XVI domenica del tempo Ordinario Anno C 18 luglio 2010 (Enzo Bianchi)

Mentre Gesù è in cammino verso Gerusalemme giunge nel villaggio di Betania, dove viene accolto da Marta e Maria (cf. Gv 11,1-44; 12,1-11), sorelle di Lazzaro, che sovente lo ospitavano nella loro casa, offrendo il conforto dell’amicizia e un luogo di riposo al «Figlio dell’uomo che non aveva una pietra su cui posare il capo» (cf. Lc 9,58). Marta invita Gesù a entrare e si mette a servirlo, in un atteggiamento che pare esemplare: apparecchia la tavola, prepara il cibo, dispone tutto per fare festa a quell’ospite che lei riconosce come Maestro e Signore… Maria invece, quasi rapita dalla presenza di Gesù, fa un’altra cosa: si siede ai suoi piedi e ascolta con tutta se stessa la sua parola. Questo è fare attenzione all’ospite che si riceve e ascoltare ciò che è venuto a dirci. Sono due diverse modalità di accoglienza del Signore, ugualmente premurose. Ma ecco che il generoso attivismo di Marta e il suo essere «trascinata qua e là» dai molti servizi la porta ad accusa...