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Il Vangelo di Luca come geografia della Parola

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Diocesi di Rimini – Settore Apostolato Biblico
24 settembre – 27 settembre 2018

La Settimana Biblica Diocesana è un appuntamento di formazione e di ricerca biblica rivolto agli operatori pastorali delle parrocchie, a studenti dell’ISSR Alberto Marvelli e a tutta la cittadinanza riminese.
La finalità di tale evento è duplice, da un lato offrire un approfondimento di aspetti fondamentali dell’ermeneutica biblica e delle metodologie esegetiche storiche e narrative, dall’altro favorire un primo incontro con la pagina biblica, attraverso conferenze serali.

Giunta alla sua XX edizione, la Settimana Biblica sceglie il Vangelo di Luca, anche in preparazione alle domeniche dell’anno liturgico C, e offre conferenze serali e gruppi di lavoro, denominati atelier. In questi ultimi, caratterizzati da una modalità di laboratorio e non di lezione frontale, si studiano aspetti legati alla storicità e alle caratteristiche narrative del terzo Vangelo e si condividono esperienze e metodologie di lettura orante e catechesi narrativa su alcuni racconti evangelici. Sono invitati studenti dell’ISSR, catechisti, educatori, insegnanti di religione e accompagnatori di piccole comunità, con particolare riferimento a quanti sono impegnati nella pastorale giovanile. Infine un’ulteriore proposta di Atelier è caratterizzata dall’approfondimento dell’immagine artistica per la catechesi biblica.

Le conferenze serali invece costruiscono un percorso il più possibile organico all’interno del Vangelo, con una presentazione generale e alcuni affondi esegetici, su testi narrativi, discorsivi e parabolici. In particolare si tiene conto, secondo le prospettive esegetiche più recenti, dello stretto rapporto tra il disegno narrativo del Vangelo e quello degli Atti degli Apostoli. Non si può comprendere la prospettiva storico-teologica del vangelo lucano, senza considerare che esso è composto alla luce dell’itinerario complessivo della Parola di Dio, che giunge fino agli Atti degli Apostoli.

L’opera Lucana
L’itinerario dell’opera lucana, suddivisa in due tappe, ossia il Vangelo e gli Atti degli apostoli, è infatti profondamente unitario. La Parola di Dio, proclamata con autorità in Galilea (cf. Lc 4,32;5,2) da Gesù, segue il percorso del messia, dalla Galilea fino a Gerusalemme (cf. Lc 9,51), dove si compie il mistero delle Scritture, riguardante la morte e resurrezione del messia al terzo giorno e l’annuncio del Vangelo a partire da Gerusalemme (cf. Lc 24,45-47). Comincia qui il viaggio degli Atti degli apostoli, nel quale i ministri della Parola (cf. Lc 1,2), a partire da Gerusalemme sono spinti a testimoniare la resurrezione di Gesù fino ai confini del mondo (At 1,8).

Attraverso la loro testimonianza la Parola di Dio si diffonde e porta frutti di conversione (cf. At 6,7; 17,13; 19,20), fino a giungere, con Paolo, a Roma (cf. At 28,24-27). Qui Paolo attesta il compiersi della parola del profeta Isaia (Is 6,9-10), che riguarda l’indurimento del cuore del popolo di Israele, il rifiuto che una sua parte ha opposto alla salvezza e l’annuncio alle nazioni da parte di un resto di Israele, fedele alla promessa (cf.Is 6,13;At 28,28). Giunge così a compimento l’intero disegno narrativo, anticipato nella scena di apertura del ministero di Gesù a Nazareth: il messia-profeta, rifiutato dai suoi, oltrepassa i confini di Israele (cf. Lc 4,16-30).

Lunedì 24 settembre

Lc 1-2. Il compiersi della Parola nel Vangelo dell’infanzia
Trasmessa a Zaccaria e Maria dall’angelo/annunciatore Gabriele, la Parola di Dio comincia il suo itinerario, manifestandosi nelle parole dei protagonisti e nelle loro azioni, rendendo fecondo il grembo della sterile Elisabetta e incarnandosi nel seno della vergine Maria. Essa compie le Scritture di Israele e la promessa fatta ad Abramo per la potenza dello Spirito Santo.



Martedì 25 settembre

Lc 4,16-30. Oltre i confini. Gesù profeta e messia
Gesù fa tappa a Nazareth, all’inizio del suo ministero pubblico in Galilea. Di sabato, in sinagoga, egli annuncia il compimento della parola profetica di Isaia, sul messia liberatore e consolatore per la potenza dello Spirito. La sua missione, come quella dei profeti Elia ed Eliseo, oltrepassa i confini di Israele e perciò suscita il rifiuto dei suoi concittadini.



Mercoledì 26 settembre

Lc 10,29-42. Personaggi a confronto: il buon samaritano, Marta e Maria
Se il sacerdote e il levita, vedendo l’uomo ferito, passano oltre, invece il buon samaritano ne ha compassione e se ne prende cura. Se Marta si affanna in tante occupazioni, Maria ha scelto la parte migliore, l’ascolto della Parola di Gesù. Il confronto tra questi personaggi mostra al lettore la via da scegliere: non l’indifferenza degli uomini religiosi, né le preoccupazioni ansiose di Marta, ma il servizio che nasce dall’ascolto di Gesù, buon samaritano.
Giovedì 27 settembre

Lc 15,1-32. La misericordia: una lettura ecumenica al femminile
La misericordia del padre nella parabola è in contrasto notevole con una figura autoritaria e tradizionale. Egli non ha paura di scoprirsi debole per amore, mostrando quel lato «femminile» della paternità che il figlio maggiore non sembra in grado di accettare.
Conclusioni a cura del vescovo:
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