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Lidia Maggi I giardini del desiderio nelle Scritture

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DESIDERIO è il titolo e tema dell’ottava edizione di “Biblioterapia. Come curarsi (o ammalarsi) coi libri”, promossa dalla Biblioteca Civica Gambalunga di Rimini dal 22 ottobre al 3 dicembre 2016, e curata da Oriana Maroni, con il patrocinio dell’Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna. 

Sabato 3 dicembre a chiudere il percorso di Biblioterapia 2016 sarà la pastora battista Lidia Maggi.

Lidia Maggi, autrice di originali studi sulle figure femminili nell’Antico Testamento, legge la Bibbia non solo come testo di prescrizioni e modelli, ma come grande biblioteca di storie, attraverso le quali mettersi in relazione con la propria interiorità. Verità dischiuse in narrazioni, che dell’uomo raccontano anche il desiderio carnale e spirituale.

Nelle Scritture, infatti, i volti del desiderio sono due: quello oscuro e pervertito, condannato anche dal comandamento decalogico, e il desiderio santo, quello dell’anima: l’amore. Che, spiega Lidia Maggi, viene declinato nelle diverse situazioni della vita e raccontato senza censure. Straordinario a questo proposito è il poemetto di 1250 parole che va sotto il titolo di Cantico dei Cantici, che intreccia sessualità, eros e amore, desiderio carnale e anelito spirituale. Una riscrittura della storia d’amore originaria di Adamo ed Eva, secondo la Maggi, che sottolinea come nel Cantico sia attraverso il corpo che si manifesta l’amore, ed è un amore sacro e puro, raccontato attraverso ruoli non stereotipati. Ad accompagnare la riflessione della teologa saranno brani del Cantico dei Cantici letti da Matteo Castellucci (Associazione Mala Testa) e Lorella Barlaam.

Questo video fa parte della playlist "Lidia Maggi"
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