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Enzo Bianchi "Un amore gratuito non meritato"

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Credere che Gesù è veramente risorto significa vivere l’esistenza terrena da donne e uomini trasfigurati dallo Spirito Santo. 

Famiglia Cristiana - 13 Luglio 2025 

Il fondamento della fede cristiana e dunque della vita cristiana è la missione di Gesù. È questo il nucleo incandescente del cristianesimo: Gesù di Nazareth, quest’uomo mandato da Dio tra gli umani per rivelare il suo amore e la sua volontà di liberazione dal male e dalla morte, per necessitas umana in un mondo ingiusto lui, il Giusto, poteva solo essere osteggiato, condannato, ripudiato dalle autorità religiose e crocifisso. 

Gesù aveva amato fino all’estremo i suoi discepoli, chi stava con lui e chi lui incontrava. Aveva portato fiducia dove c’era disperazione, salute dove c’era malattia, vita dove c’era morte e aveva annunciato a tutti che l’amore di Dio non deve mai essere meritato: basta accoglierlo. 

Per questo amore umanissimo da lui vissuto che non poteva andare perduto Dio lo ha richiamato dai morti e così è diventato il Vivente, la vita per sempre. 

Noi non crediamo semplicemente in Dio, noi Dio non lo abbiamo mai visto e mai lo vedremo se non al di là della morte, ma guardando a Gesù vediamo il Padre. Credere che Gesù è risorto significa vivere con lui e della sua vita. Non può un cristiano dirsi tale e non credere alla resurrezione, che non è rianimazione della carne o di un cadavere, non è ripresa del funzionamento di ossa o muscoli, ma vita trasfigurata dallo Spirito, trasfigurazione della vita che abbiamo vissuto qui sulla terra: le pepite dei nostri amori vissuti saranno una preghiera di resurrezione al Padre, che le esaudirà: “Vieni nella vita perché hai molto amato!”.
 


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