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Enzo Bianchi "Gesù, un canto all’amore e alla libertà"

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Jesus - Bisaccia del mendicante - Giugno 2020
dal sito del Monastero di Bose

Papa Francesco ha concluso una sua recente meditazione mattutina a S. Marta con queste parole: “Non si può seguire Gesù senza libertà. ‘Ma alle volte la libertà va oltre e uno scivola’: sì, è vero.
Possiamo scivolare andando in libertà. Ma è peggio scivolare prima di andare, cadendo in comportamenti che ci impediscono di incominciare ad andare” (5 maggio 2020).

Parole di capitale importanza, che sono risuonate dentro di me in dialogo con un binomio che ho sempre tentato di vivere e di annunciare: “nella libertà e per amore”, perché libertà e amore non possono essere disgiunte. Tanto che si potrebbe affermare che, in estrema sintesi, il Vangelo è la libertà d’amare.

Soffermandoci più da vicino sulla libertà, possiamo cominciare con il rilevare un dato di fondo, senza il quale non si può nemmeno aprire il discorso: la libertà è una condizione che non si mendica né si chiede, ma che si esercita vivendola nel proprio intimo e nei rapporti interpersonali che ciascuno costruisce. È indegno dell’essere umano mendicare la libertà! Nel vissuto quotidiano ciascuno può sempre praticarla, perché non c’è situazione che ci impedisca di esseri liberi: in questo la testimonianza di uomini e donne che hanno saputo conservare il loro cuore e la loro mente liberi dalla schiavitù del male anche nelle condizioni di oppressione più dure, è un enorme insegnamento. Ogni giorno c’è almeno un’occasione per non essere vigliacchi, pavidi e per esercitare la libertà: la forza nella vita viene dalla capacità, radicata nella nostra interiorità, di esercitare la libertà e di non cedere al “Così fan tutti”, magari per mero calcolo di tornaconto mascherato da mitezza…

Una persona è libera nella misura in cui ha delle convinzioni, anche a prezzo di una certa solitudine, convinzioni che hanno il pregio di renderla autonoma dal giudizio altrui. Non si dimentichi, al riguardo, la grande virtù della parrhesía, quella franchezza nel parlare che niente e nessuno ci può rapire. Basterebbe rileggere i vangeli per vederla praticata in ogni pagina da Gesù, nei suoi incontri e nel suo annuncio del Vangelo. Ma ne ho parlato tante volte, e lo stesso papa Francesco nelle sue meditazioni vi torna con frequenza, esercitandola in modo magistrale…

Ora, se è vero che la libertà è la condizione per ogni cammino di verità, lo è altrettanto che nessuno ha mai una libertà piena. Ogni essere umano nasce “asservito” da vari condizionamenti: la famiglia, l’ambiente sociale, la condizione economica… Che poi le “catene” che si portano siano positive o negative, comunque le portiamo. Detto altrimenti, con Paul Ricoeur, “nessuno nasce senza bagagli”. Nel crescere possiamo essere facilitati oppure ostacolati a liberarci da queste catene, possiamo condividere i nostri bagagli oppure farcene schiacciare. Ma non c’è un manuale di libertà: si tratta di imparare vivendo, con intelligenza e tanta pazienza. Non solo, infatti, “camminando si apre cammino” (Antonio Machado), ma liberandosi si gusta insieme la libertà.

Quanto al rapporto tra libertà e amore, solo una piccolissima scintilla, dalla quale scaturirebbe un grande fuoco. Fin da piccolo ho imparato che, secondo la tradizione filosofica greca, “il vero amore esige la liberazione dell’amato dall’amante”. Questo pensiero ha lavorato dentro di me, insegnandomi a capire in profondità la verità dei rapporti d’amore. Verità esprimibile con una piccola domanda: questa relazione mi potenzia nella libertà o me la toglie? È un test non facile, eppure così semplice e liberante…

Un padre della chiesa del II secolo scriveva: “Gesù ha portato ogni novità portando se stesso”. Si potrebbe rielaborare questa intuizione affermando che Gesù ha portato ogni libertà portando se stesso; o, anche, che la grande novità da lui portata consiste nella libertà che egli ha saputo vivere. La sua esistenza è stata un grande canto all’amore e alla libertà. “Tenendo fisso lo sguardo su Gesù” (Eb 12,2), ci è dunque dato di comprendere una verità su cui meditiamo troppo poco: “È per la libertà che Cristo ci ha liberati!” (Gal 5,1). Sì, è molto peggio scivolare prima di “andare in libertà”…
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