Massimo Recalcati La Repubblica 18 giugno 2025 La febbrile attesa della vigilia, il sonno agitato, l’angoscia di prestazione, l’attesa opprimente dei genitori, il volto severo dei commissari, la ripetizione dei programmi a voce alta recitata come un mantra, le fantasie di annebbiamenti e smarrimenti clamorosi durante il colloquio, la sfrontatezza temeraria del bluff o la memorizzazione disciplinata e compulsiva, il calcolo ansioso dei giorni, la liberazione finale.