coppieri e gli olocausti che egli offriva nella casa del Signore. Rimase senza fiato (1Re 10,1-5) 


PREGHIERA La tua sapienza ci visita, ci interpella, ci spinge a riconsiderare le priorità delle nostre vite. Ci forza a rifare i bagagli per eliminare tutto ciò che appesantisce il nostro viaggio nella vita. La tua sapienza riapre il cammino. Amen. 

stampa la pagina

Gli ultimi 20 articoli