Claudia Fanti "A casa nel cosmo. Per una nuova alleanza tra spiritualità e scienza"
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presentazione online martedì 20 maggio ore 20.30
Interventi di Orlando Franceschelli, Filosofo naturalista
Maurizio Busso, Astrofisico
Claudia Fanti, Giornalista, autrice,
info in fondo all’articolo
Pagine di straordinaria chiarezza e competenza riguardo al mondo della scienza. Un ulteriore contributo alla diffusione di una spiritualità post-teista.
Giunti sull’orlo dell’abisso ecologico e climatico, solo una rivoluzione spirituale potrà salvarci, richiamandoci a casa, sul nostro pianeta. È proprio dal riconoscimento della necessaria combinazione di scienza e spiritualità, di razionalità e mistica, che nasce l’opera di Claudia Fanti, pensata come un ulteriore contributo alla diffusione di una spiritualità post-teista in grado di riconoscere l’illusorietà di ogni separazione per restituirci all’immensa famiglia interconnessa che costituisce l’intero universo.
Con straordinaria chiarezza e competenza riguardo al mondo della scienza, in particolare dell’astrofisica, della fisica contemporanea, della biologia, l’autrice sviluppa il testo attraverso cinque parole dense di significato che iniziano tutte con la lettera “c”: casa (il nostro pianeta, ma anche, più in generale, l’intero universo di cui siamo parte), creatività (il nome della storia cosmica), coscienza (come possibile fondamento della realtà), conoscenza (compagna inseparabile del mistero) e connessione (l’interdipendenza di tutto con tutto come “legge morale” dell’universo).
«Sicuramente questo libro arricchirà in modo importante la Weltanschauung di ogni lettore che sia interessato al ruolo dell’homo sapiens nel cosmo, indipendentemente dalla sua posizione filosofica.
Una narrazione che avvince come un romanzo, pur perseguendo il rigore di un trattato scientifico» (Maurizio Busso, astrofisico)
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Per l’intelligenza umana credere a Dio è impossibile o meglio non giustificabile: è necessario continuare ad attendere il manifestarsi di Dio nello stesso tempo in cui se ne contempla l’impossibilità.
Questa intuizione fondamentale della filosofa francese Simone Weil, la ritroviamo espressa a più riprese tra le nostre pagine. La nostra Autrice pare suggerirci che percepire la manifestazione del Mistero è riservato a quegli occhi fattisi capaci di coglierlo nell’evoluzione lenta, costante e prodigiosa dell’Universo di cui facciamo parte: Principio emergente dall’interno di tutto ciò che è in essere.
Ed è a questo punto che Claudia Fanti ci lascia pagine di straordinaria chiarezza e competenza riguardo al mondo della scienza, in particolare dell’astrofisica, della fisica contemporanea, della biologia... Visitatrice di mondi “altri” con la passione e la curiosità che la contraddistinguono e che abbiamo già avuto modo di apprezzare nella curatela della collana Oltre le religioni della Gabrielli, medesimo editore di questo libro.
L’Autrice, accostando questi ambiti del sapere, si rivolge a noi occidentali del XXI secolo, per i quali da una parte è terminato il tempo di sterili e superstiziose pratiche religiose, e dall’altra è maturato il tempo di comprendere. Il Dalai Lama giunse a sostenere che se i dati scientifici sono in grado di smentire la validità di alcuni insegnamenti buddhisti, egli sarebbe stato disposto a cambiare questi ultimi. Ebbene, questo libro va proprio in tale direzione: la fede non può contemplare ciò che la ragione rifiuta.
Scorrendo il testo, siamo ricondotti all’evidenza che il metodo scientifico è fondamentalmente riduzionista mentre il dire mistico è prettamente olistico. A questo punto una domanda: nel mondo che stiamo vivendo, dove ancora pare esserci una discrasia tra sapere scientifico ed esperienza mistico-spirituale, ha senso voler confrontare le visioni della realtà che hanno da un lato la scienza e dall’altro la tradizione spirituale? La risposta riposa nelle prossime pagine: assolutamente sì. Coniugare conoscenza razionale con conoscenza mistica non può che arricchirci e migliorarci, generando sintesi inattese e favorendo punti di vista inediti e nuovi interrogativi. Come osservò a suo tempo, con acume, il fisico Werner Heisenberg: «L’aspirazione a superare gli opposti in una sintesi che abbracci la comprensione razionale e l’esperienza mistica dell’unità è il mythos, la ricerca, espressa o inespressa, della nostra epoca».
Per cui grazie Claudia Fanti di averci fatto dono di queste pagine, di questo pensiero, di questo sentire che è il sentire di una moltitudine di donne e uomini in cammino verso il faticoso e al contempo affascinante compimento dell’umano, dove nulla viene trascurato, e soprattutto dove non v’è alcun bisogno di sacrificare il dono della ragione. (Paolo Scquizzato, Prefazione)
PER RESTITUIRE ALL’ARCOBALENO LA SUA MAGIA 13
Ritornando dall’esilio 18
Le cinque “c” di una spiritualità biocentrica 21
Ringraziamenti 24
1. CASA 25
La vita, un miracolo 29
Vita dalla non vita? 32
Vita in famiglia 34
2. CREATIVITÀ 39
Dall’universo al multiverso (o forse no) 43
Un universo in marcia verso la morte? 47
Nel regno della complessità 51
Il pianeta come «luogo di devozione» 56
3. COSCIENZA 63
Il “problema difficile” 68
Un ribaltamento di prospettiva 74
Ogni cosa è collegata 79
«Il viaggio non finisce qui» 82
4. CONOSCENZA 89
Tartarughe, fino in fondo 92
Amor vacui 96
Un universo che danza 100
Cosa sappiamo davvero? 102
5. CONNESSIONE 107
Un “noi” senza un “loro” 112
Dalla venerazione al dominio 117
Come se tutto fosse un miracolo 123
Conclusione
FIAMMIFERI ACCESI NELLA NOTTE 133
POSTFAZIONE 137 Maurizio Busso
BIBLIOGRAFIA 154