Enzo Bianchi "Il Signore verrà: attendiamolo!"
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I cristiani sono colore che aspettano in ogni tempo lo Sposo, giudice giusto e misericordioso.
Siamo alla vigilia dell’Avvento, che significa Venuta del Signore. Sì il Signore che è venuto nella carne nascendo da Maria a Betlemme e che da allora viene a noi quale vivente per sempre nelle nostre assemblee verrà presto come ha promesso nella storia, cioè facendosi vedere dall’umanità, in una manifestazione gloriosa.
Gesù più volte ha annunciato la venuta di questo giorno del Signore, questa sua venuta per il giudizio e per aprire definitivamente il regno di Dio, ma certo passano i secoli e l’evento sembra tardare.
Va detto che per molti cristiani questo avvento non è più creduto nonostante si reciti nel Credo: “Egli di nuovo verrà nella gloria per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine”. Ma la promessa di Dio si compie per i cristiani che lo aspettano e sono vigilanti: monaci e monache che pregano nella notte invocandolo Messia e Sposo. “Vieni Signore, vieni!”. E verrà anche per quelli che lo aspettano come si aspetta un tram…
La venuta del Signore è certa e sarà il compimento di tutto il disegno salvifico dalla creazione alla restaurazione di ogni creatura in Cristo. Certo ci sarà anche il giudizio perché il male commesso nella storia deve essere sottoposto a giudizio e soprattutto deve essere ridato ai poveri, ai malati, agli oppressi ciò che i fratelli qui hanno rubato loro: una vita piena.
Questa giustizia escatologica appartiene al Dio dell’universo. I cristiani dunque, definiti da san Basilio “quelli che attendono il Cristo glorioso”, nell’avvento si esercitano nella veglia, nell’attesa e nella preghiera ad aspettarlo e lo invocano accelerando, come dice l’apostolo Pietro, la sua venuta.
Rallegriamoci amici, il Signore è vicino e presto saremo con lui!
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