Clicca

Valerio Lanzarini "Per essere visti..."

stampa la pagina
8 giugno 2020
Dal Vangelo secondo Matteo - 
Mt 6,5-8 
(Lezionario di Bose)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:« 5E quando pregate, non siate simili agli ipocriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente.
In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. 6Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.7Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. 8Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate».

Nella seconda metà del IV secolo, Evagrio Pontico, grande figura di monaco del deserto egiziano e profondo conoscitore dell’animo umano, elaborò una lista di otto “pensieri cattivi”, che in occidente, in numero di sette, saranno chiamati “vizi capitali”. Si tratta di istigazioni al male, con cui ciascuno di noi deve confrontarsi, a partire da quelle più grossolane, più “materiali” (gola, lussuria), per salire a quelle più raffinate, più “spirituali”, e dunque più subdole (vanagloria, superbia), perché capaci di insinuarsi anche nelle cose belle e buone che possiamo compiere.

Radice e madre di tutti questi “pensieri”, dice Evagrio, è la philautía, ossia l’amore incurvato su di sé, l’amore egoistico che cerca l’auto-affermazione, che cerca la gloria mondana, la vana-gloria. È quanto emerge dal testo evangelico di oggi in riferimento al tema della preghiera, ma concerne anche altri due ambiti importanti della vita di fede: il digiuno e l’elemosina (la carità). Il pericolo per i credenti è di vivere queste dimensioni fondamentali della vita “per essere lodati dalla gente” (Mt 6,2), “per essere visti dalla gente” (6,5), “per far vedere agli altri” (6,16).

Qual è il monito che ci rivolge oggi Gesù? “Quando pregate, non siate simili agli ipocriti!”. “Ipocrita”, nel nostro uso abituale, rinvia alla doppiezza, alla falsità. In realtà il termine greco hypokrités designa l’attore, dunque uno che recita una parte, un “teatrante” (Bruno Maggioni). Non è falso il pregare di questi “ipocriti” di cui parla Gesù; però è un pregare falsato, sviato, perché è falsata l’intenzione, la prospettiva: anziché guardare a Dio ed essere guardati da lui, si ricerca lo sguardo umano. Gli ipocriti “amano pregare” (v. 5), certo, ma davanti alla gente: l’importante è essere visti! Ecco come la vanità, la vanagloria può inficiare un’azione in sé buona, lodevole, qual è la preghiera, quando non cerca la comunione con Dio, ma cerca l’ammirazione degli altri. Sì, ci si può servire anche della preghiera, ci si può servire anche di Dio per apparire davanti agli uomini!

“Hanno già ricevuto la loro ricompensa”, è il severo giudizio di Gesù. Parola che non può non interpellarci, a cominciare da noi monaci: nel mio pregare cerco davvero il Signore, sono sotto il suo sguardo, o sono sotto lo sguardo degli altri? Sono un “teatrante”? Se così è, non devo attendermi nulla da Dio! Ho già ricevuto ciò che cercavo…

“Tu invece quando preghi …”: dal plurale si passa al singolare, al “tu” personalissimo. “Entra nella tua camera”. Bello questo termine (tamieîon): indica la dispensa, la cantina! Dunque uno spazio interno, isolato, dove si tengono i viveri, dove puoi attingere ciò che ti fa vivere. È là, in quella cella interiore, di cui solo tu hai la chiave, che si alimenta la tua storia d’amore con il Signore, che si ravviva in te l’uomo interiore.

Sia chiaro, l’invito di Gesù alla preghiera solitaria, personale, nel segreto, non si contrappone minimamente alla preghiera fatta insieme; infatti egli dirà subito dopo, al plurale: “Voi dunque pregate così: Padre nostro …”. Il monito di Gesù riguarda la preghiera fatta con ostentazione, e dunque per vanagloria. Resta perciò sempre aperta per ciascuno di noi la domanda di fondo: cosa cerco nel mio pregare? La comunione con il Signore o lo sguardo degli altri?

fratel Valerio

stampa la pagina



Gli ultimi 20 articoli