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INTRODUZIONE ALLA STORIA DI ISRAELE (Luca Mazzinghi)

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La terra della Bibbia

La regione che fu teatro degli avvenimenti biblici fa parte di quella zona più vasta chiamata “mezzaluna fertile”, che si estende dalla Mesopotamia sino al Mar Mediterraneo, a nord del grande deserto arabico. La terra della Bibbia, in posizione chiave tra l’Egitto e la Mesopotamia, ha ricevuto vari nomi nel corso della storia: detta in origine terra di Canaan, definita dalla Bibbia “Terra di Israele”, fu poi chiamata dai Romani Palestina.
La regione si estende dai monti dell’Antilibano a nord, sino al deserto del Negheb a sud, dal Mar Mediterraneo a ovest sino al deserto arabico a est. Si tratta di una terra relativamente piccola, non più estesa di una regione italiana di media grandezza, dove le distanze non sono mai eccessive: appena 120 km da Gerusalemme a Nazaret, mentre la larghezza, dal mare al Giordano, non supera mai gli 85 km.
Uno sguardo alla carta geografica permette di distinguere quattro zone ben delimitabili in senso nord-sud: dapprima la costa, interamente pianeggiante a eccezione dello sperone del Monte Carmelo, che forma l’unico porto naturale del paese (si ricordi che gli Israeliti non sono mai stati un popolo di marinai). Sulla costa passava la “via del mare” (cfr. Is 8,23; Mt 4,15), la grande arteria commerciale che collegava 1’Egitto a Damasco.

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