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Insieme di Enzo Bianchi ( Nicola Vacca per Lankelot)

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È ancora possibile sperare in una civiltà del dialogo? Questo interrogativo è capitale nelle riflessioni di Enzo Bianchi che da anni nei suoi scritti si prodiga per il raggiungimento di una completa e civile umanizzazione. Al dialogo tra cristiani e non cristiani, tra cattolici e laici, tra italiani e stranieri il priore di Bose ha dedicato tre libri. "La differenza cristiana", "Per un’etica condivisa", "L’altro siamo noi" sono stati raccolti in un unico volume: "Insieme" (Einaudi, pagine 177, 12 euro).
Il confronto deve avvenire con linguaggi sempre rispettosi delle dignità di ogni uomo. Questa è la premessa da cui parte il ragionamento di Bianchi. L’autore guarda con favore alla società pluralista, dove tutti sono obbligati a elaborare ragioni nell’agorà pubblica. In questo contesto, i cristiani devono imparare a esprimersi in termini che non siano né dogmatici, né soltanto sostenuti dalla loro fede, devono usare un linguaggio antropologico, tale da essere comprensibile agli altri e capace di mostrare le ragioni umane che sostengono le loro posizioni e le loro scelte.

Non bisogna mai negare la possibilità di un’etica ma alimentare nel confronto il dialogo con il non credente e il laico. Lo scontro pregiudizievole sarebbe il segno della barbarie sempre più invadente. Enzo Bianchi con la sua straordinaria umanità guarda ai nostri "giorni cattivi" e rimanda sempre al dialogo, alla comunione intesa come solidarietà e partecipazione. Invita tutti a non ignorare che il primo principio per costruire un’etica condivisa è l’alterità, senza la quale si rischia di affidare la nostra sorte al nichilismo.
Cristiani, non credenti e laici hanno il dovere di costruire insieme la polis aprendosi nella condivisione, non chiudendosi nel pregiudizio. Perché “non c’è uomo senza gli altri uomini, e ogni persona fa parte dell’umanità, fa parte di una realtà in cui ci sono gli altri”. Il dialogo, scrive ancora Enzo Bianchi, è indispensabile se si vuole continuare ad abitare in questo mondo che, senza pace e giustizia, è destinato all’invivibilità.
Sulla barbarie diffusa e sull’emergenza civiltà, il priore di Bose scrive le pagine più belle. Le ferite inferte alla civiltà dai comportamenti indegni dell’uomo rischiano di essere mortali e di pregiudicare la sopravvivenza della democrazia e della società pluralista. Quest’ultima, sostiene giustamente Bianchi, non può sussistere in una società in cui si disprezza la politica, cioè la gestione del bene comune, in cui non si avverte più come necessaria alcuna convergenza sull’orizzonte di senso della polis. Davanti al quadro sconsolante di una società che non è più capace di ascoltare se stessa, invasa dall’egolatria dominante e dai comportamenti incivili che pronunciano soltanto parole e gesti carichi di odio, emerge l’urgenza di riconoscere la presenza di una spiritualità che fa dire che l’umanità è una.
Spiritualità non intesa in stretto senso religioso, ma come vita interiore profonda, come fedeltà – impegno alle vicende umane, come ricerca di un vero servizio agli altri, attenta alla dimensione estetica e alla creazione di bellezza nei rapporti umani. La spiritualità, avverte il priore di Bose, è l’antidoto al nichilismo come scivolo verso la barbarie diffusa che stiamo attraversando. In questa contemporaneità povera di valori è il nichilismo che nega ogni progetto, ogni principio etico, ogni ideologia.
Saremo capaci di un soprassalto di dignità umana e di etica democratica? Sapremo riscattare il senso alto della politica, oggi pesantemente affetto da una malattia autoimmune di svilimento? Sono queste le domande epocali che si pone il saggio Enzo Bianchi. Soltanto se capiremo in modo definitivo che l’ “altro siamo noi”, sarà possibile uscire dalla barbarie e rientrare nella civiltà. Le parole di questo straordinario maestro di umanità ci appartengono.

Edizione esaminata e brevi note
Enzo Bianchi (1943), fondatore e priore della Comunità di Bose, è autore di numerosi testi sulla spiritualità cristiana e sulla tradizione di dialogo della Chiesa con il mondo contemporaneo.
Enzo Bianchi, “Insieme”, Einaudi, Torino, 2010.

Nicola Vacca, per Lankelot, febbraio 2011

Per approfondire: ENZO BIANCHI in Lankelot + BIANCHI e MANICARDI.

Fonte: lankelot
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