La crisi di Bose «Ritorniamo alle Scritture » intervista a Sabino Chialà a cura di Marco Ventura “ la Lettura ” del 26 giugno 2022 Dallo scorso febbraio è il priore del Monastero di Bose. Pugliese di Locorotondo, 54 anni, Sabino Chialà è nella comunità dal 1989 e ha pronunciato i voti definitivi nel 1997. Dal 2013 al 2019 ha guidato la fraternità di Ostuni, una delle varie createsi nel tempo a partire dal nucleo originario. Di ritorno a Bose, dal 2019 fino all’elezione del 30 gennaio scorso è stato maestro dei novizi. Fondato da Enzo Bianchi nella seconda metà degli anni Sessanta, il monastero di Bose è tra i frutti più ricchi del Concilio Vaticano Secondo in Europa. Esperienza monastica innovativa in nome della tradizione, fatta da uomini e donne di varie Chiese cristiane e di vari Paesi, Bose ha ispirato generazioni di cristiani, laici e ordinati, religiose e religiosi, autorità e fedeli, e ha rappresentato uno stimolo per molti non credenti. La preghiera e il lavoro, la vita