Cronache Maceratesi 28 aprile 2025 per gentile concessione dell'autore intervista a cura di Francesca Marsili INTERVISTA a padre Alberto Maggi , teologo, fondatore del Centro studi biblici a Montefano. « Bergoglio è stato scelto perché era un gesuita intransigente. Appena eletto c'è stata la trasformazione, mai avrebbero pensato che volesse riformare la Curia romana, eliminare privilegi e fustigare le vanità del clero che alla fine non lo sopportava più. Non ha avuto la pretesa di portare gli uomini verso Dio, ma ha portato Dio agli uomini. Di lui sono stati entusiasti i poveri, gli invisibili, e anche tutti quei vescovi e preti che da decenni erano stati emarginati per la loro fedeltà al vangelo»
Leonardo Boff " Papa Francesco non è un nome, ma un progetto della Chiesa e del mondo" 22 aprile 2025 Ogni punto di vista è la visione da un punto, ho affermato una volta. Il mio punto di vista su Papa Francesco è quello di un latinoamericano. Lo stesso Papa Francesco si è presentato come «colui che viene dalla fine del mondo», cioè dall’Argentina, dall’estremo Sud del mondo. Questo fatto non è privo di rilevanza, poiché ci offre una lettura diversa da quella di altri, da altri punti di vista.
Alessandro D’Avenia Corriere della Sera 28 aprile 2025 Qualche settimana fa due alte funzionarie dell'Ue hanno mostrato in un video il kit di sopravvivenza da 72 ore di cui ogni europeo dovrebbe dotarsi in caso di emergenza bellica.
Luciano Manicardi Messaggero di Sant'Antonio 19 Aprile 2025 Davvero è utopistico immaginare una società senza carcere, dove in cella finisce solo chi si è macchiato di reati particolarmente gravi o è a rischio di reiterazione?.
Umberto Galimberti La Repubblica 19 Aprile 2025 La Corte Suprema di Londra assume il dato biologico come criterio unico per differenziare il genere. Ma è sufficiente per affrontare la complessità umana dell’ambivalenza sessuale? Ecco il parere di Galimberti su una questione che, nata per garantire dei diritti, non può ridursi a una mera questione di diritto.
Enzo Bianchi La Stampa Biella 24 aprile 2025 per gentile concessione dell'autore intervista a cura di Silvano Esposito Il fondatore di Bose allontanato da Papa Francesco e poi perdonato, racconta le difficoltà del Santo Padre nel far emergere la sua idea di Chiesa.
Consapevole di essere vicino alla fine, Francesco ha guardato in faccia la morte. In carrozzella, nelle ultime sue uscite, ha voluto dirci: sono come voi.
Quella sua rapida e inattesa dismissione dall’ospedale aveva fatto presagire che il tempo si era fatto breve, la scienza medica non aveva più nulla da mettere in campo e quelle pochissime parole sussurrate erano state più esplicite di un infausto bollettino medico. Avrei voluto fosse risparmiato alla chiesa il dramma di vivere per la seconda volta l’agonia afasica del suo pontefice in diretta televisiva. Ma così non è stato, consentendo forse ad alcuni di accarezzare l’illusione che Francesco avrebbe potuto farcela: lo si pensa sempre quando non si vuole perdere qualcuno che si ama.
Rosanna Virgili Avvenire 25 aprile 2025 Il dialogo stupendo di Francesco con il Signore alla fine della sua vita terrena rispecchia il confronto di Gesù con Pietro, la vicenda di Lazzaro, i salmi e la lezione di uno scrittore come Péguy
Massimo Recalcati la Repubblica 24 aprile 2025 La morte di Papa Francesco non decreta la chiusura del suo pontificato perché porta con sé una domanda destinata a restare aperta: può la Grazia sovvertire la Legge?
Il pontificato appena concluso ha dato sostanza a un percorso teologico iniziato con i suoi predecessori. «Con lui si è passati dalla teoria alla realizzazione concreta del cambiamento».
Fulvio Ferrario . Professore di Teologia dogmatica presso la Facoltà valdese di Teologia di Roma. Per un protestante italiano, la prima associazione è praticamente obbligata: Francesco è stato il primo papa a incontrare prima una Chiesa pentecostale del nostro Paese, quella della Riconciliazione di Caserta, poi i Valdesi, in una visita a Torino, nel 2016, nel corso della quale ha chiesto perdono per le azioni “non cristiane, anzi, non umane” perpetrate dalla sua Chiesa nel passato.
Il filosofo: «Porta l’eredità delle gesta di Francesco nel ’200 e Sant’Ignazio nel ’500. Ha provato a opporsi al processo di scristianizzazione del mondo occidentale”
Capire cosa Francesco ci lascia è un’impresa che deve cominciare subito, ma che non si può pretendere finisca presto. Gli eventi e le persone si comprendono davvero solo con gli anni, a volte con i decenni.
Parla Gianfranco Ravasi , biblista presidente emerito del Pontificio consiglio della cultura: “Si diceva che Bergoglio non avesse un impianto teologico. Non è vero, basta guardare al suo magistero: nei suoi testi c’è un’autentica filigrana evangelica. Lui, pontefice innovatore, ha visto un ritorno di tendenze alla conservazione”
Il termine teologia mal si adatta al pensiero e direi anche alla vita di Jorge Mario Bergoglio . Occorre piuttosto coniare un altro termine al fine di illustrare adeguatamente il suo aver parlato di Dio, il suo averlo rappresentato, il suo essere stato (per riprendere la celebre definizione del Papa data da santa Caterina da Siena) “il dolce Cristo in terra”.
A ottant’anni esatti dalla morte del teologo tedesco Dietrich Bonhoeffer , avvenuta il 9 Aprile 1945 nel campo di concentramento di Flossembürg , a soli 39 anni, l’ Istituto Superiore di Scienze Religiose Romano Guardini di Trento promuove mercoledì 9 aprile 2025 nel capoluogo un convegno in memoria del martire cristiano. L’appuntamento è al Polo culturale diocesano Vigilianum .
Alessandro D’Avenia Corriere della Sera 14 aprile 2025 La scorsa settimana ho incontrato un migliaio di ragazzi di diverse scuole superiori che andranno a Siracusa per le tragedie greche in programma: Edipo a Colono ed Elettra.
Massimo Recalcati La Repubblica 18 aprile 2025 L’altro — l’ebreo, la donna, la società, il sistema del potere, il messicano, l’ucraino, il palestinese, il migrante, l’omosessuale, lo straniero — è sempre il colpevole di tutto. Si tratta di una attitudine proiettiva oggi divenuta follemente pervasiva nella vita pubblica.
Davanti agli occhi del mondo ci sono gli orrori delle crisi, c’è il bambino di Gaza senza braccia. Il compito del pensiero non è solo registrare l’esistente, ma far fiorire la vita e cercare giustizia.
Enzo Bianchi per gentile concessione dell'autore «Il solo e vero peccato è rimanere insensibili alla resurrezione» diceva Isacco il Siro, un padre della chiesa antica. Proprio per questo nel giorno di Pasqua è possibile misurare la fede del cristiano e discernere la sua capacità di sperare per tutti e comunicare a tutti gli uomini questa speranza.
Il mio udito non è attrezzato a registrare il suono di quella voce diretta. Gli occhi, le ciglia possono solo sfiorare il verbale dello scambio tra la divinità e i suoi ascoltatori scelti.
Sono soprattutto le donne ad abitare questo spazio che richiede insieme speranza e resilienza e che le porta a tornare presto davanti a un sepolcro ostruito da una pietra pesantissima.
Enzo Bianchi per gentile concessione dell'autore Può apparire paradossale parlare del sabato santo perché per i cristiani è un giorno contrassegnato dal silenzio, un giorno che potrebbe apparire “tempo morto”, svuotato di senso.
Enzo Bianchi per gentile concessione dell'autore Giorno severo è il Venerdì santo per i cristiani, ricorrenza percepita come l’”antifesta”, giorno ancora capace di isolare tragicamente la passione e la morte di Gesù rispetto alla sua risurrezione.
Rosanna Virgili Avvenire 17 Aprile 2025 Il discorso del Maestro ai discepoli ribalta la prospettiva umana e disegna un nuovo modo di stare a tavola e di condividere le relazioni. Per questo è un messaggio sulla vera grandezza .
Enzo Bianchi per gentile concessione dell'autore Con il tramonto del giovedì santo ha inizio il triduo pasquale, quei giorni “santi”, distinti dagli altri, in cui noi cristiani meditiamo, celebriamo, riviviamo il mistero centrale della nostra fede: Gesù entra nella sua passione, conosce la morte e la sepoltura e il terzo giorno è risuscitato dal Padre nella forza di vita che è lo Spirito santo.
« Penso che la preghiera di intercessione è tra le cose che molte persone sono inclini a considerare come insignificanti e persino assurde. Anche noi a volte apparteniamo a questa categoria, quando pensiamo che la preghiera di intercessione rimanga come sospesa nell'aria senza produrre frutto, o quando la consideriamo di seconda classe, come devozionale, da compiersi semmai nei ritagli di tempo», così scriveva Carlo Maria Martini nel dar ragione del suo ritiro a Gerusalemme, concluso il mandato episcopale a Milano.
«A voi piace questo mondo?». Alle 21.15 Paolo Crepet , pantaloni gialli e giacca scura, arriva al centro del palcoscenico del Teatro Team di Bari , si siede sulla sua solita “scomoda” sedia rossa, si rivolge al pubblico e chiede: «A voi piace questo mondo?». Poi continua: «Noi pensavamo sarebbe bastata la filosofia del qui e ora. E, invece, in questo momento è necessario avere una visione, altrimenti davvero è finita per tutti».
Lo psichiatra sull'omicidio in Trentino «Nuove invasioni barbariche. Mi preoccupa questa ondata che attraversa l'Italia e i giovani che lavano nel sangue le beghe, come i loro trisavoli»
Anche quest’anno la zona pastorale di Varazze organizza un percorso di formazione cristiana per la Quaresima e che si svolge in cinque incontri di meditazione guidati dal professor don Claudio Doglio , docente di Sacra Scrittura alla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale.
Quattro donne sono state riconosciute dottore della Chiesa. Il filo rosso che le lega è quello dell’esperienza mistica e della profezia. Di Ildegarda sappiamo che fu votata a Dio piccolissima.
Massimo Recalcati La Repubblica 9 aprile 2025 È la faccia oscura della democratizzazione introdotta dalla rete. L’autorizzazione data a tutti di parlare di tutto non solo produce effetti di pericolosa mistificazione ma attiva dinamiche aggressivo-invidiose.
Pierangelo Sequeri L'osservatore romano 2 aprile 2025 Una teologia “rapida”? Intanto, bisogna averla, una teologia attrezzata per attraversare il cambiamento culturale: ce l’abbiamo, secondo voi? La mia prima – rapida – reazione alla provocazione di Antonio Spadaro è questa. Per il momento, noi abbiamo una teologia attrezzata per attraversare la continuità ecclesiale, più che il cambiamento culturale. Plasmata dalle esigenze della formazione al ministero ordinato (di ieri), mantiene sostanzialmente questo assetto anche quando si assegna un compito di più esplicito dialogo culturale.
Alessandro D’Avenia Corriere della Sera 7 aprile 2025 Il 10 aprile di 100 anni fa usciva uno dei romanzi più belli del XX secolo, per come è scritto e per ciò che vi è scritto (che poi è lo stesso): Il grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald.
intervista a Paolo Crepet a cura di Roberta Scorranese Corriere della Sera 3 aprile 2025 Lo psichiatra: «I giovani responsabili dei femminicidi temono il coraggio delle ragazze».
A volte sono proprio i problemi che inducono la curiosità, spingono a porsi qualche domanda e fanno scoprire qualcosa di nuovo. Se si ha un po’ di familiarità con gli scritti del Nuovo Testamento, anche senza essere addetti ai lavori si può percepire qualcosa che lascia perplessi e fa nascere interrogativi. Per esempio: c’è un legame tra resurrezione di Cristo, donne e follia?
Il filosofo: «La fine dell’esistenza è un passaggio. Morire è un verbo non un fatto. L’individuo contemporaneo è invece impegnato solo a sopravviversi, è attaccato all’apparenza fisica. Immaginare di durare eternamente è insensato»
Roberta Vincini, Lucia Vantini , Nando Pagnoncelli e Pierpaolo Triani commentano l’esito inatteso ma fecondo della Seconda Assemblea sinodale: giorni di confronto critico, franco. Costruttivo.