Commenti Vangelo, omelie, lectio divine domenica 8 maggio 2022 Quarta Domenica di Pasqua rito romano e rito ambrosiano Abbazia di Pulsano Alberto Maggi Alberto Simoni Alessandro Dehò Antonio Savone Associazione Il Filo Augusto Fontana Clarisse Sant'Agata Ermes Ronchi Ernesto Balducci Ernesto Della Corte Fernando Armellini Francesco Cosentino Fulvia Sieni Gaetano Piccolo Giulio Michelini Laura Paladino Luca Pedroli Luciano Manicardi Luigi Verdi Matías Augé Meditare la Parola Monastero Dumenza Monastero Fonte Avellana Paolo Curtaz Paolo Scquizzato Piero Stefani Simona Segoloni Suore di San Giuseppe di Chambéry Italia Rito ambrosiano: Angelo Casati Rito ambrosiano: Giulio Michelini Rito ambrosiano: Paolo Alliata Rito ambrosiano: Qumran Rito ambrosiano: Walter Magni
La Repubblica - 23 maggio 2022 di ENZO BIANCHI per gentile concessione dell’autore. Oggi si apre l’assemblea dei vescovi italiani chiamati innanzitutto a leggere insieme l’oggi di Dio per la Chiesa, scrutare i segni dei tempi che devono indirizzare le scelte e delineare, per il futuro prossimo, i passi da osare. Non è un’ora facile, perché si è fatta sempre più evidente la crisi ecclesiale in molti suoi aspetti. Dopo la pandemia le piazze sono tornate a riempirsi, ma le chiese restano vuote, con una diminuzione di partecipanti alle assemblee liturgiche che inquieta e deve interrogare. Le motivazioni che di consueto vengono individuate per illustrare questa crisi iniziata negli anni ottanta – secolarizzazione, mutamento di vita nella società del benessere, consumismo, relativismo morale – non sono più sufficienti a spiegare l’accelerazione con la quale siamo stati introdotti in una società post-cristiana e in una cultura dalla quale il cristianesimo è stato espulso. Avevamo annunciato
Carlo Maria Martini L'osservatore romano 3 maggio 2022 L’ultimo pensiero è per il cardinal Martini di cui il Papa ha riletto un articolo «perfetto», dopo l’11 settembre, sul terrorismo e sulla guerra. «È talmente attuale che ho chiesto di ripubblicarlo sull’ Osservatore romano». Nell’intervista al «Corriere della Sera» il Papa ha fatto riferimento al discorso rivolto il 6 dicembre 2001 alla città di Milano dall’allora cardinale arcivescovo Carlo Maria Martini . Ne pubblichiamo di seguito il testo integrale. I temi indicati nel titolo di questo discorso hanno accompagnato da sempre l’umanità, da quando Caino alzò la mano proditoriamente su Abele e lo uccise ( Gen 4, 8) e da quando Dio dichiarò: «Però chiunque ucciderà Caino subirà la vendetta sette volte» ( Gen 4, 15), fino alla parola di Gesù: «Vi lascio la pace, vi do la mia pace» ( Gv 14, 27). Ma in questi mesi, a partire dall’11 settembre, tali temi sono ritornati di bruciante attualità. I fatti sono noti: gravissimi a
Commenti Vangelo, omelie, lectio divine domenica 22 maggio 2022 Sesta Domenica di Pasqua rito romano e rito ambrosiano Abbazia di Pulsano Alberto Maggi Alberto Simoni Alessandro Dehò Antonio Savone Associazione Il Filo Augusto Fontana Clarisse Sant'Agata Comunità Kairòs Ermes Ronchi Ernesto Balducci Ernesto Della Corte Fernando Armellini Francesco Cosentino Gaetano Piccolo Giulio Michelini Laura Paladino Luca Pedroli Lucia Vantini Luciano Manicardi Luigi Verdi Matías Augé Meditare la Parola Monastero Dumenza Monastero Fonte Avellana Paolo Curtaz Paolo Scquizzato Piero Stefani Simona Segoloni Suore di San Giuseppe di Chambéry Italia Rito ambrosiano: Angelo Casati Rito ambrosiano: Vincenzo Marras Rito ambrosiano: Paolo Alliata Rito ambrosiano: Qumran Rito ambrosiano: Walter Magni
Commento al Vangelo della domenica e delle feste di Enzo Bianchi fondatore di Bose Pietro ama o vuole bene a Gesù? Primo Maggio 2022 III Domenica di Pasqua , anno C Gv 21,1-19 In quel tempo ¹ Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: ² si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e altri due discepoli. ³ Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla. ⁴ Quando già era l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. ⁵ Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». ⁶ Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. ⁷ Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È
La Repubblica - 23 maggio 2022 di ENZO BIANCHI per gentile concessione dell’autore. Oggi si apre l’assemblea dei vescovi italiani chiamati innanzitutto a leggere insieme l’oggi di Dio per la Chiesa, scrutare i segni dei tempi che devono indirizzare le scelte e delineare, per il futuro prossimo, i passi da osare. Non è un’ora facile, perché si è fatta sempre più evidente la crisi ecclesiale in molti suoi aspetti. Dopo la pandemia le piazze sono tornate a riempirsi, ma le chiese restano vuote, con una diminuzione di partecipanti alle assemblee liturgiche che inquieta e deve interrogare. Le motivazioni che di consueto vengono individuate per illustrare questa crisi iniziata negli anni ottanta – secolarizzazione, mutamento di vita nella società del benessere, consumismo, relativismo morale – non sono più sufficienti a spiegare l’accelerazione con la quale siamo stati introdotti in una società post-cristiana e in una cultura dalla quale il cristianesimo è stato espulso. Avevamo annunciato
Commenti Vangelo, omelie, lectio divine domenica 22 maggio 2022 Sesta Domenica di Pasqua rito romano e rito ambrosiano Abbazia di Pulsano Alberto Maggi Alberto Simoni Alessandro Dehò Antonio Savone Associazione Il Filo Augusto Fontana Clarisse Sant'Agata Comunità Kairòs Ermes Ronchi Ernesto Balducci Ernesto Della Corte Fernando Armellini Francesco Cosentino Gaetano Piccolo Giulio Michelini Laura Paladino Luca Pedroli Lucia Vantini Luciano Manicardi Luigi Verdi Matías Augé Meditare la Parola Monastero Dumenza Monastero Fonte Avellana Paolo Curtaz Paolo Scquizzato Piero Stefani Simona Segoloni Suore di San Giuseppe di Chambéry Italia Rito ambrosiano: Angelo Casati Rito ambrosiano: Vincenzo Marras Rito ambrosiano: Paolo Alliata Rito ambrosiano: Qumran Rito ambrosiano: Walter Magni
Dal carcere nazista, un anno prima di essere impiccato dietro ordine di Hitler (che voleva eliminare tutti i prigionieri politici prima dell’arrivo dell’Armata rossa a Berlino), Dietrich Bonhoeffer scriveva così il 30 aprile 1944 all’amico Eberhard Bethge: “Ti meraviglieresti, o forse addirittura ti preoccuperesti delle mie idee teologiche e delle loro conseguenze”. Teologo a sua volta, Bethge conosceva bene le precedenti opere di Bonhoeffer (Sequela del 1937 e Vita comune del 1938) colme di radicalismo evangelico che non lo avevano per nulla preoccupato perché sviluppate all’insegna della più consolidata tradizione cristiana: quella che pensa il rapporto Dio-Uomo come “rivelazione” unilaterale di Dio e trasmissione di un messaggio inconcepibile dalla ragione umana. È una prospettiva per la quale non si tratta di “trovare Dio”, quanto piuttosto di “essere trovati” da lui: una via non naturale ma sovra-naturale … Negli ultimi mesi della sua breve vita però Bonhoeffer compì una sorprend
Alessandro D’Avenia Corriere della Sera 23 maggio 2022 Ho 23 anni e mi sento morto. Sto realizzando i miei progetti di studio e di lavoro, gli amici non mi mancano, ma sono sempre insoddisfatto. In questi ultimi mesi, in particolare, sento il mio cuore arido, di ghiaccio. Non c’è più amore nella mia vita: come rompere questa corazza per venire incontro alla vita e scoprire la mia vocazione?». Così mi scriveva un ragazzo qualche tempo fa. La metafora del ghiaccio mi ha ricordato i versi letti recentemente con i miei alunni: quando Dante arriva al fondo dell’inferno, contrariamente a quanto ci aspetteremmo, non ci sono fuoco e fiamme, ma una distesa gelata in cui i dannati sono incastrati. Il ghiaccio è generato dalle immense ali di Lucifero che con il loro movimento gelano l’acqua del fiume Cocito in cui sono immersi i peggiori peccatori, tra i quali ricorderete il conte Ugolino. Dante sa che all’opposto dell’amore, a cui attribuisce sempre il verbo muovere , non c’è l’odio ma i
Cinquant’anni fa l’omicidio del commissario Luigi Calabresi. Intervista alla vedova che ha raccontato la sua storia nel libro “La crepa e la luce”: «Ebbi quasi un’illuminazione. All’obitorio alcuni ragazzi lanciavano insulti ma ricevevo migliaia di lettere e regali per i miei figli. Spesso mi sono arrabbiata con Gigi perché mi aveva lasciata sola. Ecco come m’immagino l’incontro con lui» C’è un equivoco che è anche la tentazione di molti telereporter i quali, a cadavere caldo, mettono un microfono davanti alla bocca dei parenti delle vittime dei delitti più efferati chiedendo, soavi: «Ha perdonato?». L’equivoco nasce forse da un Vangelo più letto che orecchiato, o riletto secondo certe categorie del “politicamente corretto” che oltre ad essere retoriche sono anche irrealistiche, e quindi disumane. Per perdonare i carnefici di suo marito, il commissario Luigi Calabresi, Gemma Capra ci ha messo cinquant’anni. «E ancora non è finita», sussurra questa donna alla quale il 17 maggio 1972 u