Il concilio Vaticano II e il nostro tempo (E.Bianchi)
Bose, 14 aprile 2013
Il concilio ha segnato la fine di una posizione difensiva, che concepiva la chiesa come cittadella arroccata e il mondo come suo insidioso nemico: grazie al Vaticano II la chiesa è ritornata a dialogare con il mondo e i cristiani a essere tali nella società, nella compagnia degli uomini senza evasioni né esenzioni.
La Costituzione pastorale Gaudium et spes delinea alcune note caratterizzanti la chiesa e il suo stare nel mondo: una chiesa solidale con gli uomini, che guarda agli uomini con lo sguardo pieno di sollecitudine del buon Pastore; una chiesa che non ha paura di essere debole sul piano dei mezzi materiali, ma che conta sulla forza del Vangelo; una chiesa in ascolto non solo dello Spirito, ma anche delle gioie, delle ansie e delle sofferenze di tutta l'umanità.
Solo una chiesa che saprà usare misericordia sarà capace di raccontare i tratti di Gesù suo Signore e di essere così ascoltata dagli uomini. In questo esercizio quotidiano il Vaticano II sta davanti a noi come bussola capace di orientare il cammino della vita cristiana.