Verso una nuova relazione fra fede e scienza
VERSO UNA NUOVA RELAZIONE TRA FEDE E SCIENZA
seminario pubblico sul libro
Anche la scienza parla soltanto per metafore di H.-P. Dürr
relatore Emanuele Angeleri
fisico, già docente UNIMI, traduttore e curatore dell’edizione italiana
interviene don Mauro Lucchesi
delegato diocesano e regionale per l'ecumenismo e il dialogo interreligioso
modera Vittorio Barsotti
Centro Culturale “P.M. Vermigli”
sabato 17 settembre 2016
Incontro organizzato dal Centro Culturale “P.M. Vermigli” di Lucca nell’ambito del laboratorio “Fede e pensiero al presente” curato da M. Turrisi. Con la collaborazione di LuccaLibri Libreria-Caffè Letterario e il patrocinio del CRIF (Centro di Ricerca sull’Indagine Filosofica – P4C).
HANS-PETER DÜRR (1929 - 2014), fisico quantistico, professore emerito all'Università di Monaco di Baviera, dove ha diretto per diversi anni l'Istituto Max Planck. È stato allievo collaboratore e amico di Werner Heisenberg. Dottore in Filosofia honoris causa, nel 1987 gli è stato conferito il premio Nobel Alternativo e nel 1995 il Nobel per la Pace con il gruppo internazionale Pugwash.
Fede e scienza vedono il reale da punti di vista diversi. La fede tende a proporre una visione dall’interno del reale, la scienza invece tende alla visione dall’esterno. Sono indispensabili all’uomo l’una e l’altra. L’errore sta nel rifiuto della collaborazione. In fondo sia la scienza sia la fede propongono metafore, ricorrono a parabole che sono approssimazioni del reale senza mai raggiungerlo. Danno l’idea, suggeriscono qualcosa, ma lasciano spazio a interpretazioni diverse. Nemiche storiche, scienza e religione continuano a essere rappresentate come due vie alternative per l’uomo nella sua avventura conoscitiva. Ma oggi andrebbe superata la tradizionale contrapposizione dei due specifici punti di vista sulla realtà, quello sperimentale e quello spirituale: nuovi rapporti – nel segno di una salutare convergenza – sono possibili alla luce delle rivoluzionarie acquisizioni della fisica moderna (a partire dalla teoria dei quanti). La complementarità fra scienza e religione corrisponde a quella fra esattezza e rilevanza. La fede-speranza non è superflua, bensì vitale.