"La Messe è molta - Ma noi cosa vediamo?"
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Si è svolta dal 24 al 27 agosto 2017 ad Assisi-Santa Maria degli Angeli, presso la Domus Pacis la Quindicesima Edizione delle Giornate Nazionali di Formazione e Spiritualità Missionaria dal tema "La Messe è molta - Ma noi cosa vediamo?"
Relatori: Luca Moscatelli, Gabriella Caramore, Daniele Gianotti, Gian Luca Carrega, Glenda Franchin
La Messe è molta. Ma noi cosa vediamo?
Gesù, profeta e anche più di un profeta, vedeva cose che gli altri non vedevano. Ce le ha mostrate, senza reticenze e a tratti anche con forza. Tuttavia ancora oggi fatichiamo a vedere. Se vogliamo essere almeno un po fedeli allinvito di annunciare il Regno di Dio al mondo intero, lo sguardo di Gesù deve continuare a istruire il nostro attraverso il vangelo e la testimonianza profetica di tante sorelle e fratelli (dentro e fuori la chiesa). Le cose stanno così: noi siamo infastiditi da persone confuse e petulanti, lui legge bisogni e ne ha compassione; noi vediamo della gente curiosa e invadente, lui accoglie lanelito di una messe matura; noi viviamo la fatica apostolica come una sconfitta, lui continua a ripeterci che lì, proprio lì e non altrove, ha un popolo numeroso; noi saremmo quasi decisi a lasciar perdere per troppa semente sprecata, lui ci invita a seminare ancora, e ancora, con maggior generosità
Questo sarà il tracciato biblico delle lectio, che daranno ogni giorno il giusto inizio ai nostri lavori. Ma poi avremo con noi testimoni pensanti che aiuteranno a chiarire le nostre «visioni»: ci accorgeremo che alcune sono solo fantasmi; e ci renderemo conto, almeno speriamo, che altre sono proprio realtà. Molte sono addirittura bellissime realtà. Erano lì da chissà quanto e non le vedevamo
Le giornate saranno scandite da dilemmi: «silenzi o clamori?»; «deserti o campi di grano?»; «pochi o tanti?»; «per molti o per tutti?». Non si tratterà necessariamente di scegliere. Anzi, queste polarità hanno lo scopo di far intuire una complessità. E dunque probabilmente andranno tenute insieme, precisate e approfondite, poiché descrivono tensioni irrinunciabili.
Relatori e relatrici, liberi come sempre di dirci quello che hanno in fondo al cuore, ci aiuteranno a gettare uno sguardo più ampio possibile sulla realtà. Ad ascoltare Gesù, infatti, non cè solo una messe di buon grano, ma è sempre anche molta. E per ristrettezza di prospettive e scarsità di itineranze che spesso il buon grano appare invece a noi troppo poco, quando non del tutto assente. Ma è mai possibile che il vasto mondo là fuori sia ridotto al deserto che vediamo noi? Sentiremo da loro come stanno le cose, e magari riusciremo perfino a rivedere alcuni dei nostri (pre)giudizi. Sarebbe meraviglioso se accadesse!
Tutto questo lavoro sullo «sguardo», affinché sia evangelico e perciò sempre più ampio e innamorato della vita - di chiunque e ovunque -, ci chiede la maggiore familiarità possibile con la parola di Dio. Per questo per i gruppi di lavoro del sabato pomeriggio abbiamo pensato a laboratori biblici. Lavorando insieme su un testo, adeguatamente introdotto, cercheremo quella «novità» di cui parla papa Francesco al numero 11 di Evangelii Gaudium, capace di rilanciare la nostra responsabilità missionaria.