Scuola Biblica “Beppe Ciocca” - LA SAPIENZA DI ISRAELE La Parabola e il Mashal
Decanato di Treviglio
Diocesi di Milano
Gennaio 2024
Scuola Biblica “Beppe Ciocca”
LA SAPIENZA DI ISRAELE
➤13 GENNAIO 2024
LE PARABOLE DELL’ANTICO / 1° TESTAMENTO
(2Sam 11,2-5.26-27 / 12,1-13 Is 5,1-7 Ez 15)
MURIEL PUSTERLA
Studiosa di Ebraismo
➤20 GENNAIO 2024
LIBRO DEI PROVERBI: Sapienza-sapienza
(Pr 8,22-31 / 9,1-6 / 31,10-31 Sir 24,1-12)
GIULIANO ZANCHI
Teologo
➤27 GENNAIO 2024
PARABOLA E MASHAL
NELL’ANTICO / 1° TESTAMENTO:
BIBBIA E LETTERATURA RABBINICA
ELENA LEA BARTOLINI
Docente di Giudaismo ed Ermeneutica Ebraica
Riflessioni teoriche sulla parabola
L’ANTICO TESTAMENTO
Il nostro termine “parabola” è una traslitterazione del greco parabolḗ il cui substrato
ebraico nella Settanta (LXX) è sempre mašal.
La radice verbale mšl evoca un paragone
(“essere simile a”), ma secondo un’altra radice
omonima il verbo mšl ha anche il senso di
“dominare, esercitare il potere”. Il sostantivo
mašal (discorso figurato) è polisemico e può
corrispondere sia a “un detto popolare, un adagio letterario […], un discorso poetico, senza
dimenticare l’enigma e l’allegoria”. La Settanta lo traduce anche con paroimía, nel senso di
“proverbio, massima, sentenza”. Così il libro
dei Proverbi comincia con le parole ebraiche
mišlé Še
lomȏ, tradotte in greco paroimíai
Salōmṓntos (Pr 1,1). Se, nel Nuovo Testamento, in 2 Pt 2,22 paroimía ha il senso di
“proverbio” (“è successo loro ciò che dice giustamente il proverbio: Il cane è tornato al suo
vomito [citazione di Pr 26,11], e: La scrofa,
appena lavata, si crogiola nel pantano”), la
stessa parola in Gv 10,6; 16,25.29 significa
“parabola”.
Il mašal è un mezzo letterario utilizzato
per esprimere una verità attraverso un’immagine, o ancora “un insegnamento basato su un
paragone”. È ben illustrato dal testo di un
midraš haggadico conosciuto come Cantico
dei Cantici Rabba e redatto in ebraico mišnico:
«Così, di parabola in parabola, Salomone
penetrò fino al segreto della Tôrâ, come sta
scritto: “Proverbi di Salomone… destinati
a far conoscere la sapienza e l’istruzione”
[Pr 1,1]. Per i mešalim di Salomone si compresero le parole della Tôrâ.
I nostri maestri hanno detto: Che il mašal
non sia una piccola cosa ai tuoi occhi, perché grazie a esso l’uomo può comprendere le
parole della Tôrâ. Parabola di un re che,
nella sua casa, ha perso una moneta d’oro o
una pietra preziosa. Non la sta cercando
con uno stoppino che non vale più di un
centesimo?
Così il mašal non deve essere una piccola
cosa ai tuoi occhi perché, grazie a esso, si
possono penetrare le parole della Tôrâ. E tu
sai che è così perché è per mezzo del mašal
che Salomone ha capito i più piccoli dettagli della Tôrâ [Cantico dei Cantici Rabba,
1,6-8]».
Camille Focant
Tratto da:
Le parabole evangeliche -
La novità di Dio per una novità di vita
(pagg. 29-30)
di Camille Focant
Queriniana 2023