Alessandro D’Avenia Corriere della Sera 30 maggio 2022 In questa rubrica vorrei occuparmi di altro ma purtroppo non posso ignorare le parole di una collega di Scienze che ha affrontato due settimane fa il concorso per docenti. Di questo concorso vi avevo parlato di recente per denunciare l’inadeguatezza di un sistema di reclutamento insegnanti con un test a crocette. Ecco la lettera che ho ricevuto. «Sono docente di Scienze alle superiori da 8 anni. Nel 2019 ho conseguito (sette esami in un mese e mezzo) i crediti che siamo stati obbligati ad avere per poter partecipare al concorso ordinario che doveva svolgersi nell’estate di quell’anno, ma cade il governo e il concorso si blocca. Sarebbe dovuto ripartire con il ministro Fioramonti che però, a dicembre 2019, si dimette: secondo stop. Azzolina a fine dicembre annuncia il concorso che a febbraio 2020 si blocca per la terza volta per il Covid. Se ne va Azzolina e, fra mille ritardi e promesse, arriva il 2022: a febbraio Bianchi an
Alessandro D’Avenia Corriere della Sera 20 giugno 2022 Nel parco vicino casa trovo spesso uomini che si sfidano a bocce . Sorprende la loro abilità non solo nell’accostare il boccino ma soprattutto nel « bocciare » l’avversario. Si risveglia in me il ricordo della soddisfazione che provavo da bambino scalzando la boccia nemica per mandarla fuori bersaglio: da qui viene il verbo «bocciare», lo stesso che si usa a scuola per fermare uno studente. Si usa anche «respingere» e, nel gergo giovanile, «rimbalzare». Comunque sia l’immaginario linguistico di fine anno si nutre dell’immagine di un avversario che ti « caccia » dalla meta che stavi cercando, a fatica, di raggiungere . Le parole non mentono. Nei consigli di classe di cui ho fatto parte negli anni è successo di «bocciare», ma raramente ho sentito usare questo verbo. Gli scrutini in cui ci sono casi difficili diventano spesso lunghi proprio per provare a comprendere , da adulti, quale sia la cosa migliore da fare
L’aveva già intuito la Bibbia ebraica usando il verbo “conoscere” come sinonimo di “unirsi sessualmente”. Si legge infatti in Genesi 4,1: “Adamo conobbe Eva sua moglie che concepì e partorì”. Vale a dire: si giunge a conoscere veramente una persona, al punto da scegliere responsabilmente di volerla compagna di vita per tutta l’esistenza, solo se prima la si conosce nell’integralità del suo corpo e nella completezza del carattere e della personalità quali si rivelano anche nel rapporto sessuale. Niente completezza dei rapporti sessuali, niente completezza della conoscenza. Adamo infatti conobbe Eva non prima del rapporto sessuale, ma “nel” rapporto sessuale. Ed è un vero peccato che questa antica sapienza biblica, trasmessa non solo nel testo citato della Genesi ma anche dal libro del “Cantico dei cantici”, dopo duemilacinquecento anni non sia stata ancora recepita dal Magistero della Chiesa cattolica, come appare nel modo più esplicito e più deludente dal documento vaticano pubblicato
Ecco il testo italiano dell’intervista che Massimo Borghesi ha rilasciato a Gonzalo Mateos del sito paginasdigital.es , pubblicata il 15 giugno scorso ( qui la versione in lingua spagnola ) con il titolo «El Papa tiene muy claro que la cristiandad se ha acabado» Leggendo il suo libro pubblicato dalle Ediciones Encuentro, El desafío Francisco: Del neoconservadurismo al «hospital de campaña [1] , siamo rimasti stupiti da un giudizio molto attuale e innovativo sulla politica, sul potere e sul modo in cui i cattolici sono invitati a essere presenti nel mondo alla luce dell’insegnamento di papa Francesco , dei papi precedenti e di alcuni autori cattolici. Anche le sue riflessioni sulla situazione negli Stati Uniti e in Italia ci sono sembrate molto pertinenti osservando alcune somiglianze con la politica e la Chiesa in Spagna. Essere cattolici nel nostro paese è normalmente associato all’essere conservatori e al voto a destra. La cosiddetta “agenda cattolica” si concentra sulla battagl
Alessandro D’Avenia Corriere della Sera 13 giugno 2022 Ranuncolo di montagna o botton d’oro, ginestrino, pulsatilla alpina, tarassaco, sassifraga, eliantemo, papavero alpino. Potrebbero sembrare solo i nomi di sette fiori che sbocciano in questo periodo nelle valli dolomitiche sopra i 1500 metri. Ma non basta. Se il mare è orizzontale e, con quella linea che unisce cielo e terra, dice che la vita è un viaggio, la montagna dice coraggio, perché nasconde l’orizzonte per portarti faccia a faccia con il cielo. Orizzontale e verticale sono le coordinate dello spirito: viaggio e ascesa. Quando progettiamo le vacanze decidiamo tra mare e montagna, quasi fossero due modi di dire di cosa hanno bisogno l’anima e il corpo per riposare. Così in una lunga camminata ho potuto osservare le decine di fioriture che fanno brillare valli e rocce. Quelli che ho nominato prima sono però solo i fiori gialli. I petali assumono i colori necessari all’impollinazione, il giallo seduce soprattutto le api,
Ecco il testo italiano dell’intervista che Massimo Borghesi ha rilasciato a Gonzalo Mateos del sito paginasdigital.es , pubblicata il 15 giugno scorso ( qui la versione in lingua spagnola ) con il titolo «El Papa tiene muy claro que la cristiandad se ha acabado» Leggendo il suo libro pubblicato dalle Ediciones Encuentro, El desafío Francisco: Del neoconservadurismo al «hospital de campaña [1] , siamo rimasti stupiti da un giudizio molto attuale e innovativo sulla politica, sul potere e sul modo in cui i cattolici sono invitati a essere presenti nel mondo alla luce dell’insegnamento di papa Francesco , dei papi precedenti e di alcuni autori cattolici. Anche le sue riflessioni sulla situazione negli Stati Uniti e in Italia ci sono sembrate molto pertinenti osservando alcune somiglianze con la politica e la Chiesa in Spagna. Essere cattolici nel nostro paese è normalmente associato all’essere conservatori e al voto a destra. La cosiddetta “agenda cattolica” si concentra sulla battagl
La crisi di Bose «Ritorniamo alle Scritture » intervista a Sabino Chialà a cura di Marco Ventura “ la Lettura ” del 26 giugno 2022 Dallo scorso febbraio è il priore del Monastero di Bose. Pugliese di Locorotondo, 54 anni, Sabino Chialà è nella comunità dal 1989 e ha pronunciato i voti definitivi nel 1997. Dal 2013 al 2019 ha guidato la fraternità di Ostuni, una delle varie createsi nel tempo a partire dal nucleo originario. Di ritorno a Bose, dal 2019 fino all’elezione del 30 gennaio scorso è stato maestro dei novizi. Fondato da Enzo Bianchi nella seconda metà degli anni Sessanta, il monastero di Bose è tra i frutti più ricchi del Concilio Vaticano Secondo in Europa. Esperienza monastica innovativa in nome della tradizione, fatta da uomini e donne di varie Chiese cristiane e di vari Paesi, Bose ha ispirato generazioni di cristiani, laici e ordinati, religiose e religiosi, autorità e fedeli, e ha rappresentato uno stimolo per molti non credenti. La preghiera e il lavoro, la vita
Alessandro D’Avenia Corriere della Sera 20 giugno 2022 Nel parco vicino casa trovo spesso uomini che si sfidano a bocce . Sorprende la loro abilità non solo nell’accostare il boccino ma soprattutto nel « bocciare » l’avversario. Si risveglia in me il ricordo della soddisfazione che provavo da bambino scalzando la boccia nemica per mandarla fuori bersaglio: da qui viene il verbo «bocciare», lo stesso che si usa a scuola per fermare uno studente. Si usa anche «respingere» e, nel gergo giovanile, «rimbalzare». Comunque sia l’immaginario linguistico di fine anno si nutre dell’immagine di un avversario che ti « caccia » dalla meta che stavi cercando, a fatica, di raggiungere . Le parole non mentono. Nei consigli di classe di cui ho fatto parte negli anni è successo di «bocciare», ma raramente ho sentito usare questo verbo. Gli scrutini in cui ci sono casi difficili diventano spesso lunghi proprio per provare a comprendere , da adulti, quale sia la cosa migliore da fare
La Repubblica - 27 giugno 2022 di ENZO BIANCHI per gentile concessione dell’autore. Ancora una volta un documento vaticano fornisce indicazioni sull'esercizio della sessualità tra uomo e donna durante l'itinerario che può condurre al matrimonio e poi nella vita sponsale stessa. Tornano così le direttive del Catechismo della chiesa cattolica, ma anche diverse esortazioni di Papa Francesco indirizzate soprattutto ai giovani. Riappare dunque la parola "castità", che è tra le meno comprese, usata addirittura con un significato distorto, parola che le nuove generazioni associano all'astinenza dalla sessualità, confondendo la castità con il celibato. Va detto subito che voler dare un messaggio sull'argomento attraverso la forma di comunicazione usata dal documento vaticano risulta sbagliato e inefficace. Perché la castità, o disciplina della sessualità, è una cosa seria, una via assolutamente necessaria per l'umanizzazione e la crescita matura di una persona ne
Commento al Vangelo della domenica e delle feste di Enzo Bianchi fondatore di Bose Si può pregare contro i nemici? 26 Giugno 2022 XIII Domenica del Tempo ordinario , anno C Lc 9,51-62 ⁵¹ Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme ⁵² e mandò messaggeri davanti a sé. Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l'ingresso. ⁵³ Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme. ⁵⁴ Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». ⁵⁵ Si voltò e li rimproverò. ⁵⁶ E si misero in cammino verso un altro villaggio. ⁵⁷ Mentre camminavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada». ⁵⁸ E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha d