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Monastero di Bose: Liturgia domestica per la notte pasquale

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è una grande sofferenza non poter celebrare la veglia pasquale insieme come comunità cristiana con la presidenza del vescovo o del presbitero.
Ma facendo obbedienza alle presenti necessità, possiamo e dobbiamo celebrare la resurrezione di Gesù Cristo, nelle nostre famiglie o convivenze. Essendo, come ricorda l’apostolo Pietro, “comunità eletta, regale sacerdozio, gente santa, popolo di Dio abilitato a proclamare le sue azioni meravigliose” (1Pt 2,9) e avendo l’Agnello immolato, Gesù Cristo, “fatto di noi un regno e dei sacerdoti per Dio suo Padre” (Ap 1,6), questa sera celebriamo la Pasqua del Signore in casa, come facevano e fanno ancora i nostri fratelli ebrei. La parola di Dio che ascolteremo, mediteremo, pregheremo e contempleremo sarà cibo e bevanda per la nostra fede e per la nostra vita in questo mondo, al quale vogliamo dire la nostra speranza nella vittoria di Gesù Cristo, l’Amore, sulla morte.

LITURGIA DOMESTICA PER LA NOTTE PASQUALE


In una stanza dove c’è spazio per tutta la famiglia o la convivenza, ci si dispone attorno a un tavolo.

Sul tavolo si ponga una croce o un’icona di Cristo, un lume o una candela, una Bibbia; su un piatto un pane o una fetta di pane e in ogni bicchiere dei presenti un sorso di vino.

Nella famiglia o nella convivenza sarà designato chi guida la preghiera: G.
il lettore della pagina biblica: L.
tutti gli altri: T.

PREGHIERA COMUNE



G. La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, 2Cor 13,13
l’amore di Dio Padre
e la comunione dello Spirito santo
siano con tutti noi.
T. Amen.

G. In questa santa notte,
nella quale Gesù Cristo nostro Signore
passò dalla morte alla vita,
la chiesa diffusa su tutta la terra
chiama i suoi figli a vegliare in preghiera.
Rivivremo la Pasqua del Signore
nell’ascolto della parola
e nella comunione fraterna:
Cristo risorto confermerà in noi
la speranza di partecipare
alla sua vittoria sulla morte
e di vivere con lui in Dio Padre.



Uno dei presenti accende il cero, il lume o la candela, mentre la G. dice:

G. Signore Dio,
che per mezzo di tuo Figlio
hai dato agli uomini la luce vera,
sii benedetto per questa tua creatura, la fiammella di fuoco,
con cui illumini la notte,
e concedici in queste celebrazioni pasquali
di essere infiammati dal desiderio del regno,
affinché possiamo giungere un giorno,
rinnovati nello Spirito
alla festa dell’eterna luce
Gesù Cristo nostro Signore.
T. Amen.


La G. alza il cero, il lume o la candela, mentre dice:

G. Cristo è la luce, Cristo è la nostra luce, Cristo è la luce del mondo!
T. Rendiamo grazie a Dio.

G. Cristo è vivo ieri, oggi e sempre,
Egli è il Principio e la Fine,
l’Alfa e l’Omega,
a lui appartengono il tempo e i secoli.
A lui la gloria e la regalità
nei secoli dei secoli.
T. Amen.



T. cantano o dicono:

Cristo è risorto dai morti
calpestando la morte con la morte
e ai dormienti nei sepolcri
ha donato la vita.



LETTURA DELLA PAROLA



L. Profezia nel libro della Genesi (1,1-2,2; formula breve: 1,1.26-31):

In principio Dio creò il cielo e la terra. Dio disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza: dòmini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutti gli animali selvatici e su tutti i rettili che strisciano sulla terra».
E Dio creò l’uomo a sua immagine;
a immagine di Dio lo creò:
maschio e femmina li creò.
Dio li benedisse e Dio disse loro:
«Siate fecondi e moltiplicatevi,
riempite la terra e soggiogatela,
dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo
e su ogni essere vivente che striscia sulla terra».
Dio disse: «Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra, e ogni albero fruttifero che produce seme: saranno il vostro cibo. A tutti gli animali selvatici, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, io do in cibo ogni erba verde». E così avvenne. Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona.

Parola di Dio.
T. Rendiamo grazie a Dio.



G. Preghiamo ora con una parte del salmo 33, leggendolo tutti insieme.

La parola del Signore è veritiera
nella fedeltà sono tutte le sue azioni
egli ama giustizia e diritto
l’amore del Signore riempie la terra.

Nella parola del Signore fu fatto il firmamento
nel soffi o della sua bocca l’universo
racchiude le acque dei mari in un otre
contiene in forzieri gli abissi.

Tutta la terra tema il Signore
gli abitanti del mondo di lui abbiano timore
perché egli parla ed ecco, avviene
egli comanda ed ecco, si compie.



L. Dalla Lettera di Paolo Apostolo ai cristiani di Roma (6,3-11):

Fratelli, sorelle, non sapete che quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte? Per mezzo del battesimo dunque siamo stati sepolti insieme a lui nella morte affinché, come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova. Se infatti siamo stati intimamente uniti a lui a somiglianza della sua morte, lo saremo anche a somiglianza della sua risurrezione. Lo sappiamo: l’uomo vecchio che è in noi è stato crocifisso con lui, affinché fosse reso inefficace questo corpo di peccato, e noi non fossimo più schiavi del peccato. Infatti chi è morto, è liberato dal peccato. Ma se siamo morti con Cristo, crediamo che anche vivremo con lui, sapendo che Cristo, risorto dai morti, non muore più; la morte non ha più potere su di lui. Infatti egli morì, e morì per il peccato una volta per tutte; ora invece vive, e vive per Dio. Così anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi per Dio, in Cristo Gesù.

Parola di Dio.
T. Rendiamo grazie a Dio.



La G. invita tutti a pregare il salmo 118.
legge una strofa.
rispondono con il ritornello: “Alleluja! Alleluja! Alleluja”.

℟. Alleluja! Alleluja! Alleluja!

Rendete grazie al Signore perché è buono
il suo amore è per sempre!
Israele dunque proclami:
«Il suo amore è per sempre!». ℟.

Grida di gioia e salvezza nelle tende dei giusti:
«La destra del Signore fa prodigi
la destra del Signore si innalza
la destra del Signore fa prodigi!». ℟.

«La pietra rigettata dai costruttori
è diventata pietra angolare!»:
questo è stato fatto dal Signore
una meraviglia davanti ai nostri occhi. ℟.



G. Ascoltiamo ora il Vangelo della resurrezione.
L. Dal Vangelo secondo Matteo (28,1-10):

Dopo il sabato, all’alba del primo giorno della settimana, Maria di Màgdala e l’altra Maria andarono a visitare la tomba. Ed ecco, vi fu un gran terremoto. Un angelo del Signore, infatti, sceso dal cielo, si avvicinò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa. Il suo aspetto era come folgore e il suo vestito bianco come neve. Per lo spavento che ebbero di lui, le guardie furono scosse e rimasero come morte. L’angelo disse alle donne: «Voi non abbiate paura! So che cercate Gesù, il crocifisso. Non è qui. È risorto, infatti, come aveva detto; venite, guardate il luogo dove era stato deposto. Presto, andate a dire ai suoi discepoli: “È risorto dai morti, ed ecco, vi precede in Galilea; là lo vedrete”. Ecco, io ve l’ho detto». Abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l’annuncio ai suoi discepoli. Ed ecco, Gesù venne loro incontro e disse: «Salute a voi!». Ed esse si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono. Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno».

Parola del Signore.
T. Lode a te o Cristo.

T. cantano o dicono:

Cristo è risorto dai morti
calpestando la morte con la morte
e ai dormienti nei sepolcri
ha donato la vita.

Silenzio di meditazione o qualche parola di commento.



Mentre tutti sono seduti, la G. prende in mano il pane e dice:

Noi questa sera non possiamo partecipare all’Eucaristia
nella quale ci è data la comunione
al Corpo e al Sangue di Cristo.
Ma con questo desiderio profondo nel nostro cuore
e in attesa di celebrare questo sacramento pasquale nella comunità cristiana,
ora spezziamo il pane e lo condividiamo tra di noi
come segno della nostra comunione
e beviamo anche il vino della gioia,
in attesa di berlo come Sangue di Cristo
e come vino nuovo con lui nel suo regno (cf. Mt 26,29).

In silenzio la G. spezza il pane e lo porge ai familiari o conviventi presenti intorno al tavolo,
che lo mangiano in silenzio orante.
Poi invita tutti a bere il vino nella gioia fraterna.

La G. invita tutti a pregare rispondendo alle intenzioni con: “Ascoltaci, Signore”.
Si conclude con il Padre nostro.

℟. Ascoltaci, Signore

Per la pace di tutto il mondo,
per la vita delle chiese,
per l’unità dei cristiani:
preghiamo il Signore. ℟.

Per quelli che presiedono le chiese nella carità,
per tutti i ministri delle chiese,
per tutto il popolo dei credenti:
preghiamo il Signore. ℟.

Per tutti quelli che governano i popoli,
affinché instaurino la giustizia sociale
e rispettino la dignità umana:
preghiamo il Signore. ℟.

Per la nostra comunità,
per il nostro paese,
perché la fede vi si rinnovi:
preghiamo il Signore. ℟.

Per i malati e i sofferenti,
i perseguitati e gli esiliati,
perché siano liberati dai loro mali:
preghiamo il Signore. ℟.



Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Tuo è il regno, tua la potenza e la gloria nei secoli.



La G. invita tutti a pregare il salmo 148.
L. legge il versetto.
T. rispondono con il ritornello: “Alleluja! Alleluja!”.

SALMO 148

1 Lodate il Signore dai cieli
lodatelo nell’alto dei cieli
2 lodatelo, voi tutti suoi angeli
lodatelo, voi tutte sue schiere.

3 Lodatelo, sole e luna
lodatelo, stelle tutte rilucenti
4 lodatelo, cieli dei cieli
voi acque al di sopra dei cieli.

5 Diano lode al Nome del Signore
dal suo comando sono stati creati
6 li ha resi stabili nei secoli per sempre
ha fissato un ordine immutabile.

7 Lodate il Signore dalla terra
voi mostri marini e tutti gli abissi
8 fuoco e grandine, neve e nebbia
voi venti che eseguite la sua parola.

9 Voi monti e tutte le colline
alberi da frutto e tutti i cedri
10 voi animali del bosco e della campagna
rettili e uccelli che volate.

11 Governi del mondo e popoli tutti
voi capi e giudici della terra
12 voi giovani insieme alle ragazze
voi vecchi insieme ai bambini.

13 Date lode al Nome del Signore
il suo Nome è il solo sublime
la sua bellezza è sulla terra e nei cieli
14 egli esalta il vigore del suo popolo,
è la lode di tutti i credenti
di Israele, popolo a lui vicino.



G. Benediciamo il Signore.
T. Rendiamo grazie a Dio.

G. Il Signore ci benedica, ci custodisca da ogni male e ci dia la sua pace.
T. Amen.
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