Con Dio al fianco (Paola Radif) - Recensioni
Paola Radif, “Con Dio al fianco- I sette
sacramenti”, edizioni Paoline, 2011
Paola Radif |
Il testo sollecita, stimola, suggerisce, non vincola in un’esposizione preconfezionata, lasciando totale spazio d’azione – come si diceva poc’anzi – ai carismi di chi guida l’incontro. Offre un “canovaccio” sintetico, chiaro, completo. Permette di dare il “colpo d’occhio” ad alcune righe del testo, per avere una traccia impostata in modo contenutisticamente corretto, in conseguenza della quale partire per la personalizzazione totale dell’incontro. Ho parlato di “tracce essenziali”: l’essenzialità non può mai sposarsi con l’imprecisione, il pressapochismo, l’insufficienza contenutistica. Un aforisma ha il fascino dell’essenzialità: in poche parole apre sconfinati orizzonti. Il contorno dell’aforisma, il suo commento, lo fa chi lo legge e lo medita, interiorizzandolo. Lo stesso possiamo dire di questo testo. L’essenzialità, in questo caso, rivela la fortissima capacità di sintesi dell’autrice. Ma certe capacità di sintesi avvengono solo quando i contenuti “vivono dentro” in chi scrive. “Con Dio al fianco” è nato per “farsi bere”. Talvolta qualche confratello sacerdote, per risolvere il problema della preparazione alla Confermazione di un adulto, non riuscendo ad incontrare agevolmente il cresimando per i reciproci oneri lavorativi, fa in modo di favorirne la preparazione dandogli da leggere un testo. Questo testo sarebbe efficacissimo per tale uso, perché la lettura solitaria non è pesante. Purché venga integrata con intervento d’una guida in un secondo tempo. L’adulto ha bisogno di essenzialità, quando non è un lettore abituale di libri, o non lo è di libri “di Chiesa”. Il fatto che i paragrafi siano brevi, facilita la focalizzazione dell’essenziale su quello specifico argomento. Il fatto che alcune parole siano evidenziate in grassetto – con un gradevole colore arancione – permette di completare la focalizzazione di tutto quanto è importante. Ogni sacramento viene spiegato presentando anche una storia. Dobbiamo ringraziare lo Spirito Santo per aver guidato l’autrice – che, a sua volta, non ha disdegnato di lasciarsi guidare – nel trovare storie che sono veramente efficaci per raggiungere lo scopo per cui sono state presentate. Ogni sacramento viene spiegato, inoltre, con il paragrafo “per approfondire”, e con il paragrafo “per vivere il sacramento”. Vi si trovano ulteriori indicazioni che aiutano a prendere consapevolezza di quanto offre il testo. “Classiche” ma veramente azzeccate le foto. E la definizione “classiche” non è, ovviamente, dispregiativa. “Classiche”, pertanto d’immediata comprensione. Alcune definizioni aprono scenari di meditazione profonda: i sacramenti vengono definiti “le sette carezze di Dio”; il sacramento della riconciliazione – spiegato nelle sue quattro denominazioni più conosciute – viene definito “abbraccio del Padre”. La “corporeità di Dio” che s’è manifestata in Gesù trasuda in ogni pagina. Il testo scende anche nella descrizione della nostra situazione sociale attuale, e questo è didatticamente utilissimo; come quando – a proposito del matrimonio - rileva che “un preciso disegno anticristiano, che serpeggia attualmente tra i vari organi d’informazione, tende a sgretolare il concetto di famiglia e a orientare le nuove generazioni verso uno stile di vita cosiddetto libero, dove tutto è fluttuante e tutto è lecito”. E’ un opuscolo che ha una sua precisa personalità, completo nella sua apparente brevità. Esige, reclama, dà per scontato che il catechista ne diventi co-autore con
Don Marino Bruno
A un sussidio di catechesi si richiedono completezza
di trattazione, semplicità del dire e forma didattica, in modo tale che il lettore non debba compiere sforzi ulteriori a
quelli di un onesto impegno nell’apprensione.
Queste caratteristiche si colgono sfogliando le prime pagine del testo di Paola Radif : “Con Dio al fianco. I
sette sacramenti”.
Il tema dei sacramenti, soprattutto oggi - immersi come
siamo in una cultura secolarizzata e in una società definita “liquida” -, non
appare dei più facili e, proprio per questo, una trattazione sull’argomento
risulta particolarmente opportuna e, anche, urgente.
All’introduzione che per lo stile pratico e l’essenzialità
ha il merito non secondario d’invogliare il lettore a proseguire nella lettura,
seguono sette capitoli in cui sono presentato i sette segni voluti da Gesù
Cristo per concretare la salvezza nella vita quotidiana dei discepoli.
I sacramenti felicemente denominati “le sette
carezza di Dio” sono - precisa l’autrice
nell’introduzione -: “…il segno concreto ed efficace dell’amore di Dio, che
in Gesù Cristo si è fatto dono all’umanità, nel presente di ciascuno…” (pag. 4).
Queste parole traducono bene quanto l’evangelista Luca narra di Gesù circondato
da moltitudini di persone che non gli davano sosta: “… Tutta la
folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che sanava tutti … ” (Lc 6,19).
Il titolo di questo essenziale , prezioso sussidio catechistico - A fianco di
Dio. I sette sacramenti - esprime, al meglio, l’affermazione lucana e lega bene i sacramenti
all’umanità di Cristo, alla sua persona.
Nello stesso
tempo, si deve notare come il titolo ponga l’uomo “al fianco di Dio”, i
sacramenti così sono colti e presentati non come “cose” ma in termini di
relazioni personali; la prospettiva, infatti, é il camminare insieme di Dio con
l’uomo.
Dio si fa pellegrino e incontra l’uomo nella
concretezza della vita; viene di nuovo alla mente la narrazione lucana dei due
discepoli di Emmaus che sono avvicinati, lungo la strada, da quel misterioso pellegrino
che svelerà la sua identità e sarà riconosciuto solo nel gesto sacramentale dello spezzare il pane.
L’uomo, quindi, è invitato a mettersi alla sequela di
Gesù Cristo via, verità e vita, scoprendo nei sacramenti il culmine della vita
cristiana.
Questi segni, nella loro unicità, sono, quindi, l’offrirsi
concreto e quotidiano di Gesù Cristo, il primo e fondamentale sacramento, espressione piena e sufficiente
dell’amore di Dio per l’umanità intera.
Le unità in cui si articola la trattazione dei singoli
segni sacramentali dicono, innanzitutto, cos’é il sacramento per la Chiesa e
cosa comporti di novità nella vita del discepolo nelle differenti stagioni e
situazioni esistenziali della vita. A
quello che il sacramento è in se stesso, segue, poi, uno spazio che è, a un
tempo, ascolto e confronto con l’opinione comune della gente; è il paragrafo
intitolato: “Quel che si sente in giro”.
Utile, per l’iniziale presentazione del singolo sacramento, è servirsi
della piccola “Storia” che bene ne introduce la realtà e il significato. Per
motivi di spazio, mi limito a citare le due prime narrazioni, quella
riguardante il sacramento del battesimo, intitolata “Dopo l’inverno…” e quella
concernente la confermazione/cresima intitolata “Fioritura di narcisi”.
Insomma - quello di Paola Radif -, è un testo che per la chiarezza della trattazione,
si raccomanda come valido sussidio che con profitto può essere consigliato, non
solo ai catechisti dell’iniziazione cristiana, ma, anche, ai genitori, oggi,
più che mai chiamati a impegnarsi in una sfida educativa a 360 gradi, dove fede
e ragione, grazia e natura, umano e cristiano sono chiamati a stare uno di
fronte all’altro come elementi distinti ma essenziali dell’unico uomo esistente
in Gesù Cristo.
+ Francesco Moraglia
Vescovo
della Spezia-Sarzana-Brugnato
Incaricato
CEL per la dottrina della fede, l’annuncio e il dialogo