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Letizia Tomassone Figlie di Agar

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In queste pagine si intrecciano diverse visioni e voci sulla figura di Agar, provenienti dal mondo musulmano, cristiano ed ebraico.
In tutte le tradizioni Agar è donna di fede, e le domande che oggi poniamo a questa donna sono inedite, ma essenziali per il nostro tempo.
Agar ci appare come una figura di liberazione, di capacità femminile di stare di fronte a Dio, e ci offre lo spunto per innescare relazioni di pace nuove, re-inventando una storia certamente ispirata dal Dio della pace.
La lettura incrociata che come donne musulmane, cristiane ed ebree possiamo offrire su di lei, a partire dall’esperienza della presenza divina nella nostra vita, aiuta ad aprire oggi spazi di incontro fra noi e con Dio, spazi da cui scaturisca una sempre maggiore benedizione per tutta l’umanità.
Con testi di: Letizia Tomassone, Corinne Lanoir, Laura Voghera Luzzatto, Elena Lea Bartolini De Angeli, Nibras Breigheche, Jolanda Guardi, Patrizia Ottone, Laura Krauss Greig, Tricia Gibbs.




Il libro
Alcuni Estratti:
Nell’aprile 2013 un convegno di una giornata presso la Facoltà Valdese di Teologia, con l’apporto del CTI , ha cercato di intrecciare diverse visioni e voci sulla figura di Agar. Il progetto di questo volume è all’origine del convegno e ne è il risultato, raccogliendo anche i lavori di studiose non presenti a Roma. Il convegno ha udito voci dal mondo musulmano, cristiano ed ebraico.
Voci di studiose e studiosi, voci di persone impegnate nel dialogo interreligioso e nella costruzione di convivenza e crescita comune proprio a partire da tradizioni diverse.
(...) Ma Gen 16 inizia con «Sara moglie d’Abramo non gli aveva dato un figlio» (v. 1) e si conclude con «Agar partorì un figlio ad Abramo» (v. 16). È proprio di partorire che si tratta, questo
verbo si ripete nel testo e sottolinea tale nodo problematico. Ma la soluzione a cui si giunge non risolve il problema enunciato e tutto questo capitolo permette di passare dal protagonismo di Sara a quello di Agar, avendo sempre come referente centrale Abramo.
(...) Vi sono due tappe nella relazione fra Sara e Agar? O si tratta di due versioni alternative della stessa storia? O forse è una storia che ha bisogno di tempo, di maturazione e di ripetizioni per avanzare?
Ma è una relazione senza conclusione, che non si costruisce, in cui non c’è spazio per la riconciliazione, il perdono, il dialogo. È una relazione senza uscite, perché non c’è spazio per dire il proprio dolore e ascoltare quello dell’altra. Non c’è giustizia; Sara non riconosce mai Agar come soggetto, non la chiama mai per nome. La sua posizione di classe prevale sulla sua eventuale solidarietà femminile. La relazione tra donne non è sempre giusta; una relazione di sororità richiede una lunga elaborazione, ci sono fra le donne altrettanti pregiudizi quanto nella società in generale. Uscire dal proprio ambito per scoprire la ricchezza di un mondo vissuto al femminile ha un costo.
(...) Agar è l’alter ego di Sara, l’altra donna di Abramo, ma Sara è anche nella stessa condizione di Agar, venduta come schiava all’harem di Faraone (Gen 12); Faraone la rimanda indietro come
Abramo respinge Agar al cap. 21.
Isacco è l’alter ego di Ismaele, l’altro fratello, essi sono molto vicini malgrado tutto ciò che li separa. I capitoli 21 e 22 si succedono come due racconti in cui prima l’uno poi l’altro vengono
«sacrificati»; li si ritrova tutti e due al pozzo di Lahai Roi; infatti, come ci viene detto al cap. 25, questo è il luogo della residenza di Isacco, ed è attorno a questo pozzo che, subito dopo, ci viene proposta la genealogia... delle dodici tribù d’Israele.
(...) La sua interpretazione si basa sul significato della parola ebraica sip-ha, usata in Genesi 16 per identificare Agar, che letteralmente significa donna vergine al servizio della padrona della casa. Il fatto che Agar sia designata come vergine potrebbe voler dire che prima di allora non era stata ceduta come concubina, forse per intercessione della stessa Sara. Agar potrebbe aver goduto di uno status superiore rispetto alle altre schiave per il fatto di
essere ancora vergine e dunque risparmiata dallo stupro, oppure per il fatto di essere originaria di un luogo prestigioso, l’Egitto, conosciuto come grande potenza.

Indice

Introduzione.
Figlie di Agar. All’inizio del monoteismo, due madri (Letizia Tomassone) pag. 5
Diverse letture  » 8
Una figura tradita  » 11
Immaginare nuove vie di ascolto  » 13
Agar nell’arte  » 15

Sara e Agar: la principessa e la viaggiatrice (Corinne Lanoir) » 19
Contro gli insuccessi, il metodo delle prove e degli errori (sbagliando s’impara) » 19
Le parole e la struttura dei due testi » 21
Infelicità di principessa, infelicità di migrante. Stabilità e precarietà » 26
Una riconciliazione impossibile: un testo ideologico » 28
Storia di integrazione o di ribellione? » 29
Noi siamo Sara e Agar al tempo stesso » 31

Hagar nella lettura tradizionale ebraica (Laura Voghera Luzzatto) » 33

Al di là delle apparenze. La vicenda di Hagar fra intraprendenza e lacrime (Elena Lea Bartolini De Angeli) » 39
Hagar principessa egiziana? » 41
L’intraprendenza di due donne e il silenzio di Avram » 42
È Sarai a dover decidere » 49
Il Signore ascolta l’afflizione di Hagar » 50
Nuovi dissapori e nuove tensioni » 52
Dio ascolta il pianto di Ismaele e Hagar si conferma donna intraprendente » 54

Agar nella tradizione islamica (Nibras Breigheche) » 57
Tanti Profeti, un solo Dio » 60
Un lignaggio, un luogo » 62
La prova della fede: dubbio e fiducia » 65
Una lezione di tawakkul al femminile » 78
Bibliografia » 79

Hagar o dell’agentività femminile nell’Islām (Jolanda Guardi) » 81
Bibliografia » 91

Il punto di vista womanist su Agar (Patrizia Ottone) » 95
La parola womanist dentro e fuori dal discorso teologico » 96
I riferimenti dell’esegesi womanist dei racconti biblici di Agar e Sara » 99
I ruoli surrogati di Agar nella casa dei padroni » 103
Sorelle nel deserto tra sopravvivenza e speranza » 111
Il posto della spiritualità nella storia delle africane americane  » 115
 Agar nel dialogo womanist-teologia nera della liberazione » 118
Agar e Sara nel dialogo womanist-femminista » 121
Ulteriori prospettive womanist » 125
Bibliografia » 126

Agar: un campionario. Conversazioni tra artisti e Genesi 16 e 21 (Laura Krauss Greig) » 129
Agar a Sara, Honorée Fanonne Jeffers, poeta womanist » 129
La Spagna al passaggio del primo millennio » 131
L’Illuminismo europeo » 140
L’arte contemporanea » 148
Conclusioni » 160
Postscriptum » 161

Sara rise, Agar gridò. Un midrash (Tricia Gibbs) » 163

Le autrici . » 171


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