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Enzo Bianchi Lectio divina "Dio è amore"

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Roma Santa Maria in Traspontina

DIO È AMORE (Gv 4,7-16)

Commento di Enzo Bianchi



Testi paralleli: 4,7 amore vicendevole Gv 13,35; 1Gv 3,11.23. - generati da Dio Gv 1,12s; 1Gv 2,29; 5,1. - 4,8 Dio è amore 3,16; 5,20; 10,17; 15,9; 17,26. - 4,9 l'invio del Figlio Gv 3,16 - per darci la vita Ef 2,4-5; Col 2,13. - 4,10 priorità di Dio Rm 5,8-10; 1Gv 4,19. - vittima di espiazione Rm 3,25; Col 1,120; Eb 2,17; 2Cor 5,19; 1Gv 1,29; 2,2; Ap 5,9-10. - 4,12 Dio invisibile Es 33,20; Gv 1,18; 1Tm 6,16. - 4,13 dono dello Spirito Rm 8,9; 1Cor 12,3; 1Gv 3,24. - 4,14 Salvatore del mondo Gv 3,17; 4,42. - 4,15 riconoscere Gesù Gv 9,22; Rm10,9; 1Gv 2,23; 2Gv 2,9. - 4,16 fede e conoscenza Gv 6,69; 8,31s; 10,38; 1Gv 3,16.

7 Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio: chiunque ama è stato generato da Dio e conosce Dio. 8 Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore. 9 In questo si è manifestato l’amore di Dio in noi: Dio ha mandato nel mondo il suo Figlio unigenito, perché noi avessimo la vita per mezzo di lui.
10 In questo sta l’amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati. 11 Carissimi, se Dio ci ha amati così, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri. 12 Nessuno mai ha visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l’amore di lui è perfetto in noi.
13 In questo si conosce che noi rimaniamo in lui ed egli in noi: egli ci ha donato il suo Spirito. 14 E noi stessi abbiamo veduto e attestiamo che il Padre ha mandato il suo Figlio come salvatore del mondo. 15 Chiunque confessa che Gesù è il Figlio di Dio, Dio rimane in lui ed egli in Dio. 16 E noi abbiamo conosciuto e creduto l’amore che Dio ha in noi. Dio è amore; chi rimane nell’amore rimane in Dio e Dio rimane in lui.

DIO È AMORE (1Gv 4,7-16)

Le lettere di Giovanni presentano una sintesi della vita cristiana autentica e sono indirizzate a una comunità o un gruppo di comunità che stanno attraversando una crisi grave: si stanno diffondendo interpretazioni della fede cristiana incentrate sulla salvezza come adesione a teorie un po' misteriose, cioè la corrente di tipo gnostico. Papa Francesco ha richiamato l'attenzione anche nella sua ultima esortazione apostolica - Gaudete et Exultate - proprio su questa tendenza. Il punto centrale della prima lettera è l'affermazione "Dio è amore". Sublime vertice di tutta la fede cristiana. Ringraziamo fr. Enzo Bianchi che è venuto ancora una volta a guidarci nell'ascolto orante e riflessivo di questo messaggio.

1. Leggere e capire la Parola

All’inizio della Prima lettera, Giovanni aveva affermato: «Dio è luce» (1Gv 1,5), ma ora afferma che «Dio è amore» (1Gv 4,8.16), in un brano dall’inesauribile profondità, che riprende e porta a compiutezza l’insegnamento sull’agápe già abbozzato in precedenza (cf. 1Gv 2,5-11 e 3,11-24). Siamo di fronte al vertice rivelativo della lettera e, più in generale, a uno degli apici di tutto il Nuovo Testamento.
In questi versetti il discepolo amato proclama sostanzialmente un’unica verità, e lo fa con una forza e un’insistenza tali da conferirle il peso di verità centrale dell’esperienza cristiana: Dio è amore e ci chiama ad amarci gli uni gli altri. L’autore propone un discorso che, per ondate successive, svolge un serrato intreccio di affermazioni, così riassumibile: in quanto amati da Dio nel Figlio, anche noi possiamo e dobbiamo amarci gli uni gli altri con autentico amore; questo nella liberante consapevolezza che «l’amore perfetto scaccia il timore» (1Gv 4,18).

2. Meditare la Parola

Lo stile di questo brano ha accenti di prosa ritmica e per questo, nonostante il tono esortativo, ci appare un canto all’amore vissuto tra fratelli e sorelle, reso possibile e anzi fatto comandamento perché «Dio è amore». Questa affermazione, che sta all’inizio e al centro della pericope, è attorniata da continue riprese che declinano sempre l’amore come agápe. Sì, «Dio è amore» è affermazione solenne, rivelazione chiara, ultima e definitiva su Dio, oltre la quale non si può andare! E si ricordi che non sta scritto che «l’amore è Dio»; anzi, Giovanni inizia affermando che «l’amore è da Dio» (1Gv 4,7): l’amore non va dunque divinizzato e innalzato a idolo, come sovente accade tra gli umani.
«Dio è amore» non vuole essere innanzitutto una definizione, bensì l’affermazione che noi possiamo fare esperienza di lui come amore, sempre! «Dio è amore» significa inoltre molto di più che non una semplice asserzione del fatto che in Dio c’è amore: è un’espressione lapidaria che tenta di raccontarci chi è Dio, la sua natura, per quanto noi siamo capaci di comprenderlo.
Dio, infatti, è amore in se stesso e ha reso visibile questo suo essere amore attraverso suo Figlio Gesù, che lo ha narrato (exeghésato: Gv 1,18) attraverso l’amore da lui vissuto fino all’estremo (eis télos: Gv 13,1). Un amore che ci chiede di fare lo stesso, perché «chi non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede» (1Gv 4,20).

3. Vivere la Parola

Commenta con enorme intelligenza spirituale sant’Agostino: «Potresti dirmi che non hai visto Dio, ma non potrai dirmi che non hai mai visto gli uomini. Ama dunque il fratello: se amerai il fratello che vedi, ecco che vedrai Dio, poiché vedrai l’amore stesso, e Dio abita nell’amore … Affermi di amare Cristo? Osserva il suo comandamento e ama il fratello: se non ami il fratello, come puoi amare uno di cui disprezzi il comandamento?».

4. Condividere…

5. Pregare la Parola

1. Signore risorto, nostro Maestro, ti invochiamo per noi discepoli tuoi, radunati insieme nel tuo nome: accendi in noi il desiderio di cercare il tuo volto, di riconoscerti come testimone dell'amore.
2. Signore Gesù, ti sei fatto vittima di espiazione per i nostri peccati, rendici capaci di donare la nostra vita per coloro che sono i più fragili, i marginali nella nostra società.
3. Signore crocifisso tu ci hai rivelato che l'essenza di Dio Padre è l'amore. La nostra fede in te non sia solo una idea o una teoria, ma saper condividere alla tua mensa le ferite, la speranza, la gioia.
4. Messia risorto, tu non hai esitato ad amarci senza chiedere il contraccambio, hai donato la tua vita mentre eravamo peccatori. Invia il tuo Spirito perché rompa egoismi, chiusure e paure.

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