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Dialoghi per Capire. Arte al servizio della liturgia

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DIALOGHI PER CAPIRE

ARTE AL SERVIZIO DELLA LITURGIA

TRA TEOLOGIA E ARTE

PROGRAMMA

Ad eccezione del primo incontro – che è anche inaugurazione dell’Anno Accademico -e che avverrà il martedì 12 ottobre alle ore 11 , gli altri incontri avverranno il sabato mattina a partire dalle ore 11, sempre nella sede della scuola, in Viale della Catena, 4 – Le Pavoniere – Parco delle Cascine – Firenze .

I incontro (inaugurazione A.A. 2021/22)

mons. Claudio Maniago – 12 ottobre 2021 Il nuovo messale

II incontro

don Valerio Pennasso – 13 novembre 2021 Le nuove chiese

III incontro

prof. Severino Dianich – 11 dicembre 2021 Le chiese: interno ed esterno, Chiesa e mondo

IV incontro

prof. Valerio Mauro – 15 gennaio 2022 Le “cose” della liturgia

V incontro

prof. Giancarlo Polenghi – 12 febbraio 2022 Educare gli artisti alla mentalità liturgica: il caso della Scuola di Arte Sacra

VI incontro

prof. Goffredo Boselli – 17 marzo 2022 La liturgia come gesto. I gesti di Gesù nel rito e nell’arte

VII incontro

prof. Ruberval Monteiro da Silva – 9 aprile 2022 Le scelte artistiche dei cristiani del primo millennio

VIII incontro

maestro Michele Manganelli – 14 maggio 2022 La musica e la parola

IX incontro giugno (conclusione A.A.)

prof. Giovanni Zaccaria – 11 giugno 2022 La dimensione sacramentale della liturgia

La liturgia non è mai ripetizione meccanica ma è vita. Una vita che trova la sua sorgente in Cristo e che, come il tralcio dalla vite, non può staccarsi da ciò che l’alimenta. Ecco perché è essenziale tornare sempre alle radici o, per dirla con Romano Guardini, tornare allo Spirito della liturgia, sempre antico e sempre nuovo, come il Vangelo.

In questo ciclo di incontri vogliamo esplorare come oggi l’arte possa essere al servizio della liturgia. È chiaro che prima di tutto avremo bisogno di sapere che cosa sia la liturgia, perché è solo cogliendone l’essenza più profonda che potremo proporre soluzioni.

Il cristianesimo e la sua storia esprimono diversi riti e da essi sono nati spazi e arredi liturgici anche molto differenti tra loro. Questa varietà di soluzioni – che è giusto conoscere e preservare, e dalle quali si può imparare – permette di non irrigidire il pensiero, di non “banalizzare”, di riconoscere che il simbolo è molto di più di un segno, e che chi voglia misurarsi con l’arte liturgica debba soprattutto farsi guidare dallo Spirito Santo, senza pretendere di esaurire il mistero, ma nel contempo senza dimenticare l’infinita distanza di Dio e l’intima e tenera e vicinanza del Figlio incarnato.

Un’altra sfida che questo ciclo vuole cogliere è di rivolgersi ai giovani artisti, e a tutti coloro che siano interessati al tema, utilizzando un linguaggio comprensibile e chiaro, non specialistico. I contenuti offerti possono essere di interesse anche per i committenti che hanno sempre il delicato compito di instaurare un dialogo con gli artisti, rispettoso e franco ma anche stimolante rispetto al compito affidato, e che tenga conto dei linguaggi e delle sensibilità dei tempi in cui siamo immersi. Un artista – e in particolare un giovane artista – che si dedichi all’arte liturgica dovrebbe poter scoprire in essa una fonte che appassioni, dinamica, libera, infinita, gioiosa. Una sorta di vertice dell’espressione artistica che richiede sia la competenza tecnica artigianale (la maestria del gesto e la conoscenza dei materiali) che la ricerca della creatività assoluta. Perché per un artista non ci può essere un compito più gratificante e ambizioso di quello di essere interprete e mediatore tra Dio e gli uomini.

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