Enzo Bianchi "Dio rimette ogni nostro peccato"
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Il perdono di Dio precede la nostra colpa ed è totalmente incondizionato.
Ciò che nel cristianesimo è straordinario e può essere per alcuni scandaloso è l’annuncio del perdono, della misericordia di Dio narrata da Gesù.
Se siamo sinceri dobbiamo confessare che facciamo fatica a comprenderla: io sono vecchio, ottantenne, ma ho sempre ascoltato sia giovani che vecchi esclamare a un certo punto di fronte alla misericordia, al perdono: “Ma occorre che il colpevole si penta, occorre che il colpevole chieda perdono, occorre che il colpevole si converta ed espii le colpe: perdono sì, ma anche giustizia!”. Questo il ragionare degli umani perché questo è il loro concetto di giustizia: se infranta va riparata e il delinquente va punito.
Invece la parola di Dio contenuta nelle Scritture e annunciata da Gesù ci offre una prospettiva diversa. Già il profeta Michea afferma che Dio prende i nostri peccati e li getta nel profondo del mare (cf. Mi 7,19) dove non li trova più, cioè li dimentica mentre noi non dimentichiamo il male che ci viene fatto! Isaia dice di accogliere il perdono di Dio perché “se anche i nostri peccati fossero rossi come il sangue Dio è disposto a renderli bianchi come la neve” (cf. Is 1,18).
Sì, il perdono precede il nostro peccato, e non richiede neppure il pentimento perché Dio sa che è il suo perdono che compie il pentimento e apre alla remissione dei peccati! Per questo alla prostituta che si avvicina a Gesù e lo profuma Gesù dice: “Ti sono rimessi i tuoi molti peccati perché hai molto amato! Va in pace!” (cf. Lc 7,36-50).
Restiamo frastornati di fronte a questo perdono che non richiede condizioni, ma è il perdono di Dio, quello di cui abbiamo bisogno.
Secondo Paolo non c’è nessun peccato che non possa essere perdonato, perché “se noi non siamo fedeli Dio resta fedele, egli non può rinnegare se stesso (2Tm 2,13).
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