Luigino Bruni "L’Oikonomia che verrà alla luce dell’antropologia biblica"
La Laudato si’ di papa Francesco anticipa di poco il coraggio e l’intelligenza di Greta e di tanti giovani e giovanissimi, che non hanno paura di guardare in faccia gli errori fatti in passato, perché animati dalla certezza incrollabile che la storia che stanno raccontando è vera. Come i profeti, sono spietati nel demolire i miti consolatori legati al tempo che fu, perché certi che il bello, “la terra promessa” per usare parole bibliche, è davanti, non dietro. Osea, Geremia, Isaia, in modi e tempi diversi si sfiatano nella lotta contro l’idolatria. Ogni volta che il popolo d’Israele ha eretto idoli, “rimpicciolisce” Dio e, di conseguenza, pure l’essere umano fatto a sua immagine e somiglianza. L’idolatria è dimenticare che Dio innanzitutto stima e ama l’uomo, la donna: è affascinato da quello che siamo. C’è una certa forma di disistima di sé che è, in fondo, idolatria, e che non dice la verità di noi, come singoli e come umanità tutta.
L'Oikonomia è molto più della Scienza Economica e per gli antichi era parte del governo della casa comune, del pianeta. I padri della Chiesa usarono la parola Oikonomia per spiegare il mistero dell'incarnazione del Verbo. Oggi l'antico senso della parola Oikonomia è stato smarrito dal capitalismo ma la recente crisi ambientale e la pandemia hanno di nuovo posto al centro il tema del governo della casa comune. L'antropologia biblica ci offre la sua idea di casa comune e delle regole per gestirla, a partire dal grande tema della custodia fino alla eziologia dell'Apocalisse.
Fonte: Monastero di Bose