Il "Cortile dei Gentili" - Spazio di confronto fra laici e cristiani
... Ma il «Cortile dei Gentili » quale realtà materiale evoca?
Dobbiamo a questo proposito riferirci alla planimetria del tempio di Gerusalemme, soprattutto nella tipologia offerta dall'imponente edificio voluto dal re Erode a partire dal 20 a.C. e distrutto nel 70 d. C. dalle armate romane di Tito. Là, infatti, oltre alle aree riservate alle donne, agli israeliti, ai sacerdoti e al santuario propriamente detto, si apriva uno spazio al quale potevano accedere appunto i pagani in visita a Gerusalemme. Era, questo, il «Cortile dei Gentili », un'aulé in greco a cui forse fa cenno il libro dell'Apocalisse quando nella misurazione simbolica del tempio imposta a Giovanni si dichiara: «Il cortile (aulé) esterno del tempio lascialo da parte e non misurarlo perché è stato consegnato ai Gentili (éthne) che calpesteranno la città santa» (11,2)...
Leggi tutto: Un Cortile per laici e cristiani di Gianfranco Ravasi Dobbiamo a questo proposito riferirci alla planimetria del tempio di Gerusalemme, soprattutto nella tipologia offerta dall'imponente edificio voluto dal re Erode a partire dal 20 a.C. e distrutto nel 70 d. C. dalle armate romane di Tito. Là, infatti, oltre alle aree riservate alle donne, agli israeliti, ai sacerdoti e al santuario propriamente detto, si apriva uno spazio al quale potevano accedere appunto i pagani in visita a Gerusalemme. Era, questo, il «Cortile dei Gentili », un'aulé in greco a cui forse fa cenno il libro dell'Apocalisse quando nella misurazione simbolica del tempio imposta a Giovanni si dichiara: «Il cortile (aulé) esterno del tempio lascialo da parte e non misurarlo perché è stato consegnato ai Gentili (éthne) che calpesteranno la città santa» (11,2)...
Il cardinale, presidente del Pontificio consiglio per la cultura, terrà una serie di incontri voluti dal Papa con intellettuali atei. Per far cadere i muri tra fede e scienza.
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Teologo della speranza e della croce, Jürgen Moltmann chiede ai cristiani di «riversarsi» nel mondo dei non credenti per annunciare quel Dio «che sta con i senza Dio». Il pensatore protestante saluta come «urgente e necessaria» l’apertura di un confronto fra laici e cristiani su Dio, come suggerito da Benedetto XVI.
Leggi tutto: Atei e credenti uniti dalla speranza di Lorenzo Fazzini
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Non confinarsi nella mistica meditativa, ma interrogarsi (e agire) insieme sull’umanità comune e l’amore vero. Acuto come suo solito, sferzante nella critica vista come occasione di crescita, Maurice Bellet, filosofo e teologo francese, chiede al prossimo «Cortile dei gentili» di Parigi un soprassalto di umanesimo.
Leggi tutto: Atei e credenti, insieme oltre la crisi di Lorenzo Fazzini
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