Il libro dell'Esodo Salvezza e Liberazione
DECANATO DI TREVIGLIO
Scuola Biblica 2015/16
Scuola Biblica 2015/16
IL LIBRO DELL’ESODO
SALVEZZA E LIBERAZIONE
In ambito legislativo, tre caratteristiche fanno di Israele un caso a parte rispetto alla prassi dell’epoca: la prima consiste nel rapporto diretto fra YHWH e la totalità del popolo; la seconda, già nota, è la stipulazione della berit (alleanza) senza intermediari; la terza è rappresentata dal fatto che scopo della Legge non è l’esaltazione di un capo, né di Dio, ma della relazione tra il Dio liberatore e il suo popolo.
Queste tre caratteristiche sottolineano tre aspetti diversi del particolare rapporto tra YHWH e Israele, che guidano verso una stessa conclusione: tutti sono uguali davanti a lui, cioè ugualmente responsabili e beneficiari del patto. Il tu con il quale YHWH si rivolge a Israele è collettivo, ma non annulla il singolo nella comunità. La Legge occupa in essa il ruolo centrale, perché è l’unico termine medio fra Dio e Israele, l’unico strumento per conservare la libertà e l’unico criterio di verifica della fedeltà del popolo al suo Dio. L’appartenenza al popolo di Dio non è data solo dai legami di sangue e dalla discendenza, né dalla solo esperienza della schiavitù e della liberazione; l’aspetto decisivo è, piuttosto, l’accoglienza consapevole del patto e dei principi che lo ratificano. In altri termini, è l’agire responsabile dell’uomo a essere determinante per la conservazione della libertà, poiché il ritorno in Egitto è ancora una triste possibilità. La libertà non è mai conquistata una volta per tutte.
Queste tre caratteristiche sottolineano tre aspetti diversi del particolare rapporto tra YHWH e Israele, che guidano verso una stessa conclusione: tutti sono uguali davanti a lui, cioè ugualmente responsabili e beneficiari del patto. Il tu con il quale YHWH si rivolge a Israele è collettivo, ma non annulla il singolo nella comunità. La Legge occupa in essa il ruolo centrale, perché è l’unico termine medio fra Dio e Israele, l’unico strumento per conservare la libertà e l’unico criterio di verifica della fedeltà del popolo al suo Dio. L’appartenenza al popolo di Dio non è data solo dai legami di sangue e dalla discendenza, né dalla solo esperienza della schiavitù e della liberazione; l’aspetto decisivo è, piuttosto, l’accoglienza consapevole del patto e dei principi che lo ratificano. In altri termini, è l’agire responsabile dell’uomo a essere determinante per la conservazione della libertà, poiché il ritorno in Egitto è ancora una triste possibilità. La libertà non è mai conquistata una volta per tutte.
Debora Tonelli, Le tavole di Mosè, EDB
PIERPAOLO BAINI
Insegnante di filosofia e studioso della Bibbia
ELENA LEA BARTOLINI DE ANGELI
Docente di Giudaismo ed Ermeneutica Ebraica presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale (ISSR-MI),
DANIELE GAROTA
Studioso delle Bibbia e saggista cattolico, Isola del Piano (PU)
ROBERTO MANCINI
Ordinario di filosofia teoretica all’Università di Macerata
LUCA MOSCATELLI
Collaboratore Ufficio Missionario diocesano.
LUIGI NASON
Biblista. Esperto di Ebraismo. Curatore della collana EDB, Ebrei e Cristiani.
ANGELO REGINATO
Pastore a Lugano e biblista.
PAOLO RICCA
Decano emerito della Facoltà Valdese di teologia di Roma. Laurea honoris causa Università di Heidelberg. Dottore in Storia della Chiesa.
ROSANNA VIRGILI
Docente presso l’Istituto Teologico Marchigiano.
LUCIANO ZAPPELLA
Presidente del centro culturale Protestante di Bergamo