Adriana Valerio "Donne Chiesa Napoli"
«Se vogliamo parlare di conversione sinodale degli organismi di partecipazione non ci si può limitare a qualche piccolo aggiustamento o a generiche esortazioni moraliste [...] Si tratta innanzi tutto di ridare centralità al tema dell’uguaglianza nella dignità battesimale. […] I laici rappresentano la dimensione costitutiva della Chiesa con un’enorme responsabilità nell’evangelizzazione, che talvolta però viene limitata, dice il Papa, “a causa di un eccessivo clericalismo che li mantiene al margine delle decisioni” (Evangelii Gaudium 102). Cosa che vale ancor di più per il ruolo della donna la cui presenza nella Chiesa deve essere “più incisiva” soprattutto “nei diversi luoghi dove vengono prese le decisioni importanti” ( EG 103)».
Sono parole dell'arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia, espresse nella sua Lettera Pastorale del 1 ottobre 2022, che si inseriscono nel cammino sinodale voluto da papa Francesco e mettono in luce il desiderio di valorizzare il laicato e, dunque, le donne, aprendo a cambiamenti e a nuove prospettive.
Cosa bolle in pentola, allora, nella chiesa di Napoli? L'arcivescovo, insediatosi nella diocesi il 12 dicembre 2020, ha voluto dare, in occasione dei lavori del XXXI Sinodo, dei segnali chiari a una città, oltretutto, dalla forte impronta femminile sia per le sue mitiche origini (la sirena Partenope) sia per l'atavica cultura matriarcale che l'attraversa. Nel giugno del 2022 ha nominato, per la prima volta, una donna a capo della Caritas: suor Marisa Pitrella, Figlia della Carità e infermiera professionista, da anni impegnata nel servizio ai sofferenti e ai poveri. E per la prima volta ha voluto che i suoi delegati non fossero solo appartenenti al clero, chiamando come collaboratori tre laici nei settori cultura e giustizia e carità, due laiche nel settore laicato (Maria Pia Mauro e la sottoscritta) e una religiosa in quello per la vita consacrata (suor Anna Avenia, delle Figlie di Maria Ausiliatrice). In modo particolare, per potenziare la presenza femminile nella diocesi mi ha incaricato di pensare, con un piccolo gruppo di lavoro composto di quattro donne e tre uomini, a una serie di proposte operative per avviare i cambiamenti necessari. Alcune di queste iniziative sono avviate. La prima, chiamata La Parola alle donne, riguarda l'approccio alla Sacra Scrittura. A seguito dell’affermarsi degli studi biblici nell'ultimo secolo, è diventato chiaro come Bibbia abbia bisogno di essere maggiormente conosciuta superando ignoranze e pregiudizi che in alcuni casi sono stati alla base di esclusioni e marginalizzazioni. L’interpretazione del testo sacro da parte delle donne e la lettura di testi biblici femminili appaiono dunque esigenza fondamentale per una rilettura inserita nell’attuale evoluzione della ricerca storica sensibile alle istanze di una nuova antropologia fondata sull'uguale dignità della donna e dell'uomo, creati a immagine di Dio. Per questo, la diocesi di Napoli offre dei cicli di lezioni sulla Bibbia e le donne, tenuti da bibliste e biblisti, in un confronto aperto ed ecumenico. Il primo ciclo, Le donne dei vangeli, prevede le lezioni di Marinella Perroni (Marta e Maria di Betania, 3 marzo), Dario Garriba (La Samaritana, 17 marzo), Letizia Tomassone (Maria Maddalena, 14 aprile), Annalisa Guida (La sirofenicia, 28 aprile), Rosanna Virgili (Gesù e i volti di un Dio, Padre-Materno, 12 maggio). I corsi saranno in presenza e in collegamento web.
Queste lezioni sono precedute da un incontro in programma il 17 febbraio con il cardinale Gianfranco Ravasi, biblista di fama internazionale oltre che attento lettore delle istanze dell'esegesi femminista.
La seconda iniziativa riguarda la creazione di un sito web: Le donne in dialogo nella Chiesa di Napoli che si presenterà in primavera e che vuole essere un prototipo per tutte le altre diocesi italiane. Il sito intende dare visibilità non solo alle donne (sante, fondatrici, benefattrici, artiste ecc.) che hanno dato lustro alla Chiesa napoletana, ma anche ai luoghi che loro hanno resi vivi, animandoli di colorate esperienze umane e religiose: luoghi della fede (monasteri, conventi), della carità (ospedali, ritiri, conservatori) e della cultura (cenacoli, salotti culturali, botteghe d'arte), da visitare percorrendo le strade di Napoli attraverso degli itinerari turistico-religiosi che ridisegnano la comprensione dello spazio sacro della città. In aggiunta, il sito apre una pagina di presentazione di libri (Dracme) e una di attualità (Novità) per far conoscere le iniziative che vedono coinvolte le tante associazioni impegnate sul territorio. Il sito ha lo scopo di evidenziare la partecipazione preziosa delle donne che, insieme con gli uomini, hanno dato (e danno) un contributo significativo nel tessuto culturale e religioso della città.
Si sta lavorando, inoltre, per una più significativa presenza delle donne nelle parrocchie e sul territorio, puntando su alcune esperienze pilota che possano potenziare la presenza femminile sia nell'ambito della para-liturgia sia in quello dell'evangelizzazione sia in quello della gestione della parrocchia. L'intento è di riconoscere una ministerialità femminile stabile, istituita e autorevole secondo il criterio di una ministerialità diffusa che risponda alle esigenze della diocesi.
Tra le iniziative si sta pensando di aprire corsi di formazione per la leadership (madri spirituali, guide di comunità, animatrici di gruppi …) e di alta formazione teologica in studi di genere, in modo da formare personale specializzato e di creare un osservatorio permanente per superare discriminazioni e pregiudizi. Infine, la chiesa di Napoli vuole essere compagna di viaggio delle tante donne, credenti e non credenti, appartenenti ad altre chiese o ad altre religioni, che vivono nella città, accomunate sia da drammatiche questioni che riguardano la difesa dei diritti (nella famiglia e sul lavoro), la violenza sessuale e ogni forma di sopruso e discriminazione, sia dall'aspirazione a costruire una società più umana e rispettosa delle dignità delle persone. Per questo, pensa di offrire un luogo di incontro permanente tra le donne del Mediterraneo presenti nella città di Napoli.
La diocesi si presenta, dunque, come un'apripista in Italia per progetti e sperimentazioni con l'intento di guardare alla donna come risorsa e come ricchezza. A marzo sarà presentato il documento su «Donne al servizio del Vangelo per la promozione a Napoli di una Chiesa inclusiva» per essere sottoposto all'approvazione del Sinodo sperando possa rappresentare non solo per Napoli, ma anche per altre diocesi, una reale occasione di apertura e di rinnovamento creando per le donne nuovi spazi di presenza significativa nel quadro di una pastorale comunitaria trasformata, non in supplenza di una eventuale deficienza di personale maschile, ma come servizio necessario alla crescita della vita ecclesiale.
di Adriana Valerio
Storica e teologa