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Catechesi di don Fabio Rosini sui personaggi dell'Avvento e del Natale

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L'arte di accogliere il Signore   Catechesi di don Fabio Rosini   sui personaggi dell'Avvento e del Natale. Realizzazione di Monia Parente .  ( Vatican News )

Luca Mazzinghi "Che cosa ho fatto per meritare questo? Il libro di Giobbe"

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Servizio della Parola 554/2024  Gennaio - Febbraio 2024  (6 gennaio - 11 febbraio)  Anno B Il dramma del dolore e della sofferenza sono da sempre una prova, uno scandalo, letteralmente una “pietra d’inciampo” per la vita di fede dei credenti. Il confronto con le diverse situazioni di difficoltà, in particolare dovute alla malattia o a una tragedia, suscitano nel singolo individuo una domanda radicale , che lo pone di fronte al senso della propria esistenza e alla possibilità (o meno) di saper superare il momento di dolore. 

Luxuria: la mia storia con la fede. Ho vissuto il rifiuto e poi l'accoglienza

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Ha ricevuto molta eco la lettera pubblicata da Avvenire il 29 dicembre, in cui Vladimir Luxuria ripercorre il proprio cammino di fede. Avvenire  pubblica il testo integrale.

Andrea Grillo "Rovelli, la fede e il principio del piacere"

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Da tempo circola in rete una “dichiarazione” con cui Carlo Rovelli, fisico di chiara fama, difende il proprio ateismo con una serie di “mi piacciono” e “non mi piacciono”. (si può leggere il testo  qui )

Alberto Carrara "Che cosa ho fatto per meritare questo?"

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Servizio della Parola 554/2024  Gennaio - Febbraio 2024  (6 gennaio - 11 febbraio)  Anno B Il dramma del dolore e della sofferenza sono da sempre una prova, uno scandalo, letteralmente una “pietra d’inciampo” per la vita di fede dei credenti. Il confronto con le diverse situazioni di difficoltà, in particolare dovute alla malattia o a una tragedia, suscitano nel singolo individuo una domanda radicale , che lo pone di fronte al senso della propria esistenza e alla possibilità (o meno) di saper superare il momento di dolore. 

A un anno dalla morte di Joseph Ratzinger (Benedetto XVI) - Impegnarsi per la speranza e il futuro

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A un anno dalla dipartita di Benedetto XVI l’argomento su cui è giusto e naturale ragionare è la sua eredità. Si tratta di una figura da affidare principalmente ai maestri della lettura del passato, o di una figura che continua a interpellarci tutti, oggi, precisamente in questo tempo drammatico che stiamo vivendo?

Commenti Vangelo 31 dicembre 2023 Santa Famiglia - Domenica nell'Ottava del Natale

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Commenti Vangelo, omelie, lectio divine  31 dicembre 2023  Santa Famiglia - Domenica nell'Ottava del Natale  rito romano e rito ambrosiano

Sabino Chialà "Uso della coscienza: tra obbedienza e libertà"

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Prima di concludere, torniamo per un attimo a  quanto detto nell’introduzione a proposito delle  sorti alterne conosciute dalla libertà di coscienza, per cercare di comprendere le ragioni di tanta  diffidenza.

FEMMINICIDIO è la parola dell'anno: l'importanza di dare un nome alle cose

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La storia dei vocaboli, che entrano nell'uso, spesso dà un'idea di come sta funzionando la realtà. Ecco perché l'affermarsi di "femminicidio" nell'uso corrente potrebbe essere un segnale positivo che conferma l'attenzione ad un tema reso attualissimo dalla mobilitazione seguita alla morte di Giulia Cecchettin e dal successo del film di Paola Cortellesi, personaggio dell'anno di Famiglia Cristiana

Paolo Crepet "Il virtuale è spietato con i nostri ragazzi. E oggi i genitori vogliono essere più giovani dei figli"

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intervista a Paolo Crepet a cura  di Walter Veltroni Come vedi l’esplodere del disagio tra i ragazzi del nostro tempo? «Coesistono due fenomeni: da una parte la tendenza all’autoisolamento, la diffusa perdita di speranze, la difficoltà di vedere il futuro. Ma non è solo questo, il senso di rinuncia convive con un atteggiamento opposto: la rabbia, la violenza, la prepotenza del bullismo. Non è un fenomeno nuovo, se ci si pensa. Negli anni in cui eravamo giovani una parte dei ragazzi precipitò, fino a morirne, nell’eroina, la cui improvvisa esplosione è un fenomeno mai indagato davvero, e un’altra nel terrorismo che, in fondo, era una forma di indifferenza e di cinismo nei confronti della vita altrui. E persino della propria. Se si vuole il racconto più drammatico di quella condizione di disagio bisognerebbe rileggere le lettere a Lotta Continua. In quel tempo esisteva, infatti, una diffusa e coinvolgente partecipazione politica e civile. Ciò che manca, oggi. Sia chiaro, comunque: un ad

Voci di Sorelle di Bose: Alice, Cecilia e Lisa

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  Benedettine di Lecce - Radio Orantes Cari Amici, Questo spazio vuol essere un ulteriore strumento per allargare il cuore e illuminare la mente con l'ascolto di Dio e degli uomini e delle donne nella cui compagnia noi camminiamo. Riteniamo che offrire uno spazio simile non debba essere considerato un fine ma un mezzo per facilitare l'incontro personale e concreto che resta insostituibile. Gli attuali cambiamenti d'epoca e la passione per l'annuncio della Buona Notizia, secondo il carisma benedettino, però ci incoraggiano a utilizzare nuovi strumenti perché a tutti sia offerta una parola bella. Camminiamo insieme. Buon cammino!

Lidia Maggi "Una fede dove la chiamata è di tutti"

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Lidia Maggi   Vita pastorale dicembre 2023   Il sacerdozio universale ci sollecita ad andare oltre la distinzione tra clero e laicato

Gianfranco Ravasi "Le parole shock di Gesù / 2 «Cristo e la spada»"

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  Gianfranco Ravasi   L'Osservatore romano   16 dicembre 2023  «Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra: sono venuto a portare non pace, ma spada!» ( Matteo , 10, 34)

Vito Mancuso "Se solo l'ascolto ci consente la conversione della mente"

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Tutte le cose più importanti della vita avvengono al passivo. Dicendo "passivo" qui non intendo inerzia o inattività bensì "passione", termine che ha un duplice senso: irresistibile trasporto ("non resisto, è la mia passione") e insopportabile sofferenza ("la passione di Cristo", o anche "la passione di Gaza"). Tale concetto veicola le due esperienze decisive dell'esistenza, la bellezza e la sofferenza. Le quali vengono esperite entrambe al passivo. Per questo sostengo che tutte le cose più importanti della vita avvengono al passivo.

Rosanna Virgili "Natale: l’urgenza di un annuncio, tutti corresponsabili"

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Rosanna Virgili Roma Sette   27 dicembre 2023 Il Natale è una sfida  al tempo. Nelle lingue originarie della Bibbia il presente è qualcosa che scorre, pertanto si scioglie fatalmente tra il passato e il futuro. Nel greco antico proprio il futuro era, però, il tempo più arrischiato in quanto condizionato al presente che l’avrebbe annodato e dipanato dal passato.

Le donne che hanno segnato il 2023

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Dalla politica al calcio e alla letteratura. Dal cinema ai vertici di atenei e giustizia. Figure simbolo raccontano un mondo che cambia. Nonostante tutto   La Repubblica 23 dicembre 2023 

Matteo Maria Zuppi «Anche per mio padre io ero don Matteo. Chi salva i migranti non va criminalizzato»

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Matteo Maria Zuppi  Corriere di Aldo Cazzullo 24 dicembre 2023 Eminenza? « Don Matteo . Anche mio padre, da quando sono diventato prete, mi ha sempre chiamato così».

Sabino Chialà "Una salvezza dal basso" omelia della notte di Natale 2023

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25 dicembre 2023 omelia della notte di Natale Omelia di fr. Sabino Chialà , priore di Bose Luca 2,1-14 ( Lezionario di Bose )

Enzo Bianchi "Il Papa è isolato dal potere e io a Natale sto ai fornelli"

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"Il Papa è isolato dal potere e io a Natale sto ai fornelli"  Il Fatto Quotidiano - 24 Dicembre 2023 per gentile concessione dell'autore    Intervista di Alex Corlazzoli a Enzo Bianchi  

"Dal Medio Oriente all'Ucraina sarà un triste Natale di sangue"

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 intervista a  Gianfranco Ravasi   a cura di Francesco Rigatelli La Stampa 23 dicembre 2023 «Da Gaza a Kiev potremmo intitolarlo Natale di sangue». Il cardinale Gianfranco Ravasi , 81 anni, presidente emerito del Dicastero vaticano della cultura e fondatore del Cortile dei gentili, non prescinde dall'attualità nel riflettere sulla festa centrale dell'anno cristiano.

Massimo Recalcati "La nascita di Gesù è la sfida della vita"

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Massimo Recalcati   La nascita di Gesù è la sfida della vita   La Repubblica, 24 dicembre 2023   Il Natale celebra la festa della nascita di Gesù, del Dio che si fa uomo, che si inabissa nella vita infranta che è la nostra vita, la vita di tutti gli esseri umani. Il messaggio cristiano non è, infatti, quello di abbandonare questa vita per raggiungere un’altra vita, una vita che non conoscerebbe né nascita né morte, una vita senza tempo, perfettamente compiuta, eterna, sottratta all’inferno di questo mondo. Piuttosto è quello di continuare a nascere in questa vita, di nascere nuovamente, di non smettere mai di nascere.

Enzo Bianchi “Il Natale del Dio al contrario”

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Enzo Bianchi   Il Natale del Dio al contrario  La Stampa 23 dicembre 2023 per gentile concessione dell'autore Significativamente nel martirologio del 25 dicembre si legge: «Memoria della Natività del Signore nostro Gesù Cristo». Natale è una memoria, anzi la memoria per eccellenza, perché ricorda la nascita di Gesù da Maria a Betlemme, una nascita che significa molto più della nascita di un bambino che viene nel mondo. Perché in verità noi possiamo proclamare che con quel parto Dio si è fatto uomo come noi, che la Parola di Dio si è fatta carne (cf. Gv 1,14), che Dio è diventato l'Immanu-El, il Dio-con-noi (cf. Mt 1,23; Is 7,14), solidale in tutto con noi, assumendo la nostra precarietà dal concepimento fino alla morte. Questa è per noi la buona notizia, il Vangelo che l'angelo annuncia come «grande gioia davvero per tutti».

Massimo Cacciari "Il bambinello ci chiede di condividere la terra"

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MASSIMO CACCIARI   Ogni nascita è un evento. Una rete di nessi, di cause, di casi che affonda nell'immemorabile si manifesta, si rivela in questo evento. Ed esso si incarna in questo volto unico, che mai prima è stato visto e mai si ripeterà. In questo singolo, in questa vita assolutamente singolare, l'infinito passato precipita come se fosse giunto al suo fine.

Benedetto XVI "San Giuseppe e l’attesa del Natale"

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Il giornale domenicale tedesco «Welt am Sonntag», collegato al quotidiano  «Die Welt», pubblica oggi la versione tedesca — che qui proponiamo nell’originale italiano — di una delle omelie, finora inedite, tenute dal Papa emerito Benedetto XVI durante le celebrazioni domenicali private nella cappella del monastero Mater Ecclesiae dopo la sua rinuncia. Più precisamente si tratta della riflessione per la IV Domenica di Avvento (ciclo liturgico a), del 22 dicembre 2013, dedicata principalmente alla figura di san Giuseppe, presentata dal testo evangelico del giorno (Mt 1, 18-24).

Raniero Cantalamessa “Preparate le vie del Signore”. Verso il Natale in compagnia del Precursore e della Madre di Cristo.

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Il Cardinale  𝗥𝗮𝗻𝗶𝗲𝗿𝗼 𝗖𝗮𝗻𝘁𝗮𝗹𝗮𝗺𝗲𝘀𝘀𝗮 , O.F.M. Cap., ha tenuto le consuete Prediche di Avvento alla Casa Pontificia venerdì 15 e 22 dicembre 2023.

Femminicidi, più del patriarcato pesano le fragilità e l'aggressività

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Carla Collicelli e Elisa Manna   Avvenire   venerdì 22 dicembre 2023  La forte partecipazione emotiva e sociale che ha accompagnato l’uccisione di Giulia Cecchettin e le sue esequie negli ultimi 40 giorni ha richiamato prepotentemente l’attenzione sui femminicidi e sulle loro cause. Un dramma che interessa da vicino tutti, donne e uomini, e che chiama in causa ruoli e responsabilità a vari livelli, individuali e collettivi. Nella maggioranza dei casi, sia nei dibattiti che nelle manifestazioni di piazza, il cosiddetto patriarcato è stato additato come la causa principale nonché come il principale paradigma culturale di riferimento di chi commette violenza sulle donne, lasciando in secondo piano altri processi sociali che concorrono fortemente a condizionare l’esasperazione conflittuale dei rapporti di coppia e le modalità di risoluzione dei conflitti.

Commenti Vangelo 24 dicembre 2023 Quarta Domenica di Avvento

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Commenti Vangelo, omelie, lectio divine  24 dicembre 2023  Quarta Domenica di Avvento  rito romano e rito ambrosiano

Enzo Bianchi, Fabio Rosini "Commenti Vangelo 24 dicembre 2023"

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  Enzo Bianchi ,   Fabio Rosini .   ➤ Commenti Vangelo   24 dicembre 2023 Quarta Domenica di Avvento ​.    ___________________________________________________________________

Lidia Maggi "La stanza di Nazaret"

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Lidia Maggi   Riforma ,  organo di informazione delle chiese evangeliche battiste, metodiste e valdesi in Italia 22 dicembre 2023 Al sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città di Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine fidanzata a un uomo chiamato Giuseppe, della casa di Davide; e il nome della vergine era Maria. L’angelo, entrato da lei, disse: «Ti saluto, o favorita dalla grazia; il Signore è con te» (Lc1,26-28)

Rosanna Virgili "Maria, donna che muta il destino di tutte le donne"

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Rosanna Virgili Roma Sette   19 dicembre 2023 La Natività è, per san Francesco  d’Assisi, la «Festa delle feste, il giorno in cui Dio, fatto piccolo infante, aveva succhiato a un seno umano» (Tommaso da Celano). Così Francesco, volendo figurare il Dio che si fa carne non può evitare di mettere a fuoco la figura della madre, il suo corpo di donna. In primo piano giungono dagli occhi di Francesco, come nel canto di una grande poeta del nostro tempo, «i suoi seni acerbi, le sue braccia bianchissime, le sue mani che culleranno il Dio vero, i suoi fianchi di giada, i suoi occhi che paiono stelle, la sua pelle che è bianca come il respiro» (Alda Merini).

Scuola Biblica “Beppe Ciocca” - L’umanità come l’ha progettata Dio: Gesù la rivela nelle parabole e la vive

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Decanato di Treviglio  Diocesi di Milano  Ottobre 2023  Scuola Biblica “Beppe Ciocca”  L’umanità come l’ha progettata Dio: Gesù la rivela nelle parabole e la vive

Enzo Bianchi - Meditazioni di Avvento e di Natale 2023

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Enzo Bianchi ➤Domenica 10 Dicembre 2023  Cumiana (TO)  Meditazione di Avvento: la venuta del Signore

Panchine rosse nella Bibbia

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Emanuela Buccioni Rocca 18 dicembre 2023 Sentiamo ancora l’eco delle parole del padre di Giulia Cecchettin durante il funerale nella basilica di santa Giustina, quelle più significative in tutta la vicenda.

Conversazione con Vito Mancuso "Il silenzio interiore come antidoto al culto dell’io"

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Conversazione con Vito Mancuso   "Il silenzio interiore come antidoto al culto dell’io"  di Marco Bevilacqua Rocca 18 dicembre 2023  Il 57° Rapporto sulla situazione sociale del Paese diffuso a dicembre dal Censis interpreta i più significativi fenomeni socio-economici in atto nel Paese. Quella del 2023 è una fotografia per molti versi impietosa di un’Italia che sembra invecchiata, rassegnata, piegata dalle avversità e da un clima generale stagnante: giusto il tempo di lasciarsi alle spalle il Covid, anche se non completamente debellato, e ora gli italiani sono angosciati dalla crisi della sanità, dai femminicidi, da un potere d’acquisto sempre più inadeguato all’inflazione, dal baratro dei conti pubblici, da una politica incapace di dialogo e di visione. Per non parlare della pena e del senso di impotenza di fronte alle guerre in Ucraina e nella striscia di Gaza, che continuano a mietere migliaia di vittime. A soffrire di più di questa opaca fase di ripiegamento sono le giov

Alessandro D’Avenia "Disincanto di Natale"

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Alessandro D’Avenia Corriere della Sera 18 dicembre 2023 Il rapporto annuale del Censis sulla situazione sociale del Paese, presentato qualche giorno fa, ci definisce ciechi di fronte a problemi evidenti eppure in stato di perenne emergenza, due condizioni che portano a ripiegarsi sul proprio orticello «alla ricerca di uno spicchio di benessere quotidiano», con conseguenti legami sociali frammentati: «nella incomunicabilità generazionale va in scena il dissenso senza conflitto dei giovani, esuli in fuga». A questa situazione corrisponde una gestione politica «spezzettata in micro-interventi e nella protezione di microcosmi privati» e uno sviluppo economico con «pochi traguardi strategici».

Lidia Maggi "Gravide di futuro", la grammatica della speranza alla scuola delle donne nella Bibbia.

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Convento dell'Annunciata sul Monte Orfano  Incontri biblici d'Avvento  ➤4 dicembre 2023  Lidia Maggi 1 - Gravide di futuro, la grammatica della speranza alla scuola delle donne nella Bibbia.  LA SPERANZA NELLA DISPERAZIONE: AGAR E LE ALTRE.

Gianfranco Ravasi "Le parole shock di Gesù / 1 «Questa parola è dura»"

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  Gianfranco Ravasi   L'Osservatore romano   2 dicembre 2023  «Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui» ( Giovanni , 6, 56)

Pierangelo Sequeri e Paolo Crepet “L’educatore al bivio: legare o sciogliere”

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Parte il 12 dicembre il  nuovo ciclo di incontri  della  Cattedra  Gaudium et spes , dedicato quest’anno a  L’Ascolto del figlio.   Quattro appuntamenti (12 dicembre, 20 febbraio, 15 aprile e in maggio) per interrogare la  visione    antropologica , il  mondo dell’educazione , dello  spazio ecclesiale  e l ’ economia  sul grido che si alza forte dalle nuove generazioni e che fa fatica a trovare interlocutori affidabili per mettere in discussione meccanismi collaudati e riaprire orizzonti di senso.

Vito Mancuso "L'Homo è più o meno Sapiens? Intelligenza artificiale al bivio"

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Parlando di intelligenza artificiale (IA) parliamo di una cosa molto lontana e molto vicina. Molto lontana, perché a decidere a suo riguardo sono pochissimi. Quanti saranno nel mondo? Otto? Ottanta? Non credo molti di più, tanto immenso è il potere tecnologico ed economico per poterlo fare. Molto vicina, perché essa ci riguarda tutti direttamente, nessuno escluso degli otto miliardi che siamo. Questa sproporzione tra un vertice piccolissimo e una base immensa è uno degli elementi più peculiari e più preoccupanti della materia detta IA …

Chiara Giaccardi "Generatività: dalle radici ai fiori"

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Editoriale per Piano C a cura di Chiara Giaccardi - Sociologa, Professoressa di sociologia e antropologia dei media all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano

Paolo Crepet "Questo è il tempo del “figliarcato”, non del patriarcato"

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"Questo è il tempo del “figliarcato", non del patriarcato». L’affermazione, forte, arriva da Paolo Crepet , psichiatra, sociologo, saggista e opinionista. Crepet a Lecce, nel Teatro Politeama Greco, con la conferenza-spettacolo «Prendetevi la luna» (sold out) che trae ispirazione dall’omonimo libro pubblicato da Mondadori, nel quale l’autore riflette e invita a riflettere sulla necessità di combattere l’accidia, che ormai ci assale, continuando a sognare.

Assassini feroci e fragili

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Filippo Turetta, l’assassino di Giulia Cecchettin, ha detto di non aver avuto il coraggio di uccidersi dopo che aveva ucciso Giulia. Alfredo Zenucchi, dopo aver tagliato la gola alla moglie “non ce l’ha fatta a togliersi la vita”. Inquietante combinazione di ferocia e fragilità.

Commenti Vangelo 17 dicembre 2023 Terza Domenica di Avvento

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Commenti Vangelo, omelie, lectio divine  17 dicembre 2023  Terza Domenica di Avvento  rito romano e rito ambrosiano

Enzo Bianchi, Fabio Rosini "Commenti Vangelo 17 dicembre 2023"

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  Enzo Bianchi ,   Fabio Rosini .   ➤ Commenti Vangelo   17 dicembre 2023 Terza Domenica di Avvento ​.    ___________________________________________________________________

Il Vangelo della Grazia di Dio in Gesù Cristo. Lectio della Lettera ai Galati (prima parte)

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Il Centro culturale S. Lorenzo di Torino propone per il 2023-24 un nuovo ciclo di Ritiri spirituali. Tema guida di questa edizione: « Il Vangelo della Grazia di Dio in Gesù Cristo. Lectio della Lettera ai Galati. ».

Mariapia Veladiano "Perché leggere oggi I promessi sposi di Alessandro Manzoni"

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Mariapia Veladiano racconta   I promessi sposi   di Alessandro Manzoni, 1827 (da  Leggere il mondo , la prima guida del progetto   Il Libraio Scuola* )   Ho amato  I promessi sposi , l’ho letto e riletto per me, l’ho letto ad alta voce e commentato per i ragazzi a scuola.  Conosco il dibattito sul canone, ci si chiede se sia giusto che ancora oggi venga proposto a scuola a ragazzi che devono  de-ci-fra-re  il testo in alcune parti , perché il fraseggio e il lessico di Alessandro Manzoni sono complessi, lo erano già quando fu adottato nel 1881 per il Ginnasio, cioè i primi due anni delle attuali superiori, per la prosa “la più utile” per le scuole fra quella degli autori moderni, e anche per il pregio della “popolarità”. Ed esattamente a scuola che la mia generazione ha scoperto questo romanzo. E lo ha amato o detestato, qualche volta, poche volte, soprattutto in modo proporzionale alla capacità degli insegnanti di proporlo e mettere gli studenti e le studentesse nella possibilità di



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