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Alessandro D’Avenia “Colpevoli di realtà”

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Alessandro D’Avenia Corriere della Sera 8 settembre 2025 Il divieto di utilizzare i cellulari a scuola tassativamente voluto dal Ministero è un’occasione educativa.

Alessandro D’Avenia “Il dovere dello stupore”

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Alessandro D’Avenia Corriere della Sera 1 settembre 2025 Non sembra ma la scuola e le ferie hanno la stessa essenza: l’incontro con la meraviglia. Durante le ferie è lo stupore che cerchiamo. In montagna o al mare, in campagna o in città, in un libro, panorama, volto, vogliamo incantarci.

Alessandro D’Avenia “Nullafacenza o stupefacenza? Il segreto delle vacanze.”

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Alessandro D’Avenia Corriere della Sera 30 giugno 2025 Vacanza viene da vacuus: vuoto. A che serve questo vuoto? A metterci qualcosa di nuovo. Ma che cosa è veramente nuovo? Ciò che non si esaurisce e ti rinnova.

Alessandro D’Avenia “Dialogo tra uno studente e lo Stato”

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Alessandro D’Avenia Corriere della Sera 23 giugno 2025 Siamo nel pieno degli esami di Maturità, detti anche di Stato perché è lo Stato a verificare che lo studente «colto» non sia né acerbo né marcio, pronto per nutrire altri. Ma se invertissimo le parti e fosse lo studente a interrogare lo Stato?

Alessandro D’Avenia “Jannik Sinner e la salvezza nella sconfitta”

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Alessandro D’Avenia Corriere della Sera 16 giugno 2025 David Foster Wallace ha scritto che veder giocare Roger Federer era un'esperienza religiosa, cioè l'esperienza del sacro, che è quando la vita dà e dice se stessa, una densità di realtà capace di farci esistere di più.

Alessandro D’Avenia “A che servo? Insegnanti ai tempi dell’Intelligenza Artificiale.”

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Alessandro D’Avenia Corriere della Sera 9 giugno 2025 Che cosa hanno in comune una racchetta, un pianoforte, una macchina fotografica, un microscopio, una penna?

Alessandro D’Avenia “Il giallo siamo noi. La nostra morbosa ossessione per i casi giudiziari.”

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Alessandro D’Avenia Corriere della Sera 2 giugno 2025 Vogliamo i gialli perché rimettono in sesto il mondo, riportano la casualità alla causalità. Ma siamo sicuri di volere verità/giustizia e non invece uno spettacolo morboso?

Alessandro D’Avenia “Senza pensarci due volte. Ucraina e Palestina: due storie.”

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Alessandro D’Avenia Corriere della Sera 26 maggio 2025 Sono andato a vedere la mostra «De bello - Notes on war and peace» (Sulla guerra - Appunti su guerra e pace) organizzata nello spazio Gres Art 671 a Bergamo dalla Fondazione Pesenti che ne fa anche il teatro di incontri per una cultura della pace.

Alessandro D’Avenia “La costante di Dio”

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Alessandro D’Avenia Corriere della Sera 19 maggio 2025 Il 2 maggio scorso ho festeggiato 48 anni (e nove mesi) su Terra, io minuscolo corpo terrestre su un minuscolo corpo celeste tra migliaia di miliardi di un universo tanto antico quanto nuovo.

Alessandro D’Avenia “Disarmata e disarmante”

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Alessandro D’Avenia Corriere della Sera 12 maggio 2025 Pace è la parola con cui Leone XIV ha inaugurato il suo pontificato, non è un’utopia o un progetto politico, ma l’essenza della fede.

Alessandro D’Avenia “Cecità bianca”

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Alessandro D’Avenia Corriere della Sera 5 maggio 2025 Lunedì scorso mi trovavo a Lisbona quando il video sulla storia della chiesa gotica do Carmo - a causa del devastante terremoto del 1755 ne rimane solo lo scheletro di archi e colonne, che crea una comunicazione diretta con il cielo come a San Galgano vicino Siena o allo Spasimo a Palermo - si è bruscamente interrotto: la luce era andata via.

Alessandro D’Avenia “Basterà un mazzo di carte per sopravvivere? Il kit da 72 ore e un’Europa senza memoria.”

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Alessandro D’Avenia Corriere della Sera 28 aprile 2025 Qualche settimana fa due alte funzionarie dell'Ue hanno mostrato in un video il kit di sopravvivenza da 72 ore di cui ogni europeo dovrebbe dotarsi in caso di emergenza bellica.

Alessandro D’Avenia “Che cosa ha visto? La domanda delle domande. Un viaggio da Edipo a Cristo”

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Alessandro D’Avenia Corriere della Sera 14 aprile 2025 La scorsa settimana ho incontrato un migliaio di ragazzi di diverse scuole superiori che andranno a Siracusa per le tragedie greche in programma: Edipo a Colono ed Elettra.

Alessandro D’Avenia “Luce verde. Perché cerchiamo la felicità se è impossibile?”

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Alessandro D’Avenia Corriere della Sera 7 aprile 2025 Il 10 aprile di 100 anni fa usciva uno dei romanzi più belli del XX secolo, per come è scritto e per ciò che vi è scritto (che poi è lo stesso): Il grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald.

Alessandro D’Avenia “Adolescenza o Abolescenza? Come uscire dal flusso e restituire il corpo ai nostri ragazzi”

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Alessandro D’Avenia Corriere della Sera 31 marzo 2025 L'acclamata miniserie «Adolescence» mostra che oggi i ragazzi strutturano l'identità online, cioè privi dei corpi. Le quattro puntate sono virtuosisticamente girate in piano sequenza, un'unica ripresa senza stacchi in cui i fatti sembrano accadere nel tempo che ci mettono ad accadere. E poiché la forma è contenuto, questa scelta narrativa oltre a catturare l'attenzione di chi ormai guarda la tv mentre compulsa i social, cela qualche pecca di profondità della storia e mostra l'origine della nostra ansia: oggi non usciamo mai dal flusso, ne subiamo la corrente, ci anneghiamo.

Alessandro D’Avenia “Perché, ogni giorno, ci svegliamo e ci alziamo in piedi? A quale altezza rivolgiamo lo sguardo?”

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Alessandro D’Avenia Corriere della Sera 24 marzo 2025 Salgo sulla metropolitana e mi impongo un esercizio di stupore, li faccio quando mi sento triste.

Alessandro D’Avenia “Quest'unica vita”

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Alessandro D’Avenia Corriere della Sera 17 marzo 2025 In un recente incontro con studenti mi è stato chiesto: «Come si fa a trovare e custodire la propria identità in un contesto che spinge a stereotiparsi?». Ognuno di noi ci sarà una volta sola nella storia. Da questo «sentimento di sé» dipende cosa fare di sé: lottare per la propria fragile unicità o, pur di essere qualcuno o qualcosa, tradirla con copioni già scritti (omologarsi significa infatti «dire lo stesso, ripetere»)?

Alessandro D’Avenia “Riarmiamoci e partite!”

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Alessandro D’Avenia Corriere della Sera 10 marzo 2025 Nel 1953 il mondo era appena uscito dalla guerra e diviso in due sfere di influenza e deterrenza, americana e sovietica, e Philip Dick (per il provocatorio Carrère, che gli ha dedicato una bellissima biografia, il più grande scrittore del '900) pubblicava «I difensori», un racconto in cui l'umanità, impegnata in una guerra tutt'altro che fredda tra Russi e Americani, vive e lavora sottoterra per alimentare lo scontro affidato ai robot in superficie, dove c'è solo un ammasso di macerie tossiche sotto un cielo incolore.

Alessandro D’Avenia “Degli altri non mi frega niente. Uscire dall’apatia. Lettera di un ragazzo.”

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Alessandro D’Avenia Corriere della Sera 3 marzo 2025 Mi scrive un ragazzo: «Frequento il terzo anno di università e ho finito la sessione di esami all'apice di una crisi che si protrae da mesi.

Alessandro D’Avenia “Ogni bambino è un prodigio? Lettera di un padre.”

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Alessandro D’Avenia Corriere della Sera 24 febbraio 2025 Ogni bambino è un prodigio, un segno profetico, un fenomeno, un apparire nuovo, purché lo si guardi così.